1° Raduno Benacense

                                                                                 1° Raduno Benacense” Sezioni A.N.P.S. rivierasche – Salò – 14/10/2012  

 

Autorità, signore e signori, il mio personale ringraziamento e quello dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, per la vostra partecipazione a questo raduno.
Oggi sono venuti in questa incantevole città tanti nostri soci per trascorrere una giornata di svago tra vecchi e nuovi amici, ma anche per rinsaldare il forte spirito di cameratismo che unisce i poliziotti di ieri e di oggi e i tanti amici della società civile.
Al signor questore di Brescia, dott. Lucio Carluccio, porgo il mio affettuoso grazie per la costante sua attenzione verso la nostra Associazione e verso le varie esigenze della Sezione bresciana del sodalizio ….  

 Un sentito ringraziamento rivolgo all’Amministrazione Comunale della Città per la concessione dell’utilizzo degli spazi pubblici e per il prezioso supporto assicurato agli organizzatori di questa manifestazione.
Un caloroso saluto rivolgo alle rappresentanze delle Associazioni combattentistiche e d’Arma che, con i loro labari, sono qui a rappresentare i tanti nostri compatrioti impegnati in varie parti del mondo per diffondere i valori della libertà, della democrazia e della solidarietà.
Un affettuoso grazie ai Consiglieri Nazionali Carrillo, Corradini, Corazzari e Menini venuti per testimoniare la condivisione del Consiglio Nazionale per questo primo raduno delle Sezioni rivierasche del Lago di Garda.  Viva gratitudine esprimo ai Consigli delle Sezioni di Brescia, Mantova, Trento e Verona per la loro convinta condivisione alla realizzazione di questo Raduno.
Un vivo elogio rivolgo al Delegato del Gruppo di Salò, cav. Paolo Sala, ed ai suoi collaboratori, per l’entusiasmo e l’abnegazione profusi per l’organizzazione di questa manifestazione.
E a voi tutti, cari soci, porgo il mio affettuoso saluto, e quello del Presidente Nazionale, dr. Claudio  Savarese, impossibilitato ad intervenire personalmente  perché, soltanto nella tarda serata di ieri, è rientrato dagli  Stati Uniti dove ha presenziato alla cerimonia di apertura della nostra Sezione  a  New York ed ha guidato la delegazione della nostra  associazione nelle varie cerimonie del Columbus Day svoltesi in quella città.
Cari soci, la vostra partecipazione a questo incontro fornisce un segno tangibile della piena vitalità della nostra Associazione, costantemente impegnata, con le sue articolazioni centrali e periferiche, a mantenere vive le tradizioni della Polizia di Stato, a promuoverne, sul territorio, l’immagine e il prestigio, e a trasmettere alle giovani generazioni di poliziotti lo spirito di appartenenza e la dedizione al servizio e al sacrificio per la sicurezza dei cittadini e per la difesa della legalità, sempre nel pieno rispetto dei diritti di libertà sanciti dalla nostra Costituzione.
L’impegno, nelle varie attività sociali, di tanti uomini e donne della Polizia di Stato non più in servizio dimostra che si può servire il Paese anche senza indossare più  l’uniforme e che il disinteressato e profondamente sentito spirito di corpo   non termina affatto con il pensionamento, poiché quella del poliziotto non è una semplice occupazione ma uno stile di vita.
E a voi soci ancora in servizio, la mia forte esortazione a essere   orgogliosi di fare parte della grande famiglia della Polizia di Stato e di lavorare per la costruzione della sicurezza e della pacifica convivenza sociale.
Quello del poliziotto, per sua intrinseca natura, è sempre stato ed è, anche se con sfaccettature diverse, un lavoro duro, irto d’insidie e di pericoli di ogni genere, ma è stato, e sarà, meno gravoso se sorretto sempre da quella incrollabile fede interiore che spinge a operare per il bene della collettività.
Un affettuoso grazie ai tanti soci sostenitori che, pur non avendo avuto il piacere di far parte della grande famiglia della Polizia di Stato, condividono pienamente i valori e i principi che animano la nostra associazione.
La vita del poliziotto è fatta di storie, di valori e di sacrifici che spesso arrivano alle estreme conseguenze.
Sento, perciò, il dovere di concludere questo mio indirizzo di saluto con il commosso ricordo per i tanti uomini e donne della Polizia di Stato che hanno sacrificato i loro affetti più cari e la stessa vita per la sicurezza dei cittadini ed il consolidamento delle istituzioni democratiche.

                          Il Presidente della Sez. A.N.P.S. di Brescia

                                                                                                                        Giuseppe Donisi