Capo della Polizia firma accordo con Saipem Spa

firma convenzioneFirmata oggi a Roma la convenzione tra Polizia di Stato e Saipem Spa per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici che hanno ad oggetto i sistemi e servizi informativi di aziende di particolare rilievo per il Paese.

La convenzione, firmata dal capo della Polizia Franco Gabrielli e dall’amministratore delegato Saipem Spa Stefano Cao, rientra nell’ambito delle direttive impartite dal ministro dell’Interno per il potenziamento dell’attività di prevenzione alla criminalità informatica attraverso la stipula di accordi con gli operatori che gestiscono tecnologie avanzate.

Saipem Spa, società leader nei settori dell’energia e delle infrastrutture, svolge attività ritenute essenziali per il sistema Paese e rappresenta un’infrastruttura di interesse nazionale. Risulta necessario quindi assicurare l’integrità dei sistemi informatici funzionali al perseguimento della mission aziendale.

L’accordo rappresenta una tappa significativa nel processo di costruzione di una fattiva collaborazione tra pubblico e privato: un progetto che, in considerazione dell’insidiosità delle minacce informatiche e della mutevolezza con la quale esse si realizzano, risulta essere strumento essenziale per la realizzazione di un efficace sistema di contrasto al cybercrime, basato quindi sulla condivisione informativa e sulla cooperazione operativa.

Per la Polizia di Stato questo compito viene assicurato dal Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (Cnaipic) del Servizio polizia postale e delle comunicazioni che da anni si occupa della tutela delle reti informatiche di realtà, sia pubbliche che private, di rilievo nazionale e di importanza strategica per il paese.

Alla firma della convenzione erano inoltre presenti, il direttore del Servizio polizia postale e delle comunicazioni, Nunzia Ciardi e per Saipem Spa Corrado Miralli, corporate security manager.

Traffico di droga tra Italia e Albania: fermata organizzazione a Bari

Squadra mobileI componenti di due organizzazioni criminali, tra loro collegate, sono stati fermati stamattina dai poliziotti della Squadra mobile di Bari con la collaborazione del Commissariato di Trani. Una è un’associazione criminale italo-albanese che trafficava sostanze stupefacenti e armi, mentre l’altra era attiva nello spaccio di stupefacenti in un’area che comprende Andria e Cerignola.

Quindici persone sono finite in manette delle 22 indicate nell’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Bari su richiesta della Direzione distrettuale antimafia.

L’indagine è partita dall’omicidio di un uomo avvenuto a Trani nel gennaio del 2015, ucciso con una fucilata alla testa mentre stava chiudendo il suo circolo ricreativo. L’omicidio era maturato nel mondo degli stupefacenti in cui l’uomo tentava di imporsi.
Da qui i poliziotti hanno scoperto due distinte aree del nord barese, una compresa tra Cerignola e Foggia e una tra Andria e Barletta.

A gestire l’importazione dello stupefacente dall’Olanda, dalla Germania e dall’Albania era un cittadino albanese che, attraverso propri connazionali domiciliati nel nord Europa, forniva alle organizzazioni criminali sul territorio italiano cocaina ed eroina, oltre a grandi quantitativi di marijuana e hashish, tessendo una rete che si sviluppava anche in Olanda, Germania ed Inghilterra.

In particolare, la droga arrivava in Italia mediante corrieri che, al fine di eludere i controlli delle forze dell’ordine, si avvalevano di sistemi di occultamento come doppi fondi fatti installare sulle autovetture.

A dimostrazione della pericolosità dell’organizzazione criminale, le indagini hanno dimostrato come gli arrestati disponessero di armi pronte all’uso; sono stati infatti sequestrati una carabina semiautomatica cal. 30, una pistola semiautomatica cal. 9×21 ed un fucile semiautomatico Breda calibro 12, nonché la somma di 30mila euro.

L’operazione ha coinvolto le Squadre mobili di Foggia, Napoli, Pescara, Chieti, Milano, Firenze, Brindisi, Bergamo e Forlì/Cesena, i commissariati di di Barletta, Andria, Manfredonia e Cerignola, i Reparti prevenzione crimine della Puglia e i Reparti cinofili; il supporto aereo è stato fornito dal Reparto volo della Polizia di Stato. Con l’ausilio del servizio Interpol sono state eseguite anche catture internazionali.