Verona: Gabrielli riceve la cittadinanza onoraria di Torri del Banaco

Gabrielli cittadinanzaIl comune di Torri del Benaco (Verona), località sulle sponde del Lago di Garda, ha conferito al capo della Polizia Franco Gabrielli la cittadinanza onoraria. Il Prefetto ha ricevuto l’onorificenza dal sindaco Stefano Nicotra, durante una cerimonia che si è svolta oggi pomeriggio all’auditorium San Giovanni (Foto).

Il riconoscimento è stato fortemente voluto per l’attenzione dimostrata dalla questura di Verona nell’accogliere le esigenze della popolazione residente sulla sponda veronese del Lago di Garda.

Gabrielli cittadinanzaIl comune di Torri del Benaco ha sviluppato e rafforzato nel tempo un rapporto di fiducia e stretta collaborazione con la Polizia di Stato, dando la possibilità ai cittadini di poter usufruire in modo più agevole di alcuni rilevanti servizi erogati dalla Questura; circostanza, quest’ultima, che ha consentito al Comune di avviare, per primo tra i comuni lacustri, l’apertura di uno sportello amministrativo dedicato esclusivamente al rilascio dei passaporti.

“Questa iniziativa che si è realizzata in riva al Garda, credo che sia una delle esemplificazioni  più belle ma anche più concretamente vere di quello che oggi noi dobbiamo immaginare essere il mondo della sicurezza – ha detto il capo della Polizia nel suo intervento – la sicurezza non è più soltanto un diritto ma è un bisogno dei cittadini, ed è la precondizione che favorisce ogni altra attività. Oggi sempre più parliamo di sicurezza integrata, sicurezza partecipata, perché il prodotto sicurezza è il risultato di un concorso. Lo fanno sicuramente le forze dello Stato, che hanno una competenza esclusiva in materia, che trae la sua ragione d’essere nel mantenimento di una omogeneità di trattamento, in tutta la Penisola. Ma questa competenza esclusiva, progressivamente, ha visto sempre più la partecipazione delle comunità con un ruolo proattivo, in particolare di chi esprime la rappresentanza della comunità, in particolar modo dei sindaci dei piccoli comuni che sono il presidio di legalità dei territori dove non esiste l’autorità di pubblica sicurezza. Quindi il sindaco è un soggetto fondamentale nella gestione della sicurezza. Bisogna intercettare i bisogni dei cittadini per andare verso le esigenze delle comunità la cui sicurezza ci è affidata. La nostra ragione d’essere non è di esserci – ha concluso il prefetto Gabrielli – ma esserci al servizio delle comunità, quindi dobbiamo andare verso le esigenze dei cittadini, per far si che ci considerino non solo presidio di legalità ma anche come uno strumento che rende un servizio. Credo che sia la cosa più bella per chi immagina il proprio servizio come essere al servizio dei propri concittadini”.

In mattinata, il capo della Polizia, dopo aver rivolto i saluti istituzionali al prefetto di Verona e al Sindaco, aveva incontrato, nell’aula magna ”Giuseppe Cimarrusti” della Questura, il personale in servizio, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e i parenti delle vittime del dovere.

 

III° Premio Letterario Vincenzo Parisi 2019-2020

Risultati immagini per vincenzo parisiL’ANPS, Associazione Nazionale della Polizia di Stato di Brescia, allo scopo di ricordare Vincenzo Parisi, Capo della Polizia dal 1987 al 1994, istituisce per il terzo anno il Premio Letterario riservato ai laureati che hanno discusso una tesi di laurea triennale o magistrale incentrata sulla Criminalità e sulle Forze dell’Ordine o in alternativa, una ricerca, saggio o inchiesta giornalistica sull’argomento.

Le iscrizioni sono aperte dal 1 SETTEMBRE 2019 al 30 GENNAIO 2020 

Per Informazioni : premioparisi@anpsbrescia.it

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I mezzi storici della Polizia esposti alla mostra “Arezzo Classic Motors”

Mezzi storici esposti alla mostra "Arezzo Classic Motors"Anche quest’anno la Polizia di Stato partecipa alle 22^ edizione di Arezzo Classic Motors, la mostra-scambio di veicoli da collezione presso Arezzo Fiere e congressi, da oggi fino a domani alle 18.

Al padiglione 6 i visitatori possono ammirare alcuni veicoli che hanno fatto la storia della Polizia dagli anni ’50 sino agli anni ’80 del secolo scorso, rigorosamente con i colori d’istituto che negli anni si sono susseguiti e che tutti abbiamo apprezzato sulle strade d’Italia.
Questi veicoli nel corso degli anni hanno effettuato migliaia di chilometri nelle nostre città nei servizi di pronto intervento e di Polizia stradale.

In particolare sono esposte:

  • Alfa Romeo 1900 Super TI Speciale (anno 1958). È stata la prima vettura utilizzata dalla Polizia per il servizio di Volante negli anni ’50. Soprannominata “Pantera” per il colore nero, la linea particolarmente aggressiva ed il motore potente; è stata prodotta in soli 400 esemplari. Alcuni furono dotati di parabrezza blindato, tetto apribile e protezioni per i pneumatici anteriori.
  • Alfa Romeo Giulia Super 1600 (anno 1971). Veicolo che entra in servizio alla fine degli anni ’60, con motori potenti, linee accattivanti e livrea verde; indimenticabile protagonista di rocamboleschi inseguimenti nelle pellicole cinematografiche poliziesche degli anni ’70, rimane in servizio sino ai primi anni ’80, dopo aver cambiato livrea da quella verde a quella attuale bianco/ azzurra. Utilizzata nei servizi di pronto intervento e di controllo del territorio.
  • Alfa Romeo Giulietta 1600 (anno 1979). Potente autovettura utilizzata dalla Polizia nei servizi di pronto intervento e di controllo del territorio. Molto apprezzata per la sua versatilità grazie alla coda tronca, venne impiegata dalla prima metà degli anni ’80 sino ai primi anni ‘90.

Arezzo: mezzi storici esposti alla mostra "Arezzo Classic Motors"Tra questi anche la moderna Giulia Veloce turbo Q4, un bolide con motore 2mila cc di cilindrata, 4 cilindri a benzina con 280 Cv di potenza massima. Questo veicolo, in servizio al Reparto operativo speciale della Polizia stradale di Roma, è dotato di un tablet, un computer e un sistema di registrazione con telecamera; apparecchiature che consentono di documentare le attività di controllo su strada. All’interno anche un defibrillatore per soccorrere tempestivamente chiunque sia colto da un attacco di cuore. 

Presso lo stand anche il volume fotografico “Polizia e Motori – la lunga strada insieme” scritto da Emanuele Mùrino, giornalista di “Quattroruote”.
Il ricavato delle vendite viene devoluto al Fondo Marco Valerio, istituito per sostenere i figli minori dei dipendenti della Polizia di Stato affetti da gravi patologie e familiari delle vittime del dovere.

Matera: arrestato un uomo per revenge porn

arma e munizioniArrestato a Matera un uomo di 37 anni responsabile del reato cosiddetto del revenge porn.

La misura scaturisce dall’attività investigativa compiuta dalla Squadra mobile lo scorso dicembre, a seguito della denuncia presentata da una donna residente in un comune della provincia di Matera.

Le indagini, hanno evidenziato che l’uomo, con precedenti di polizia, non aveva accettato l’interruzione della loro relazione sentimentale durata circa due anni, dando luogo a ripetute molestie e minacce che hanno procurato alla donna ansia e timore per la propria incolumità: la vittima era costretta ad uscire poco e mai da sola, a guardarsi sempre le spalle e a parcheggiare l’automobile in zone lontane dalla propria abitazione.

Inoltre, l’uomo, sospettando una nuova relazione sentimentale della ex, ha pubblicato su “Facebook” video nei quali veniva ripresa in atteggiamenti intimi, inviandoli anche tramite “messenger” al padre e al fratello minore della donna, nonché tramite “WhatsApp” anche ad altri conoscenti; inoltre, sul proprio profilo l’arrestato aveva anche postato una foto di una pistola a tamburo e su di un tavolo delle munizioni facendo scattare un’immediata perquisizione che ha portato poi al suo arresto in flagranza per la detenzione illegale dell’arma risultata rubata.

L’attività investigativa ha inoltre consentito di rinvenire su un’altra “chat” l’elenco di diciassette donne che avrebbero avuto con lui dei rapporti sessuali. In tale messaggio, l’uomo indicava le donne, tutte di un comune del materano, con le iniziali e con l’età, invitando i mariti a contattarlo per avere adeguata documentazione. Sono stati così sequestrati due telefoni cellulari, tre computers e una chiavetta “usb” contenenti materiale di interesse investigativo.

Piacenza: operazione contro la prostituzione nigeriana

Concluse nei giorni scorsi dagli uomini della Squadra mobile di Piacenza, due complesse indagini nei confronti di un gruppo criminale operante in ambito internazionale con sede “operativa“ anche a Piacenza che reclutava e instradava giovane nigeriane alla prostituzione.

“Little Free Bear I” e  “Little Free Bear II” hanno condotto in carcere 5 persone di origine nigeriana, di cui 3 con mandato di arresto europeo in Inghilterra, Germania e Grecia e a indagare complessivamente 9 persone, tra queste anche una cittadina nigeriana con cittadinanza italiana.

L’accusa per tutti è di riduzione in schiavitù, tratta di persone, sfruttamento della prostituzione, immigrazione clandestina, favoreggiamento della permanenza di straniero irregolare sul territorio dello Stato, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione con l´aggravante di aver usato violenza.

Per molte ragazze la minaccia avveniva anche attraverso riti Juju, con costrizioni psicologiche legate ad eventuali problematiche ai parenti residenti in Nigeria qualora si fossero ribellate alla prostituzione;
inoltre, gli indagati sono accusati di violenza sessuale aggravata, ripetuta ai danni di minorenni.

L’indagine è stata coordinata dalla procura della Repubblica del tribunale di Bologna-Direzione distrettuale antimafia e per il rintraccio degli indagati sono state usate intercettazioni telefoniche, ambientali e geolocalizzazione.

Nel corso dell’operazione è stato sequestrato anche un appartamento a Piacenza di proprietà della cittadina italiana che ospitava le giovani nigeriane in attesa di essere instradate alla prostituzione.