Capo della Polizia: doppio impegno a Caserta

inaugurazione aversaStamattina, nel giorno del suo compleanno, la questura di Caserta ha voluto ricordare Maria Sparagana, assistente capo coordinatore, pilastro della centrale operativa della questura, vittima del Covid-19. E lo ha fatto con una messa in suffragio presso la chiesa del Buon Pastore. Era presente anche il capo della Polizia Franco Gabrielli.

messa per maria sparagana

Dopo la celebrazione, il prefetto Gabrielli si è recato al commissariato di Aversa per inaugurare la stanza “Mai più soli” dedicata all’ascolto protetto delle vittime di violenza e maltrattamenti e realizzata con la collaborazione del Soroptimist Club International.

inaugurazione aversa“Trovarsi in un ambiente consono, in un ambiente nel quale le tue paure le tue preoccupazioni in qualche modo si stemperano e trovano un volto amico e degli occhi che intercettano il tuo bisogno di aiuto, questo fa la differenza”.  Ha detto il capo della Polizia durante l’inaugurazione. Il prefetto ha poi proseguito “Quando le vittime decidono di affidarsi alle istituzioni e vincono la loro resistenza, è lì che le comunità che le circondano non possono lasciarle sole. Una vittima che bussa alla nostra porta non può essere trattata come un fascicolo, bisogna avere un coinvolgimento maggiore. Stanze come questa non sono importanti solo materialmente, ma sono importanti perché creano una condizione ambientale che contribuisce a far sì che la vittima non cada nella seconda vittimizzazione. Questo ufficio è per noi l’assunzione di un nuovo e maggiore impegno perché questi fenomeni siano sempre meno presenti”.

All’inaugurazione hanno preso parte il questore e il prefetto di Caserta, il sindaco di Aversa, le autorità locali e il vescovo della diocesi di Aversa che ha benedetto la stanza. 

La struttura è destinata a ospitare le fasce deboli, in particolare i minori e le donne che hanno subito violenze o abusi. Gli spazi sono stati allestiti in modo da consentire alle vittime di sentirsi il più possibile a loro agio e permettere loro di parlare liberamente.

Bari: preso l’aggressore della sera del 22 agosto

La sera del 22 agosto, a Bari, aveva pestato un uomo con calci e pugni rincorrendolo in strada fino a farlo cadere, battere la testa provocandone la morte qualche giorno dopo. Il pregiudicato, un 26enne, è stato arrestato dalla Squadra mobile per l’omicidio preterintenzionale del 53enne.

La sera dell’aggressione la vittima si era recata al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo dicendo di sentirsi male ma anche di non aver subito alcuna aggressione, ma nel giro di 30 minuti si era aggravato fino a cadere in coma. Purtroppo l’uomo moriva dopo due giorni per emorragia cerebrale.

I poliziotti della Mobile hanno deciso di approfondire una vicenda anomala in quanto dalla Tac risultava esserci un trauma cranico segno evidente di una colluttazione che forse la vittima aveva nascosto per motivi di omertà.

Infatti dalle indagini gli agenti hanno scoperto che il 53enne era stato aggredito brutalmente da un giovane che, indossando mascherina, guanti ed un cappellino da baseball, lo aveva percosso con calci e pugni, sbattuto al suolo con un calcio alle gambe fino a fargli colpire l’asfalto con la testa. Inutili i successivi soccorsi di alcuni passanti.

In base alle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, la Squadra mobile è riuscita a risalire al pregiudicato. Nella sua abitazione è stato inoltre rinvenuto l’abbigliamento usato durante il pestaggio, che è stato sequestrato.