Roma: sventata truffa da 480mila euro

soldiErano riusciti a impossessarsi di 480 mila euro in contanti sottratti a un cittadino tedesco in cerca di finanziatori per ristrutturare il suo castello in Germania, ma l’intervento dei poliziotti, a seguito della denuncia dell’uomo, ha permesso di denunciare i responsabili e recuperare il denaro.

Gli autori della singolare truffa sono quattro persone, tra cui una donna, denunciate in stato di libertà per truffa aggravata dagli agenti del commissariato Viminale.

I truffatori avevano risposto, nel mese di agosto, ad un annuncio su un quotidiano tedesco dove la vittima ricercava persone in grado di finanziare il progetto di ristrutturazione di un castello di sua proprietà. La somma necessaria ammontava a 10 milioni di euro.

I denunciati si proponevano come persone in grado di trovare il finanziatore in cambio di una commissione del 5 per cento dell’importo finanziato.

Dopo diversi contatti ed incontri, tutti avvenuti a Roma, il 14 settembre in un lussuoso albergo della Capitale, si concretizzava l’appuntamento con i procacciatori d’affari e pagare la commissione.

I malviventi, nel procedere al conteggio dei 480 mila euro della commissione con una macchinetta conta soldi, sostituivano il denaro con banconote palesemente false, riportanti la scritta “Facsimile “.

Alla conclusione dell’incontro i partecipanti si separavano con l’intesa che si sarebbero ricontattati per formalizzare il finanziamento davanti al notaio.

Il cittadino tedesco, una volta tornato in Hotel, all’ennesimo rinvio dell’appuntamento da parte degli intermediari, decideva di aprire il sacchetto dove custodiva i soldi e si rendeva conto solo in quel momento di avere soldi falsi.

Le indagini dei poliziotti si sono sviluppate con la visione delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza che permettevano di rilevare il numero di targa di un’auto a noleggio, con cui i truffatori si erano presentati all’incontro.

E proprio seguendo il conducente dell’auto, gli agenti sono riusciti a individuare i truffatori mentre uscivano da uno stabile con delle borse.

Il controllo delle borse dava i suoi frutti, Infatti, i poliziotti recuperavano più di 400 mila euro. Nella perquisizione domiciliari gli agenti hanno sequestrato il resto dei soldi, una valigia contenente una quantità ingente di banconote da 100 e 200 euro riportanti tutte la scritta “Facsimile”, una macchina conta soldi, sei telefoni cellulari, alcuni timbri con ceralacca, numerosi biglietti da visita e una cartella con documentazione in lingua tedesca tra cui mappe e fotografie raffiguranti un castello.

Rapine a tir e furti in appartamenti: 13 arresti a Catania

squadra mobile cataniaScoperti dalla Squadra mobile di Catania due pericolosi gruppi criminali, uno che rapinava tir, l’altro specializzato in furti in appartamenti. Complessivamente i poliziotti hanno arrestato 13 persone, di cui sette in flagranza di reato.

In particolare gli agenti hanno intercettato e pedinato a distanza due autovetture sospette, una delle quali con targa alterata, che stavano tallonando un autoarticolato, di una ditta del settore alimentare, sulla tangenziale di Catania. All’improvviso alcuni degli occupanti dei veicoli sono riusciti in breve tempo a bloccare il tir e a salire a bordo, sotto la minaccia di un’arma, sequestrando l’autotrasportatore per essere trasferito in un deposito della zona industriale. In questa sede i poliziotti hanno fatto irruzione e hanno recuperato l’intera refurtiva e arrestato sette persone, tutti responsabili di rapina aggravata e sequestro di persona in concorso tra loro.

Nella stessa notte, i poliziotti hanno posto fine ai colpi messi a segno dai componenti di una banda specializzata in furti in appartamenti, arrestando sei persone ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio e detenzione illegale di armi. Le indagini sono iniziate nel dicembre 2019 e hanno portato a scoprire il gruppo criminale che aveva la base nel quartiere di Librino e che utilizzava di volta in volta autovetture prese a noleggio per eludere i controlli delle forze dell’ordine.

Durante il periodo del “lockdown”, il gruppo criminale non ha interrotto la sua attività, ma invece è riuscito a trarre vantaggi dalla situazione di emergenza sanitaria, sfruttando le prolungate assenze dei proprietari dalle proprie abitazioni per le lunghe attese ai supermercati. A tal proposito, in una conversazione intercorsa tra gli indagati, uno di loro ha detto: “con questo fatto del corona virus (…) se becchi la famiglia che deve andare a fare la spesa, tu puoi stare sicuro che nella loro casa ti puoi fare anche un chilo di pasta ed una spaghettata”.