Spacciavano chili di cocaina nei “Palazzi” del quartiere Sant’Eusebio di Cinisello Balsamo (Milano), ed erano sempre ben forniti di merce, che arrivava regolarmente dall’Olanda e da altri Paesi europei, trasportata dai corrieri di un altro gruppo criminale.
Entrambe le organizzazioni sono state oggetto dell’indagine conclusa oggi dalla Squadra mobile milanese e dal Servizio centrale operativo (Sco). Questa mattina è scattata l’operazione che ha portato i poliziotti, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia, ad arrestare spacciatori e fornitori della droga.
Le ordinanze di custodia cautelare, emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano, erano dodici: dieci persone sono state arrestate tra Milano, Lodi, Pescara e Foggia, mentre due provvedimenti sono stati eseguiti in Albania grazie alla collaborazione del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia e del Dipartimento della polizia criminale e Interpol di Tirana. Eseguite anche numerose perquisizioni a carico degli indagati e delle persone a loro legate.
Tra i due gruppi criminali, i pusher cittadini italiani e i fornitori di nazionalità albanese, sono stati documentati diversi scambi di droga, e, nel corso dell’indagine, i poliziotti hanno eseguito ulteriori sette arresti in flagranza di reato e sequestrato oltre dieci chili di cocaina.
Gli investigatori hanno, in particolare, fatto piena luce sull’organizzazione degli spacciatori, strutturata come una vera azienda, con regolari turni di servizio per pusher, custodi, confezionatori delle dosi e vedette.
È inoltre emerso che gli ingenti guadagni generati dall’attività illecita, circa 10mila euro netti al giorno, hanno nel tempo determinato diversi attriti tra i vertici dell’organizzazione, in merito alla distribuzione dei compensi e alla suddivisione del potere; dissidi, a volte, sfociati in aggressioni a mano armata.