Pedopornografia: atti sessuali con minore, denunciate sei persone

postaleDenunciati dalla Polizia postale di Brescia e Milano sei uomini responsabili di detenzione di materiale pedopornografico e atti sessuali con minorenne.

Le indagini degli specialisti della Polizia sono iniziate a seguito della denuncia presentata dalla madre di una quattordicenne residente in un paese della provincia di Bergamo. La ragazzina da un po’ di tempo si era chiusa in sé stessa e aveva mostrato un netto cambiamento nei propri comportamenti. Interpretando tali anomalie come un campanello d’allarme, la madre ha controllato il contenuto dello smartphone della figlia, scoprendo che erano presenti foto e video sessualmente espliciti, oltre a chat su diversi social network dal contenuto inequivocabile.

Gli accertamenti della Polizia postale lombarda con l’ausilio dei colleghi del Compartimento di Bari e il coordinamento del Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online, hanno permesso di scoprire che l’adolescente era finita nelle maglie di sei persone di età compresa fra i 18 e i 26 anni (4 operai, 1 muratore e 1 studente), residenti nelle province di Brescia, Bergamo, Milano e Taranto, che l’avevano adescata sulle chat dei social network a cui la stessa era iscritta.

Le successive perquisizioni informatiche e domiciliari nei confronti degli indagati hanno consentito di rinvenire nei loro dispositivi non solo le chat incriminate, ma anche foto e video a contenuto pedopornografico.

Sicurezza Paesi UE: approvato il Policy Advisory Document

riunioneSi è tenuto oggi il Comitato operativo per la sicurezza interna dell’Unione Europea che riunisce i vertici delle Forze di polizia dei paesi membri, a cui ha preso parte la delegazione italiana, guidata dal vice capo della Polizia Maria Teresa Sempreviva preposta all’Attività di Coordinamento e Pianificazione.

L’Assemblea è chiamata periodicamente a pronunciarsi su tematiche attinenti alla sicurezza dell’Unione e dei suoi cittadini e a fornire ai ministri dell’Interno e della Giustizia un quadro giuridico e cognitivo aggiornato sulle minacce e sulle priorità strategiche in ambito securitario. Nella riunione odierna è stato approvato il Policy Advisory Document (PAD), che individua le principali minacce criminali alla sicurezza dell’UE dal 2022 al 2025.

Nel documento, per la prima volta e su input del nostro Paese, è stata recepita la proposta di inserire tra le priorità strategiche della sicurezza dell’UE il contrasto alle organizzazioni criminali Mafia-style.

L’Italia si è inoltre resa disponibile ad essere il driver nello sviluppo della nuova priorità e di altre importanti priorità nel contrasto delle attività criminali.

Tutti i partner europei hanno ribadito l’importanza del contrasto alle organizzazioni criminali più sofisticate e letali, cioè quelle contraddistinte dal carattere poli-criminale, identitario, di affiliazione e appartenenza, che fanno dell’intimidazione, e del forte legame associativo fra i sodali, lo strumento per tentare di contaminare silenziosamente politica, economia e istituzioni.

Il Co.S.I. si è occupato anche dei riflessi che la pandemia ha sulla sicurezza interna degli stati al fine di individuare le buone prassi e le misure di contrasto ad attività illecite come la contraffazione dei vaccini e dei certificati vaccinali in vista dell’imminente entrata in vigore del digital green certificate che agevolerà la circolazione all’interno dell’Unione Europea.

Milano: manifestazione non autorizzata, indagati 13 giovani

La Polizia di Stato ha eseguito questa mattina a Milano 13 decreti di perquisizione domiciliare nei confronti di altrettanti giovani, 10 maggiorenni e tre minorenni, tutti indagati in concorso tra loro per manifestazione non preavvisata, violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravate.

Gli indagati sono responsabili degli episodi di violenza commessi contro le forze dell’ordine lo scorso 10 aprile, nei pressi di piazza Selinunte. Un cittadino marocchino di 27 anni, con numerosi precedenti di polizia, che brandiva un machete, è stato indagato anche per porto d’armi.

Quel giorno la Questura di Milano dopo aver ricevuto la segnalazione di un assembramento di circa 300 giovanissimi in via Micene, aveva organizzato un servizio di ordine pubblico. L’arrivo delle Forze dell’ordine aveva provocato una violenta reazione dei ragazzi che, per una ventina di minuti, le avevano fronteggiate con fitti lanci di sassi, bottiglie e bastoni.

L’attività investigativa svolta nei giorni successivi dalla Squadra mobile, dalla Digos con il contributo del Commissariato Bonola e il supporto della Polizia postale e comunicazioni e della Polizia scientifica lombarde, ha permesso di scoprire che l’assembramento era stato organizzato da due rapper 19enni per girare, con i loro fan, un video musicale.

Il questore di Milano, inoltre, ha emesso alcuni provvedimenti di prevenzione a carico di sei degli indagati, i quali sono tutti con precedenti di polizia per spaccio di sostanze stupefacenti, reati contro la persona e reati contro il patrimonio.

L’operazione di questa mattina è stata condotta con il supporto del Reparto mobile, del Reparto prevenzione crimine Lombardia e dell’Ufficio prevenzione generale della questura di Milano intervenuto, oltre che con le Volanti, anche con unità cinofile antidroga.

Stradale: scoperta fabbrica abusiva di ogive per proiettili

OgiveUna carrozzeria dei Castelli Romani oltre a riparare le auto si era specializzata nella produzione di ogive per proiettili.

La Polizia stradale di Albano, in provincia di Roma, nel corso di un normale controllo amministrativo si è imbattuta, nei giorni scorsi, in una carrozzeria della zona, che pur presentando tutte le autorizzazioni previste per lo svolgimento della propria attività, si dedicava alla produzione ed alla vendita di ogive per munizionamento.

ogiveIn uno spazio all’interno dei locali dell’attività commerciale, gli agenti hanno trovato tutti i macchinari necessari per la trasformazione della materia prima: circa 50 lingotti di piombo antimonio e stagno per la fabbricazione, una bilancia di precisione, una tabella di peso e dosaggio per il confezionamento, nonché circa 50 scatole di ogive finite e pronte per la spedizione.

Nel corso dell’accertamento, inoltre è stato trovato anche un listino dei prezzi e l’elenco dei clienti con cui i titolari dell’attività avevano a che fare.

Tutto il materiale è stato sequestrato.

Milano: presi gli autori dell’aggressione del 26 luglio

Avevano aggredito un gruppo di coetanei la notte del 26 luglio a Milano in piazza Sempione, per questo otto giovani sono stati fermati.

L’indagine, intrapresa la sera stessa dell’aggressione nei confronti di una comitiva di ragazzi che trascorreva la serata nei pressi dell’Arco della Pace, ha portato ai colpevoli, due minorenni e sei appena maggiorenni residenti nelle province di Milano, Varese, Monza e Piacenza. L’indagine è stata condotta dalla Mobile di Milano in collaborazione con i colleghi delle rispettive province.

Tra i ragazzi della comitiva, uno fu colpito da un violento pugno al volto e ricoverato in ospedale esanime dove rimase in coma farmacologico diverse settimane prima della dimissione, riportando lesioni gravi ed una prognosi superiore ai 40 giorni.
La violenta e sproporzionata aggressione aveva determinato panico tra la folla con una fuga disordinata dal luogo dei fatti. Il gruppo aveva assistito, nelle ore precedenti, sempre nella zona della movida alle riprese di un video di un giovane trapper emergente.
Attraverso le indagini svolte nei giorni successivi, concentrati negli orari notturni, è stato possibile risalire alla provenienza di alcuni gruppi di assidui frequentatori della zona. Grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, unita all’analisi di piattaforme social, i poliziotti della Squadra mobile sono riusciti a ricostruire in modo dettagliato la dinamica dell’aggressione di gruppo caratterizzata, pur distinguendosi le singole responsabilità, dalle modalità tipiche del branco.