Traffico e detenzione di armi ed esplosivi e relativo munizionamento e ricettazione i reati contestati a due persone nei confronti delle quali è stata emesso un provvedimento di custodia cautelare eseguito, oggi, dalla Squadra mobile di Bari.
Le indagini partite a novembre scorso avevano inizialmente riguardato un 43enne incensurato ritenuto in collegamento con alcuni trafficanti di armi della zona. Nel corso delle indagini era emerso che questi frequentasse un 59enne con cui discuteva spesso di armi, come procacciarle e come nasconderle e l’attività degli investigatori aveva fatto emergere anche la presenza di un terzo uomo con cui i due indagati avevano contatti.
L’uomo, un imprenditore 55enne della zona, in effetti risultava coinvolto nell’attività illegale tanto che lo scorso 29 aprile è stato oggetto di una perquisizione in cui gli agenti hanno scoperto un pozzo, all’interno di una masseria di sua proprietà, dove erano nascoste le armi.
Nel nascondiglio sono stati trovati più di 200 pezzi tra fucili mitragliatori, fucili a pompa, mitragliette comunemente usate dalla criminalità organizzata in agguati armati (tra gli altri, 2 kalashnikov, 2 fucili d’assalto AR15, 6 mitragliatrici pesanti Beretta MG 42, 10 MAB, 3 mitragliette UZI), armi antiche e storiche, pistole di vario tipo e marca, esplosivi, bombe a mano ed una mina anticarro, oltre a circa 100mila munizioni di vario calibro.
In quella occasione l’imprenditore venne arrestato in flagranza di reato per detenzione di armi da guerra e comuni da sparo.
Sono ancora in corso accertamenti balistici sulle armi sequestrate rivolte a scoprirne l’origine e la provenienza.
Olivia Petillo