Le celebrazioni del 75° anniversario della Festa della Repubblica

Quest’anno le celebrazioni del 75° anniversario della proclamazione della Repubblica sono state dedicate al Milite Ignoto. Esattamente 100 anni fa ebbe luogo la tumulazione, nel sacello all’Altare della Patria a Roma, delle spoglie di un anonimo combattente caduto durante la 1^ guerra mondiale. La sua tomba al Vittoriano è una sepoltura simbolica, avvenuta il 4 novembre 1921, terzo anniversario della vittoria del conflitto bellico, e rappresenta tutti coloro che sono morti in un conflitto e che non sono mai stati identificati; tra di loro anche tanti giovani poliziotti che hanno combattutto per la difesa del nostro Paese.

La scelta della salma da tumulare fu fatta da Maria Bergamas di Gradisca d’Isonzo, madre di un sottotenente disperso, caduto in combattimento nel 1916. La donna fu chiamata a scegliere tra undici salme ignote di militari, caduti nei più significativi teatri di guerra. Le altre dieci furono tumulate nel cimitero di guerra di Aquileia.

75 anniversario della RepubblicaIn assenza della tradizionale rivista lungo via dei Fori Imperiali, la cerimonia per la festa della Repubblica si è svolta solo all’Altare della Patria dove il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona di alloro sulla tomba del Milite Ignoto, alla presenza delle più alte cariche istituzionali, politiche e militari. Presente alla tradizionale celebrazione anche il capo della Polizia Lamberto Giannini.

L’omaggio ai Caduti è stato reso da un picchetto interforze a cui hanno preso parte anche gli agenti della Polizia di Stato.

Lungo tutto il percorso che si snoda dal palazzo del Quirinale sino a Piazza Venezia, donne e uomini in uniforme, appartenenti alle Forze armate, alle Forze dell’ordine, alla Protezione civile e al soccorso pubblico, tra i quali anche poliziotti, hanno reso onore al presidente della Repubblica durante il tragitto.
Le note del silenzio d’ordinanza, che hanno preceduto l’emozionante passaggio delle Frecce Tricolori, sono state eseguite da un trombettiere dell’Esercito mentre una formazione musicale, composta da orchestrali della Polizia di Stato, dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica, dei Carabinieri, della Guardia di finanza e della Polizia penitenziaria, ha suonato l’Inno nazionale e la Leggenda del Piave.