Napoli: il Complesso “Cristallini 73” alle Fiamme Oro giovanili

Inaugurato questa mattina a Napoli, alla presenza del capo della Polizia Lamberto Giannini il Complesso “Cristallini 73” che ospiterà la sezione giovanile delle Fiamme oro.

Alla cerimonia hanno preso parte il prefetto di Napoli Marco Valentini, il questore Alessandro Giuliano, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il presidente della Fondazione di Comunità San Gennaro, Pasquale Calemme e gli atleti delle Fiamme oro Christian Parlati e Mario Sanzullo, qualificati alle Olimpiadi di Tokyo nelle discipline judo e nuoto in acque libere, e una rappresentanza delle sezioni giovanili di judo e pugilato. Non potevano mancare i nostri campioni olimpici rispettivamente nel judo e nella boxe, Giuseppe Maddaloni e Vincenzo Picardi e una rappresentanza delle sezioni giovanili. L’evento è stato moderato dalla giornalista de “La Repubblica” Conchita Sannino.

L’Inaugurazione ha avuto inizio con gli interventi del questore di Napoli, dell’arcivescovo metropolita della città di Napoli Domenico Battaglia e del presidente dei Gruppi sportivi Fiamme oro della Polizia di Stato Francesco Montini, a cui è seguita la proiezione di un breve video che mostra il complesso “Cristallini 73” prima e dopo la riqualificazione.

intervento del capo della poliziaIl capo della Polizia Lamberto Giannini, rispondendo alle domande della giornalista su questo modello Sanità, ha sottolineato: “Ringrazio tutti coloro che si sono dati così da fare per questa esperienza bellissima Io sono arrivato da poco e mi trovo qui a celebrare questo straordinario successo prima di tutto di accoglienza di solidarietà, di buona amministrazione e di sicurezza. Io nella mia carriera ho fatto polizia di prevenzione per cercare di arrivare prima che venisse commesso un reato e io ritengo che questa sia una altissima forma di prevenzione perché si parte con l’educazione”. “Ogni fragilità – ha proseguito il prefetto Giannini – è qualcosa di importante e a mio avviso è una sfida per tutti noi perché riuscire a offrire delle possibilità concrete a questi ragazzi, a queste ragazze e riuscire anche a metterli in contatto con persone che ci credono veramente e che sono anche riuscite, come alcuni atleti delle Fiamme oro, ad avere degli straordinari successi, per me questo è veramente importante ed è una delle funzioni primarie dello Stato, una delle funzioni primarie delle Forze dell’ordine, una delle funzioni primarie della Polizia di Stato”.

Dopo il taglio del nastro inaugurale gli atleti della Polizia, delle discipline judo e pugilato, si sono cimentati in una esibizione.

Nel complesso appena inaugurato, oltre al judo e alla boxe, verrà praticata anche la ginnastica artistica, tutte discipline che daranno la possibilità ai ragazzi di avvicinarsi allo sport e ai valori della legalità.

capo fiamme oroCristallini 73 è l’espressione di un sistema di welfare di comunità fondato sui valori della reciprocità e della cittadinanza attiva e nasce per promuovere, valorizzare e rigenerare lo storico rione Sanità, segnato ancora oggi da episodi di criminalità e degrado sociale. La Polizia di Stato, già dal 2018, è presente sul territorio con l’istituzione di una palestra presso la basilica di Santa Maria della Sanità, dove si impartiscono gratuitamente lezioni di pugilato come alternativa alla strada, alla violenza e al bullismo. Ora come allora indispensabile è stata la collaborazione della Fondazione San Gennaro Onlus e della questura di Napoli, così come il contributo del comune della città partenopea che ha affidato al Gruppo sportivo Fiamme oro il primo piano della struttura.

In tutta Italia sono già diverse le palestre aperte con i nostri migliori istruttori per seguire i giovani in un percorso di crescita e di integrazione sociale.

Per la Polizia di Stato la promozione dello sport giovanile è soprattutto un investimento per il futuro: le regole di partecipazione a una competizione sportiva abituano i giovani a perdere o vincere ma sempre rispettando sé stessi e gli avversari senza prevaricare o scegliere scorciatoie illegali.

Cooperazione internazionale: arrestati 9 latitanti

arresto latitante scipNove latitanti arrestati, sei in Bulgaria, due in Germania e uno in Inghilterra. Questo è il bilancio della seconda operazione coordinata dal Servizio per la cooperazione internazionale di polizia della Direzione centrale della polizia criminale, nell’ambito dell’iniziativa denominata “Bulgarian job”.

L’operazione, sviluppata all’interno della rete europea Enfast (European network of fugitive active search teams) attraverso la collaborazione tra il Fast team italiano e quello bulgaro, ha avuto il supporto degli esperti per la sicurezza italiani operativi a Sofia (Bulgaria), Wiesbaden (Germania) e Londra (Inghilterra), oltre che dell’Ufficio di cooperazione giudiziaria del ministero di Giustizia.

L’iniziativa, finalizzata alla localizzazione all’estero dei cittadini bulgari colpiti da provvedimenti restrittivi italiani e non ancora internazionalizzati, che già lo scorso 13 maggio aveva portato all’arresto di altri sei latitanti, ha consentito di eseguire le misure restrittive internazionali emesse da diverse Autorità giudiziarie italiane nei confronti di nove cittadini bulgari condannati per reati quali associazione a delinquere, sfruttamento della prostituzione, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, accesso abusivo in sistemi informatici, rapina aggravata, estorsione, riciclaggio e altri crimini.

Anche in questo caso le attività d’indagine, partite territorialmente in Italia, hanno avuto il loro sviluppo e supporto dello Scip e della sua rete di Esperti sparsa per il mondo per arrivare all’arresto dei nove ricercati.

L’analisi e la costante condivisione delle informazioni tra le autorità italiane e quelle estere sui loro movimenti avvenuta nelle settimane precedenti, ha consentito anche stavolta una accurata opera di localizzazione in sei città diverse della Bulgaria oltre che in Germania e Inghilterra.

Acquisita la localizzazione certa dei latitanti è stato pianificato il blitz del Fast team bulgaro scattato nella giornata di ieri e della polizia tedesca e britannica nei giorni precedenti.

Con quest’ultima operazione gli arresti effettuati in coordinamento con la Bulgaria nell’ambito della menzionata iniziativa “Bulgarian job” sono stati fino ad ora 15 eseguiti in quattro Paesi differenti (Bulgaria, Germania, Svezia e Inghilterra).

Sono state immediatamente avviate le procedure di estradizione per riportare in Italia i nove arrestati e fargli scontare le pene a cui sono stati condannati.