Postale: un arresto e 7 denunce per pedopornografia online

Nell’ambito di due operazioni finalizzate al contrasto della pedopornografia online, gli investigatori della Polizia postale di Napoli hanno arrestato una persona e ne hanno denunciate altre sette.

La prima indagine, coordinata dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) del Servizio polizia postale e delle comunicazioni di Roma, e diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli – IV sezione – Fasce deboli, ha preso il via dopo una segnalazione arrivata dall’ufficio della Polizia canadese che si occupa di questi reati, per scambio di materiale pornografico prodotto mediante lo sfruttamento sessuale di minori, avvenuto su una App di messaggistica istantanea.

Gli accertamenti, effettuati dalla Polizia postale di Napoli attraverso l’analisi delle tracce informatiche relative alle connessioni di interesse investigativo, hanno consentito di identificare le sette persone indagate, residenti nelle province di Napoli, Roma e Foggia, e di denunciarle in stato di libertà con l’accusa di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico.  

A seguito delle perquisizioni eseguite presso le abitazioni degli indagati, sono stati sequestrati numerosi dispositivi all’interno dei quali i poliziotti hanno trovato immagini e video relativi ad abusi e violenze su minori.

Gli investigatori della Polizia postale di Napoli, nell’ambito di un’attività di indagine analoga alla prima, hanno arrestato un cittadino straniero residente in provincia di Cosenza, responsabile della detenzione di ingente quantitativo di materiale pedopornografico reperito online e scambiato con altri utenti.

Latina: Digos rintraccia terrorista a Terracina

rintraccio tunisino a terracina

È stato rintracciato in un appartamento di Terracina, in provincia di Latina, un 40enne cittadino tunisino residente in Francia evaso lo scorso 29 maggio da un centro psichiatrico di Bassens ed entrato pochi giorni dopo nel territorio italiano.

L’uomo, ricercato in ambito Schengen, è indagato in quel Paese per apologia del terrorismo e minacce aggravate, nonché per reati contro la persona e in materia di stupefacenti. Il 40enne, tra l’altro, aveva anche esaltato l’operato di Mohamed Merah, l’autore degli attentati di Tolosa e Montauban del 2012 in cui rimasero uccise numerose persone, ed era indicato dalle autorità francesi come persona pericolosa.

L’indagine, condotta dalla Digos della questura di Latina e da personale specializzato del servizio per il contrasto all’estremismo e al terrorismo esterno della Direzione centrale della polizia di prevenzione, è iniziata a maggio scorso dopo che ne erano state riscontrate tracce di passaggio presso le stazioni ferroviarie di Genova, Roma e Napoli.

Il 7 luglio scorso la sala operativa internazionale del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip) ha segnalato in tempo reale che lo straniero aveva inviato una serie di mail all’Ispettorato generale di Polizia nazionale transalpino contenenti minacce all’indirizzo dei “francesi e delle loro istituzioni”, sostenendo altresì di voler “porre fine alla propria vita uccidendo la gente”. 

Si è così riusciti a circoscrivere l’area da dove erano partite le mail permettendo ai poliziotti della Digos di individuare il suo nascondiglio e di bloccare l’uomo

L’evaso è stato condotto in sicurezza presso il Centro di cooperazione di polizia internazionale di Modane (Frosinone) e consegnato alle autorità transalpine in esito a una procedura di riammissione immediatamente attivata tra la Direzione centrale dell’immigrazione e della polizia delle frontiere e la polizia francese.