Con la tradizionale cerimonia di chiusura si è ufficialmente conclusa la XXXII edizione dei Giochi olimpici estivi. A guidare la sfilata degli atleti azzurri c’era l’atleta italiano più rappresentativo, il due volte campione olimpico Lamont Marcell Jacobs. Così come in quella di apertura, quando fu Jessica Rossi la portabandiera, anche in quella conclusiva è stato un atleta delle Fiamme oro a rappresentare l’Italia portando il vessillo tricolore.
Non la dimenticheremo facilmente questa estate trionfale per i colori del nostro Paese che a Tokyo 2020 ha rialzato la testa realizzando il record di 40 medaglie in 19 diverse discipline (10 d’oro, 10 d’argento e 20 di bronzo), migliorando il totale di 36 che resisteva da Los Angeles 1932 e Roma 1960.
Tra gli artefici di questa impresa straordinaria sicuramente gli atleti delle Fiamme oro. Dei 384 atleti qualificati per i Giochi di Tokyo, 72 appartenevano ai Gruppi sportivi della Polizia di Stato, e 21 di loro sono saliti per 25 volte sul podio olimpico, conquistando un totale di 20 medaglie, 5 d’oro, 3 d’argento e 12 di bronzo, un contributo determinante per il ricco bottino azzurro (Medagliere olimpico delle Fiamme oro).
In particolare, i nostri ragazzi hanno vinto 11 medaglie individuali (3 oro, 1 argento, 7 bronzo) e 8 con le squadre (1 oro, 2 argento, 5 bronzo).
Fiamme oro protagoniste assolute dell’atletica leggera italiana, con le storiche medaglie d’oro di Lamont Marcell Jacobs nei 100 metri piani e con la staffetta 4×100, che hanno decretato gli italiani come gli uomini più veloci del pianeta; siamo anche quelli che saltano più in alto, grazie alla vittoria di Gianmarco Tamberi, e i marciatori più in gamba, grazie al trionfo di Massimo Stano nella 20 chilometri di marcia. Il quinto oro di marca Fiamme oro è quello vinto dalla nostra Federica Cesarini nel doppio pesi leggeri di canottaggio femminile.
Argento per Gregorio Paltrinieri negli 800 metri stile libero di nuoto, Luca Curatoli con la squadra di sciabola maschile e i tre velocisti del nuoto Alessandro Miressi, Thomas Ceccon e Manuel Frigo con la staffetta 4×100 stile libero.
Piacevolmente lungo l’elenco delle medaglie di bronzo vinte dagli atleti della Polizia di Stato: Elisa Longo Borghini nella prova in linea su strada di ciclismo, Maria Centracchio nel judo, categoria 63 kg; dalla scherma è arrivata la medaglia di Alberta Santuccio con la squadra di spada femminile e quelle di Alice Volpi ed Erica Cipressa con il team di fioretto femminile.
Anche il canottaggio ci ha premiato con il podio di Marco Di Costanzo e Matteo Castaldo nel 4 senza, e quello di Pietro Willy Ruta nel doppio pesi leggeri maschile.
Ancora bronzi di portata storica quelli vinti da Irma Testa nei 57 chili di pugilato, Lucilla Boari nell’individuale di tiro con l’arco e Viviana Bottaro nel karate, kata individuale.
Antonino Pizzolato ha riportato l’Italia sul podio del sollevamento pesi, categoria 81 chilogrammi, mentre Thomas Ceccon e Alessandro Miressi fanno il bis di medaglie piazzandosi terzi con la staffetta 4×100 misti di nuoto, così come il campionissimo Gregorio Paltrinieri nella 10 chilometri in acque libere.
Un grande successo per l’Italia e per le Fiamme oro, che rende vincente il modello scelto per lo sport italiano e che porta quello della Polizia di Stato ad essere il più importante e vincente tra i gruppi sportivi dei Corpi dello Stato e delle Forze armate, sui quali si basa il modello.
Sergio Foffo