Erano 16 anni che un italiano non vinceva la Coppa del mondo lead di arrampicata sportiva, e a rompere il digiuno è stato Stefano Ghisolfi, che con i punti conquistati nella prova di Kranj (Slovenia) ha chiuso la competizione con 319 punti, mantenendo il comando della classifica generale.
Prima del campione delle Fiamme oro solo un italiano aveva scritto il proprio nome nell’albo d’oro della Coppa, Flavio Crespi nel 2005. Stefano c’era andato vicino nel 2017 e nel 2018, quando si piazzò al secondo posto, e quest’anno, finalmente, al termine di una stagione incredibile, costellata di tante vittorie e podi importanti, è arrivato il trionfo.
Ottimo risultato anche per l’olimpionica cremisi Laura Rogora, che ha concluso la stagione piazzandosi sul terzo gradino del podio del circuito femminile.
“Questo è per certo il miglior risultato della mia vita nel campo delle competizioni – ha commentato Stefano dopo la consegna della Coppa – a meno di due settimane da Bibliographie. Non so bene cosa stia succedendo qui, ma il 2021 sarà sicuramente difficile da dimenticare. Ho gareggiato la prima volta in Coppa del mondo nel 2009, con un grandioso 58° posto nella mia prima competizione, ho raggiunto la mia prima semifinale nel 2010, la prima finale nel 2011, il primo podio nel 2012, la prima vittoria nel 2014. Ho sfiorato il sogno due volte nel 2017 e 2018, con due seconde posizioni generali. E ora, dopo un lungo viaggio, arrivato alla mia 12esima stagione, l’ho finalmente agguantato e portato a casa”.
Si tratta del coronamento di una stagione che aveva già portato il climber delle Fiamme oro a diventare, a fine agosto, il terzo scalatore al mondo ad arrampicare una vetta con il massimo grado mai raggiunto, il 9c di Bibliographie, nella falesia di Céüse in Francia, la seconda via di arrampicata del pianeta con questa difficoltà. L’altra si trova nella falesia di Flatanger in Norvegia.
Ricordiamo che la specialità lead, o di difficoltà, consiste nello scalare una via che aumenta progressivamente di difficoltà, fino a raggiungere gradi al limite delle capacità umane. Ad ogni presa viene assegnato un punteggio progressivo; il massimo punteggio si ottiene nell’inserire la corda nell’ultimo moschettone di sicurezza (Top) o nell’arrivare con entrambe le mani all’ultima presa nel caso si utilizzi la corda di sicurezza dall’alto.
Sergio Foffo