Roma: la legalità sale in cattedra

incontro studentiGli studenti del Liceo Scientifico e Linguistico “Ettore Maiorana”, del quartiere romano di Spinaceto, questa mattina hanno avuto un ospite d’eccezione che ha parlato di legalità: il direttore centrale Anticrimine Francesco Messina.

Nell’incontro con i ragazzi delle terze e delle quarte, il prefetto Messina, a capo della struttura centrale che coordina uffici investigativi e di controllo del territorio della Polizia di Stato, ha affrontato il tema del contrasto alla criminalità organizzata, nell’ambito della cosiddetta “Settimana della Legalità” pianificata dal predetto istituto e patrocinata dalla Commissione parlamentare antimafia, presieduta dall’onorevole Nicola Morra.

Nell’incontro – a cui ha partecipato anche il giornalista e senatore Sandro Ruotolo –  Francesco Messina si è soffermato sugli anni caratterizzati dalle stragi di mafia, un’epoca in cui gli organismi impegnati nel contrasto alle mafie ancora non avevano una precisa conoscenza del fenomeno, come invece avviene ai giorni nostri.

Il prefetto Messina ha evidenziato gli enormi sforzi ed i brillanti risultati ottenuti dallo Stato negli ultimi trent’anni di lotta alle mafie, a cui segue la necessità di continuare a combattere questa battaglia non solo sul piano della repressione, ma anche consentendo ad attori dello Stato, diversi dalle Forze di polizia e della magistratura, di riappropriarsi degli spazi liberati dal contrasto militare ai gruppi criminali.

Il Direttore centrale ha inoltre sottolineato la necessità di superare qualsivoglia atteggiamento di indifferenza e connivenza verso il fenomeno, circostanza che passa dall’assiduo nutrimento del valore delle legalità, proprio a partire dai più giovani.

Postale: nel Dark web il commercio di carte di credito rubate

postaleLa Polizia postale e delle comunicazioni ha concluso un’indagine sul fenomeno del Carding, cioè l’utilizzo di carte di credito rubate o dei soli codici delle carte, sottratti in diversi modi; carte e codici vengono poi utilizzati per l’acquisto online di prodotti, di solito tecnologici e molto costosi.

La Sezione financial cybercrime della Postale ha svolto sul Dark web, per circa tre mesi, un’attività di monitoraggio, prevenzione e repressione, sui forum preposti alla compravendita di codici di carte compromesse, conosciuti come “Card shop”, dove i pagamenti avvengono in criptovaluta.

Questa attività, svolta nell’ambito dell’Azione europea ad alto impatto denominata “Carding action”, è stata condotta dall’Italia, leader in Europa nel 2021 in questo tipo di indagini, in collaborazione con il Regno Unito, e le strutture di Europol AP Terminal, Jcat-Ec3 (Joint cybercrime action taskforce del Centro europeo per la criminalità informatica) ed Eurojust.

L’attività operativa, coordinata in 9 Paesi europei e nel Regno unito, ha consentito l’analisi di oltre 200mila codici di carte di credito esposti sul Dark web, e il blocco di 49.176 carte rubate, prima che venissero utilizzate in modo fraudolento, evitando così una perdita stimata di circa 16 milioni di euro.

Identificati anche 12 profili, di nazionalità diverse, considerati tra i maggiori venditori di codici di carte di credito compromesse; i profili sono stati segnalati alle rispettive autorità dei Paesi in cui essi operavano.

Operazione contro la pedopornografia, 5 arresti

polizia postaleArrestate cinque persone che, su una nota piattaforma di messaggistica, si scambiavano materiale pedopornografico.

Gli indagati avevano creato un gruppo chiuso, denominato “Famiglie da Abusi”, in cui si scambiavano contenuti espliciti che coinvolgevano i componenti delle loro famiglie, compresi i figli, realizzati anche mediante lo sfruttamento sessuale di minori e ritraenti sia atti sessuali che momenti intimi catturati di nascosto. Altre tre persone sono state invece indagate.

L’indagine sviluppata dai compartimenti della Polizia postale di Roma, Bologna, Milano, Napoli e Catania e coordinata dal Servizio Polizia postale e delle comunicazioni attraverso il Centro nazionale di contrasto alla pedopornografia online (C.N.C.P.O.), ha avuto inizio dallo scambio di informazioni con organismi di Polizia internazionali.

Gli specialisti della Polizia postale, dopo aver individuato gli appartenenti al gruppo, seguendo le tracce informatiche, hanno eseguito diverse perquisizioni.

La prima perquisizione in ordine di tempo è stata eseguita nella Capitale dove un uomo è stato arrestato per il possesso di un ingente quantitativo di materiale pedopornografico. In quella occasione è emersa per la prima volta l’esistenza del gruppo. Dagli approfondimenti investigativi, si è arrivati a un imprenditore edile bolognese, il quale è stato arrestato perché trovato in possesso di un video autoprodotto, con il coinvolgimento di un minore appartenente al nucleo familiare.

Un terzo uomo è stato individuato a Napoli: dipendente del Comune di Napoli è stato denunciato a piede libero perché detentore di materiale pedopornografico.

Altro componente del gruppo, residente nel bresciano, è stato arrestato per detenzione di ingente quantitativo di materiale riguardante lo sfruttamento sessuale di minori ed indagato per violenza sessuale ai danni della propria figlia, nell’ambito di una separata attività investigativa, originata da una segnalazione delle autorità canadesi.

Sempre il Compartimento della postale di Roma ha identificato altre due persone in contatto con il primo indagato, con il quale intrattenevano conversazioni a sfondo pedopornografico e scambiavano contenuti illeciti. Uno dei due, residente in provincia di Roma, è stato denunciato a piede libero poiché deteneva sui propri dispositivi i file ricevuti dal primo arrestato, che gli aveva anche fornito istruzioni per instaurare un contatto sessuale con un minore.

L’altro, un 55enne siciliano, nel corso della perquisizione eseguita in Sicilia è stato arrestato per aver abusato sessualmente della propria figlia, di cui condivideva le registrazioni con i suoi interlocutori.

Nei confronti della moglie del siciliano, invece, indagata per non essere intervenuta pur essendo a conoscenza degli abusi, è stata emessa la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa coniugale e del divieto di avvicinamento alla figlia.

Un altro componente del gruppo, è un napoletano poco più che trentenne. L’uomo è stato arrestato perché nel corso della perquisizione è stato trovato in possesso di circa 200 file pedopornografici ed è stata documentata la sua partecipazione alla chat, su cui condivideva le proprie fantasie inerenti ad atti sessuali con minori anche con foto riferite a momenti della vita quotidiana familiare.

Matera: la Polizia commemora Francesco Paolo Conte

Il monumento a Francesco Paolo ConteDedicato un monumento commemorativo alla guardia di pubblica sicurezza Francesco Paolo Conte, Medaglia d’Argento al Valor Civile, morto a soli 28 anni per soccorrere dei concittadini durante un terribile nubifragio che il 24 ottobre 1928 si abbatté sulla città di Matera.

La cerimonia in ricordo dell’eroe si è svolta in Piazza Vittorio Veneto, luogo dove avvenne la tragica morte, alla presenza del vice capo della Polizia preposto all’Attività di coordinamento e di pianificazione delle forze di polizia, Maria Teresa Sempreviva, delle autorità civili, militari e religiose, tra cui il prefetto di Matera Sante Copponi, del questore di Matera Eliseo Nicolì, del sindaco di Matera Domenico Bennardi e dell’arcivescovo di Matera Antonio Giuseppe Caiazzo.

Francesco Paolo ConteDopo la scopertura del monumento, la cerimonia è proseguita all’interno del Cinema Teatro Gerardo Guerrieri, dove nei vari interventi è stata ricordata la figura di Francesco Paolo Conte.

Il vice capo della Polizia Maria Teresa Sempreviva nel suo discorso ha sottolineato che “L’azione meritoria di Francesco Paolo ci chiama in causa; il suo sacrificio valoroso nel senso etimologico del termine è pieno di valore, ma va anche oltre quella vicenda, ossia ci interroga sulla missione del poliziotto e inevitabilmente ci impone di confrontare il nostro quotidiano al suo gesto”.

“Con il suo esempio – ha proseguito il Prefetto –  Francesco Paolo ci ricorda che questo non è un mestiere ma è una vera e propria missione, la grandezza di un Corpo dello Stato è fortemente condizionata proprio dai suoi eroi, i nostri caduti sono i giganti sulle cui spalle ci appoggiamo, sono esempi che ci guidano come la Stella Polare nel quotidiano e ci consentono di traguardare gli orizzonti”.

“Ma Francesco Paolo – ha continuato il vice capo della Polizia Sempreviva – ci insegna anche altro, e cioè che gli sforzi generosi vengono spesso proprio dei nostri giovani, portatori di grande energia in grado di segnare e costruire una società diversa, di vivere i valori fino in fondo senza cedere a compromessi”.

Solidarietà: Polizia e Thun per la beneficenza

assegnoHa partecipato anche il capo della Polizia Lamberto Giannini in videoconferenza, questo pomeriggio, alla consegna dei fondi raccolti in favore del “Piano Marco Valerio” che assiste i poliziotti con figli minori affetti da gravi patologie ad andamento cronico, del Fondo assistenza della Polizia di Stato.

La raccolta dei fondi è stata gestita in parthnership con la Fondazione Lene Thun Onlus e Thun spa che ha realizzato dei prodotti ad edizione limitata, in vendita esclusivamente ai poliziotti e che hanno il fine di valorizzare i simboli istituzionali. Parte del ricavato è stato destinato appunto al “Piano Marco Valerio” e alla Fondazione Lene Thun Onlus.

La consegna formale dei fondi raccolti è avvenuta presso il castello Stifterhof di Merano (Bolzano) in un evento moderato da Stefano Pantano, responsabile tecnico del settore scherma delle Fiamme oro della Polizia di Stato; l’occasione, oltre a suggellare l’intesa tra la Fondazione e il Fondo assistenza, ha avuto lo scopo di avviare un percorso di collaborazione di progetti comuni.

Dopo una breve presentazione e descrizione dell’iniziativa a cura di Brunella Cattarin Franzero del Fondo assistenza e l’intervento del vicepresidente della fondazione Lene Thun Onlus, Simon Thun è stato proiettato un video descrittivo dell’attività dei laboratori di ceramico-terapia svolti al Policlinico “A. Gemelli” di Roma l’11 novembre scorso.

All’evento hanno partecipato gli atleti delle Fiamme oro Massimo Stano, Maria Centracchio e Carlotta Gilli.  

sala presentazioneSono seguite le testimonianze della primaria del servizio provinciale di psichiatria e psicoterapia dell’età evolutiva di Merano, Donatella Arcangeli, quella dell’assistente capo Massimo Montebove, assistito dal Piano “Marco Valerio” e infine, quella di Francesco Pandolfi, Board Fondazione Lene Thun e Ceo LENET Group. Conclusi gli interventi il questore di Bolzano, Giancarlo Pallini e Simon Thun hanno consegnato gli assegni dei proventi derivanti dalla vendita dei prodotti.

Infine, da Roma in videocollegamento il capo della Polizia ha sottolineato che “Questa è una giornata importante perché ci dedichiamo a un tema che per noi è fondamentale e ci è molto molto caro ed è quello dell’assistenza ai bambini che sono chiamati ad affronta delle prove molto impegnative, molto dure per loro e per le loro famiglie”.

“Per noi – ha proseguito il prefetto Giannini – è importante il piano Marco Valerio e le iniziative in favore degli orfani; è davvero doveroso essere vicino nei momenti di difficoltà e far sentire che si fa parte di una famiglia di una grande famiglia quella della polizia di Stato. Oggi poi valorizziamo ulteriormente una collaborazione importante, quella della Polizia di Stato con l’azienda Thun destinando i proventi di questa partnership a favore del Piano Marco Valerio e della fondazione Lene Thun Onlus”.

“Ci fa veramente piacere – ha continuato il capo della Polizia Lamberto Giannini – essere a fianco di queste iniziative esserlo con tutti noi stessi con i nostri dipendenti e anche con i ragazzi delle Fiamme Oro olimpiche e paralimpiche; io vi dico che mi riempie di orgoglio anche vederli in queste circostanze non solo sul podio Olimpico perché testimoniano quello che è l’attaccamento ai valori dello sport, ai valori della società civile, ai valori della solidarietà, ai valori dell’esserci sempre. Io ritengo che questo essere vicino ai nostri appartenenti ma anche ai bambini alle varie famiglie alle varie persone con contributi di solidarietà, accresce quello che è il valore della convivenza civile e della sicurezza di cui la Polizia di Stato come le altre forze di polizia sono una parte importante”.