Arezzo: viaggiava con 400 chili di cocaina purissima, arrestato autotrasportatore

drogaFermato per un controllo mentre percorreva con il suo autocarro la A/1 è stato trovato, da una pattuglia della Polizia stradale di Arezzo, in possesso di oltre 400 chili di cocaina purissima per un valore superiore ai 45 milioni di euro. 

A finire in carcere un 38enne incensurato residente a Firenze.
 

Il trasportatore è stato bloccato nei pressi dello svincolo per Arezzo dagli agenti in servizio lungo l’autostrada, per la sua guida a zig-zag e per il possesso di un lampeggiante giallo il cui uso, in apparenza, non era giustificato.

Gli accertamenti iniziali sul conducente presso gli uffici della sottosezione della Polizia stradale di Arezzo rendevano l’uomo molto insofferente tanto da indurre i poliziotti a verifiche più approfondite sulla sua attività di imprenditore edile, con l’aiuto della Guardia di finanza.

Quando il controllo si è spostato nel vano di carico dell’autocarro che sembrava stracolmo di attrezzi da muratore, la sorpresa degli agenti è stata totale nel vedere, una volta rimossi i primi oggetti, una catasta di ben 400 panetti di sostanza stupefacente.

Incontri operativi in Sud America per vice capo della Polizia Rizzi

il vice capo della polizia rizzi in argentinaLa lotta alle reti criminali internazionali rende indifferibile una sempre più penetrante cooperazione tra le Forze di polizia dei diversi Paesi.

La minaccia non proviene, infatti, più soltanto dalla singola organizzazione mafiosa ma da complessi sistemi criminali internazionali che operano a livello globale, spartendosi territori, attività imprenditoriali, mercati finanziari e narcotraffici. Questo il senso della missione in Sudamerica del vice capo della Polizia Vittorio Rizzi, in Argentina ed Uruguay, insieme al direttore del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) Fabio Cairo, volta al potenziamento della strategia operativa del progetto I-Can contro la ‘Ndrangheta, promosso dall’Italia insieme ad Interpol.
In Argentina, Paese con la più importante comunità italiana all’estero e una fratellanza che nasce dalla condivisione di radici storiche, culturali e da una comunanza di valori e passioni, gli incontri si sono svolti al massimo livello strategico e operativo, rispettivamente con il ministro della Sicurezza Anibal Domingo Fernandez e con il capo della Polizia federale argentina Juan Carlos Hernandez, nonché con l’ambasciatore d’Italia in Argentina Fabrizio Lucentini.

il vice capo della polizia in uruguayAnalogamente, in Uruguay, la delegazione italiana ha incontrato il ministro dell’Interno Luis Alberto Heber e il capo della Polizia nazionale Fernández Vallarino, oltre all’Ambasciatore italiano a Montevideo, Giovanni Battista Iannuzzi.
Di cruciale importanza per l’analisi delle dinamiche criminali oltreoceano, il passaggio attraverso la “Triple Frontera”, la striscia di confine tra Argentina, Brasile e Paraguay, dove si concentrano le attività dei cartelli criminali più pericolosi.

Eyob Faniel riporta l’Italia sul podio della Maratona di New York

Eyob FanielErano 21 anni che un azzurro non saliva sul podio della maratona più famosa e suggestiva del mondo, ma ieri Eyob Faniel ha rotto questo incantesimo negativo tagliando in terza posizione il traguardo di Central Park, polmone verde di New York.

Eyob FanielGrande impresa per il fondista delle Fiamme oro che ha coperto i 42,195 chilometri in 2h09’56”, miglior crono italiano sulla distanza di quest’anno, diventando il decimo maratoneta italiano a salire sul podio della Grande Mela. L’ultima azzurra prima di lui era stata Franca Fiacconi, seconda nel 2000, mentre tra gli uomini l’ultimo era stato Stefano Baldini, terzo nel 1997, quando Faniel aveva appena 5 anni.

Eyob FanielL’atleta del Gruppo sportivo della Polizia di Stato, primatista italiano sulla distanza, è stato protagonista della gara fin da subito, andando in fuga già al decimo chilometro in compagnia del marocchino El Aaraby, riuscendo ad accumulare quasi un minuto di vantaggio sugli inseguitori.

Al trentesimo chilometro i due battistrada sono stati raggiunti e superati dai due keniani Albert Korir e Kibiwott Kandie. Subito dopo Korir ha accelerato rimanendo solo al comando fino al traguardo, mentre alle sue spalle Kandie è stato superato da El Aaraby, che si è piazzato al secondo posto, e dal nostro Faniel.

Sergio Foffo

Pedopornografia: adescava minori con falso profilo social, arrestato 48enne

polizia postaleArrestato un 48enne per aver indotto una minore a compiere atti sessuali ingannandola sulla sua identità e età anagrafica, creando profili social e di messaggistica con foto di un quindicenne.

L’attività investigativa è iniziata a seguito della denuncia della madre di una minore presentata presso la Sezione di Polizia postale e delle comunicazioni di Foggia, che ha poi sviluppato tutta l’indagine in collaborazione con il compartimento della Polizia postale del Piemonte.

In particolare, la madre di una ragazzina di 12 anni ha denunciato di aver trovato all’interno di un cloud collegato ad un account familiare, condiviso anche dalla minore, delle immagini autoprodotte dalla stessa, senza essere in grado di precisare se tali immagini fossero state inviate ad altre persone.

Gli accertamenti degli specialisti della Postale hanno consentito di verificare che la giovane aveva realizzato dei video e delle foto intime poi inviate, su richiesta, ad un fidanzato virtuale e 15enne, conosciuto su un noto social network molto diffuso tra i giovanissimi.

Il fidanzato gli aveva raccontato di essere di Milano, ma di vivere a Roma, in quanto giocatore di calcio delle giovanili della Lazio. Inoltre diceva alla minore che non poteva mostrarsi in volto per le rigide regole della società calcistica.

La ragazzina ha rivelato di aver parlato telefonicamente con quella che si spacciava per la madre del minore e di aver visto e parlato in videochiamata con un uomo che diceva di essere l’allenatore del fidanzato allo scopo di avere, in deroga alle fantomatiche regole calcistiche di divieto di avere relazioni sentimentali per i giocatori, il consenso a continuare il rapporto.

Le indagini hanno permesso di accertare che il presunto allenatore era in realtà l’indagato stesso, che aveva creato e registrato un profilo social spacciandosi per un 15enne giocatore di calcio, ottenendo così l’adesione di circa 1.500 tra “follower” e “following”, la maggior parte dei quali risultavano essere ragazze minori degli anni 18.

Gli ulteriori approfondimenti investigativi, svolti anche con intercettazioni telematiche, hanno documentato come l’indagato, utilizzando le medesime modalità, e fingendosi un giocatore delle giovanili della Lazio, aveva adescato più minori in una fascia di età compresa tra i 12 e i 16 anni con le quali manteneva un rapporto virtuale e dalle quali si faceva inviare video e foto di natura pedopornografica autoprodotti dalle stesse.

Gli accertamenti conseguenti alla perquisizione informatica e all’analisi tecnica dei dispositivi sottoposti a sequestro hanno confermato ulteriormente quanto accertato, poiché sono stati rinvenuti sul dispositivo utilizzato dall’indagato screenshot di video di natura pedopornografica realizzati dalle minori e sessioni di chat dove l’uomo instaurava rapporti “sentimentali” con le giovani, avvalendosi del profilo falso.

A Natale aiuta la ricerca sul neuroblastoma

NeuroblastomaLa Polizia di Stato rinnova anche quest’anno la sua vicinanza all’Associazione italiana per la lotta al neuroblastoma con il patrocinio alla campagna di Natale 2021 per la raccolta fondi a sostegno della ricerca scientifica. Una campagna promossa dall’Associazione per sostenere progetti finalizzati a individuare percorsi terapeutici più efficaci e personalizzati per contrastare sempre meglio questo tumore; una malattia che generalmente colpisce in età prescolare e che è la prima causa di morte entro il primo anno di vita.

Una campagna dal titolo “Dono ricerca. Ridono la vita” per dare speranza alle bambine e ai bambini affetti da questa patologia scegliendo su www.neuroblastoma.org, sezione ANB Store alla voce “Per il tuo magico Natale”, i regali solidali che aiutano a finanziare la ricerca.

Ogni anno in Italia circa 130 bambini contraggono il Neuroblastoma. Oggi la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi si aggira intorno al 70 per cento, mentre alla fine degli anni Ottanta non raggiungeva il 40. Ma tanto altro c’è da fare se si considera che nei casi più gravi circa il 60 per cento dei bambini non sopravvive.

Da qui l’impegno dell’Associazione, nata il 23 luglio del 1993 scegliendo come sua sede l’Istituto “Giannina Gaslini” di Genova. Le sue origini si legano alla volontà di madri e padri che hanno vissuto l’esperienza della malattia dei propri figli, ma anche su impulso di oncologi frustrati dagli scarsi successi terapeutici ottenibili in quegli anni.

L’Associazione italiana per la lotta al neuroblastoma si propone di finanziare progetti di ricerca per la cura di questo di altri tumori solidi in età pediatrica con tante iniziative di raccolta fondi.

Altre informazioni sull’associazione e le sue iniziative si possono trovare sul sito ufficiale dell’organizzazione e sui suoi canali social.