Donazione di sangue: le date di febbraio

banner donazioni febbraio 2022L’Associazione donatori e volontari personale della Polizia di Stato prosegue la sua attività di raccolta sangue anche per il mese di febbraio.

L’invito alla donazione è rivolto a tutti i cittadini in buona salute e di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Si ricorda che per donare il sangue è necessario avere un peso corporeo non inferiore ai 50 chili. È essenziale recarsi al prelievo a digiuno con l’eccezione di poter bere un caffè, un tè o un succo di frutta. Non è consentito ingerire latte e derivati. (Requisiti)

Consultate la locandina nazionale per conoscere le date e le città dove è possibile donare.

Pedopornografia: arrestato dalla Polizia Postale ragazzo di 21 anni

Pedopornografia, arrestato 21enne
Aveva indotto col ricatto una minorenne ad inviargli foto in cui si mostrava nuda e creato numerosi canali su di un social destinati alla produzione e allo scambio di materiale pedopornografico.

Per questi reati la Polizia postale di Foggia e di Roma hanno arrestato un 21enne al quale, a seguito di perquisizione informatica è stata contestata anche la detenzione di centinaia di foto e video di natura pedopornografica.

Le indagini sono scattate a seguito della denuncia della famiglia della ragazzina. In particolare, la madre si era accorta che la figlia, dopo essere stata contattata su un social network, aveva subito delle richieste estorsive da parte dell’indagato che, minacciandola, era riuscito ad ottenere delle foto in cui la ragazza si mostrava nuda.

Le attività investigative hanno permesso di scoprire che il giovane, servendosi di un noto social network, creava canali in cui istigava alla pedofilia, pubblicando e invitando alla pubblicazione di foto e video, correlati di nomi di ragazze di età compresa tra i 12 e i 16 anni allo scopo di adescarle.

Cooperazione internazionale: incontro con la Polizia colombiana

incontro bilateraleLegame sempre più stretto tra la Polizia italiana e quella Colombiana anche a seguito dell’incontro del 25 gennaio, in video collegamento, tra il capo della Polizia Lamberto Giannini e le autorità della Colombia, proprio nel giorno in cui veniva approvata la riforma della polizia nazionale colombiana.

La partnership con la Polizia italiana, riconosciuta come modello di law enforcement moderno, efficace e attento alla cittadinanza, consentirà, attraverso un fattivo supporto tecnico e la condivisione delle best practice, di completare quel processo di cambiamento e riordino avviato dalla Colombia.

Durante l’incontro, da parte colombiana, sono stati illustrati i pilastri e l’obiettivo ispiratore del programma. Vale a dire la creazione di una forza di Polizia moderna, che ottimizzi le capacità nella lotta alla criminalità attraverso la professionalizzazione del personale di polizia, secondo standard coerenti con il rispetto dei diritti umani e l’esigenza di trasmettere ai cittadini un senso di maggiore prossimità delle forze di Polizia al loro vissuto quotidiano.

incontro bilateraleIl Prefetto Giannini, nel suo intervento, ha affermato che In questo ambito è fondamentale il pieno coinvolgimento della popolazione e delle comunità, “Soprattutto dei giovani, che debbono poter guardare alla polizia con sentimenti di piena fiducia come ad un interlocutore affidabile con cui dialogare e con il quale combattere quei fenomeni di illegalità che turbano l’ordinato svolgimento della vita sociale”.

Il Dipartimento della pubblica sicurezza italiano è già un partner privilegiato della Colombia, grazie alla realizzazione di numerosi progetti che collegano vicendevolmente i due Paesi in un clima di reciproca amicizia.

Diversi i programmi di successo che sono stati implementati nell’area come El PAcCTO, Copolad III ed il progetto Eurofront, iniziative di diplomazia giuridica, assistenza tecnica e formazione a cui si aggiunge la proficua partecipazione internazionale degli omologhi colombiani ai corsi organizzati dalla Scuola internazionale di alta formazione per la prevenzione e il contrasto del crimine organizzato di Caserta.

In tale ottica, il capo della Polizia Lamberto Giannini ha affermato che la formazione rappresenta “Un asse portante della nostra policy sulla cooperazione di polizia al servizio della sicurezza globale”.

Finti poliziotti in casa di anziani, ad aspettarli in strada agenti veri

Abbigliamento sportivo, cappello in testa, mascherina chirurgica sul volto ed un tesserino falso della Polizia in mano. Così un ladro si è presentato alla porta di due anziani del quartiere Barriera di Milano a Torino, affermando di dover effettuare un controllo per dei furti avvenuti nello stabile.

I due anziani hanno creduto al trucco messo in piedi dal malvivente e lo hanno fatto entrare in casa. Qui il criminale ha chiesto subito dove erano custoditi i preziosi per controllare che fosse tutto a posto poi li ha distratti e gli ha preso quanto era possibile arraffare allontanandosi velocemente.

In strada lo attendeva un complice su un’auto con la quale i due si allontanavano.

Non sapevano che sulla via c’era anche una pattuglia della Squadra mobile di Torino che, notati i movimenti sospetti dei due, aveva deciso di aspettare per vedere cosa stavano combinando.

Pochi istanti dopo gli investigatori hanno bloccato i due scoprendo che erano entrambi pregiudicati, uno sottoposto alla misura della sorveglianza speciale e l’altro addirittura doveva esser in casa in quanto agli arresti domiciliari.

Bloccati non senza difficoltà in quanto i ladri hanno tentato di evitare il controllo con calci e anche ferendo uno dei poliziotti con una manovra dell’autovettura, i due sono stati perquisiti.

Addosso avevano oggetti di valore e 850 euro in contanti che dopo pochi minuti sono stati restituiti ai due anziani che li hanno riconosciuti come propri.

Ad uno dei due è stato trovato anche un falso tesserino della Polizia con la dicitura “Polizia 113”, la fotografia di un uomo sconosciuto e le generalità di un inesistente ispettore capo.

Anche a casa dei due sono stati trovati diversi oggetti di valore legati probabilmente ad altri furti e che saranno oggetto di approfondimenti investigativi.

Alla fine il magistrato ha disposto l’accompagnamento in carcere.

Ricordiamo che in caso di richieste sospette o di dubbi e perplessità non bisogna esitare a comporre il numero unico di emergenza e chiedere l’intervento della Polizia.

Per scoprire tutti i trucchi dei truffatori e farli conoscere ai tuoi cari consulta la nostra pagina dedicata.

Operazione “Alto impatto” a Foggia

Le volanti durante un'operazione di PoliziaUn’ulteriore operazione “Alto Impatto” è stata portata a termine dalla Polizia di Stato e dall’Arma dei carabinieri a Foggia e nella provincia in queste ore, dopo gli attentati dinamitardi ed incendiari che si sono verificati ad inizio anno.

Questa mattina, e anche nei giorni scorsi l’attenzione delle Forze dell’ordine si è rivolta nei luoghi abitualmente frequentati dai pregiudicati e nelle piazze di spaccio. Sono stati disposti posti di blocco, controllo, perquisizioni, ispezioni e controlli agli esercizi commerciali. Gli agenti si sono concentrati principalmente nelle campagne fuori città, in particolare in box e casolari abbandonati nella ricerca di armi, esplosivo e droga. I luoghi ispezionati sono spesso utilizzati dalla criminalità anche per incontri tra i componenti dei gruppi.

In particolare, la Squadra mobile di Foggia insieme al Reparto prevenzione crimine e un elicottero del Reparto volo di Bari, ha arrestato un latitante 40enne che deve scontare una pena definitiva per ricettazione, furto e falso; l’uomo è stato individuato all’interno di un appartamento in un quartiere popolare della città.

L’equipaggio di una volante di Foggia ha invece arrestato un 46enne evaso dagli arresti domiciliari che, alla richiesta di fornire le proprie generalità, ha dichiarato il falso; riconosciuto dai poliziotti è stato portato nella sua abitazione dove gli agenti hanno trovato dello stupefacente confezionato in dosi pronte per lo spaccio.