Bari: prestiti al 300 per cento, arrestata donna per usura

Banconote di euroArresta, a Bari, donna di 56 anni, colta nella flagranza del reato di usura.

L’indagata avrebbe prestato denaro a varie famiglie bisognose, pretendendo interessi che arrivavano ad oltre il 300 per cento su base annua.

La donna è stata fermata dalla Squadra mobile mentre, all’interno di un bar, incontrava un’anziana signora che doveva consegnargli parte della somma pretesa come restituzione per un prestito di 3.000 euro, concesso a luglio dell’anno scorso. La cifra richiesta per la restituzione del prestito era lievitata a 9.000 euro, da consegnare entro il prossimo venerdì.

Successivamente gli agenti hanno effettuato la perquisizione domiciliare a casa della donna, sequestrando documentazione contabile relativa a presumibili prestiti usurari, migliaia di euro in contanti e numerose carte di debito e di credito, comprese carte acquisti per reddito di cittadinanza, intestate a terzi, probabilmente trattenute a garanzia dei prestiti.

Milano: 2 arresti per le aggressioni di Capodanno

Individuati i giovani che la notte di Capodanno, in piazza Duomo a Milano, si sono resi protagonisti delle aggressioni a sfondo sessuale ai danni di alcune ragazze. I poliziotti hanno eseguito a Milano e a Torino perquisizioni nei confronti di 18 ragazzi, di età compresa tra i 15 e i 21 anni sia italiani che stranieri, responsabili delle violenze.

L’indagine della Squadra mobile di Milano e del Commissariato “Centro”, ha permesso di accertare tre diversi episodi di violenza consumati quella notte ai danni di nove ragazze presenti in piazza per i festeggiamenti.

L’attività investigativa, basata sulla visione delle immagini dei sistemi di sorveglianza, sulle testimonianze di diversi presenti e delle stesse vittime e, infine, sull’analisi dei vari social network, ha permesso di identificare i 15 ragazzi maggiorenni e i tre minorenni che, a vario titolo, hanno partecipato ai raid di Capodanno.

A conclusione delle perquisizioni, questa mattina, due giovani sono stati fermati, uno a Torino e uno a Milano; il provvedimento cautelare è stato effettuato grazie al ritrovamento di materiale informatico e capi di abbigliamento che corrispondono con quelli indossati la sera del 31 dicembre e l’identificazione è stata confermata dalle dichiarazioni di 5 vittime e dalle analisi dei video che hanno documentato i fatti.

In particolare, uno è coinvolto nella violenza sessuale di gruppo ai danni di due giovanissime donne e nella rapina di una, l’altro nella violenza di gruppo ai danni di quattro ragazze e nella rapina di una di esse.

Rilevante è stato anche il lavoro degli esperti della Polizia scientifica del Gabinetto Regionale della Lombardia che hanno contribuito alle indagini con l’impiego di personale specializzato nell’utilizzo di software per il riconoscimento facciale.