Milano: rapine con furgone per disabili rubato

Milano furgone disabili usato per le rapineCon un mezzo rubato, adibito al trasporto dei disabili, hanno compiuto 5 rapine in poco più di due ore nei comuni di Milano, di Sesto San Giovanni e Cormano.

I responsabili, due giovani di 24 e 25 anni, sono stati intercettati e arrestati poco dopo dai poliziotti dei commissariati di Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni e dalla Polizia stradale di Milano sulla A4 in direzione Venezia. Un terzo uomo è riuscito a fuggire.

Le rapine sono state compiute tutte nella stessa mattina tra le ore 7.10 e le ore 9.40: la prima ai danni di una signora che dopo esser stata bloccata con un coltello alla gola è stata rapinata della borsa; poi è toccato ad un ragazzo a cui i rapinatori hanno tagliato una parte dei pantaloni per impossessarsi del telefono e del portafoglio.

Poco dopo, un ragazzino di 13 anni, sotto la minaccia di un coltello, è stato rapinato del telefonino e del denaro che aveva con sé; la quarta rapina, invece, è stata consumata ai danni di un signore anziano che è stato fatto cadere a terra e rapinato del borsello, mentre la quinta si è verificata ai danni di una signora a cui è stata portata via la borsa con due telefoni e soldi in contanti.

La Polizia, immediatamente allertata dagli episodi di violenza, ha fatto scattare le ricerche della monovolume e alle 11.30 l’ha individuata in un’area di servizio dove i rapinatori erano fermi per far rifornimento. I giovani sono stati identificati anche attraverso il riconoscimento fotografico e durante la perquisizione, gli agenti hanno ritrovato gran parte della refurtiva che successivamente è stata riconsegnata ai legittimi proprietari.

La monovolume era stata rubata in Piemonte ad una famiglia con un disabile e il mezzo era stato acquistato attraverso una colletta effettuata dai concittadini.

Agrigento: morte in mare di 7 immigrati, in carcere lo scafista

operazioneIndividuato dalla Squadra mobile di Agrigento lo scafista che il 25 gennaio scorso ha trasportato nel territorio italiano 287 cittadini extracomunitari irregolari, prevalentemente di origine bengalese, trasportandoli dalle coste libiche verso le acque territoriali italiane.

La traversata, effettuata a bordo di un sovraffollato barcone di circa 16 metri, si è conclusa con la morte, per ipotermia, di sette cittadini bengalesi, a causa delle disumane condizioni di viaggio.

L’attività della Polizia ha permesso inoltre di identificare le vittime, grazie ad un eccezionale lavoro tra la Squadra mobile ed il Consolato bengalese.

Lo scafista, un 38enne egiziano a cui è stato contestato anche il reato di morte come conseguenza di altro delitto, è stato sottoposto a fermo anche grazie alle testimonianze dei migranti superstiti.

Nei confronti dell’indagato era già stata emessa una condanna definitiva per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, commesso nel settembre del 2011 a Pozzallo (Ragusa).

Sono finiti in carcere anche due cittadini tunisini, giunti irregolarmente nel territorio dello Stato, il primo condannato per i reati di violenza sessuale, atti persecutori e minacce, l’altro per falso contro la fede pubblica.