Poliziamoderna: speciale sui giovani e i disturbi alimentari

Disturbi alimentariNel numero di febbraio del nostro mensile PoliziaModerna viene affrontato il delicato tema dei disturbi del comportamento alimentare (DSA) con un articolo del vice direttore del Corriere della Sera Fiorenza Sarzanini che ha dedicato al tema un podcast in 6 puntate che si chiama Specchio ed è disponibile gratuitamente sul web.

Sono 6 puntate, 6 storie diverse di giovani conosciuti a Palazzo Francisci a Todi, una struttura gestita dalla dottoressa Laura Dalla Ragione, psichiatra e psicoterapeuta che da anni si occupa di questi ragazzi e li aiuta a percorrere il tunnel ed a cercarne l’uscita.

Lo scopo di questo lavoro è quello di accendere i riflettori e tenere alta l’attenzione delle istituzioni affinché nessuno si senta abbandonato nella lotta contro questo terribile nemico.

I DSA sono una delle conseguenze più gravi del Covid 19, una vera e propria epidemia dentro l’epidemia. Perché già durante il lockdown c’è stata un’impennata dei casi di disturbo alimentare, soprattutto tra i giovanissimi. E con il trascorrere dei mesi la situazione è peggiorata fino a trasformarsi in grave emergenza. I numeri dell’Istituto superiore di sanità fotografano una realtà drammatica con i casi di anoressia e bulimia che negli ultimi 19 mesi sono aumentati del 30% e hanno provocato una crescita pari al 50% di richieste di prima visita. In Italia le persone malate sono oltre tre milioni, le vittime ogni anno sono circa 4mila. Ma a preoccupare ulteriormente è l’identità dei pazienti perché si tratta di ragazzini di 12, 13 anni, addirittura bimbi di 8 o 9 anni che rifiutano il cibo oppure lo ingurgitano in maniera esagerata.

Il 21 dicembre la Commissione Bilancio del Senato ha deciso di stanziare 25 milioni di euro nel biennio 2022-2023 e ha stabilito che i disturbi del comportamento alimentare saranno inseriti nei LEA , cioè nei Livelli Essenziali di Assistenza con uno specifico fondo. Il 10 gennaio la Regione Lazio ha annunciato di voler istituire un fondo dedicato all’accesso alle cure per la salute mentale e la prevenzione del disagio psichico rivolto in primo luogo ai giovani e alle fasce più fragili della popolazione.

Il vice capo Sempreviva a Bruxelles per il Comitato operativo per la sicurezza interna

BruxellesGli alti vertici delle Forze di polizia degli Stati membri si sono riuniti il  9 Febbraio a Bruxelles per confrontarsi sulle più gravi sfide alla sicurezza dei nostri territori e per individuare sinergie e soluzioni condivise. A rappresentare l’Italia, nel Comitato Operativo per la Sicurezza Interna, il Vice Direttore Generale della pubblica sicurezza preposto al coordinamento ed alla pianificazione, Prefetto Maria Teresa Sempreviva, accompagnata dal Direttore del Servizio relazioni internazionali dell’Ufficio coordinamento e pianificazione delle Forze di Polizia.

Lotta al terrorismo ed alla radicalizzazione, nelle sue manifestazioni on line ed off line, contrasto al narcotraffico e nuovo ciclo pluriennale europeo nella prevenzione e nel contrasto ai più gravi ed emergenti fenomeni criminali sono stati i temi affrontati in un rinnovato spirito di consenso e fiducia reciproca.

Nella prevenzione e nel contrasto al narcotraffico, particolarmente apprezzati dalla Presidenza francese e dalle altre delegazioni intervenute, sono stati gli interventi del Prefetto Sempreviva che ha sottolineato la necessità di affiancare, agli strumenti penali tradizionali – anche privativi della libertà personale- le attività di ricerca, congelamento e confisca dei proventi illeciti, in considerazione degli enormi profitti che questa attività criminale genera, ricordando il modello nazionale caratterizzato da una normativa specifica di aggressione ai patrimoni illeciti di estremo successo. In questo ambito, il Vice Capo ha evidenziato l’importanza di disporre di uffici specializzati che possono effettuare, come nel caso italiano, un attento e costante monitoraggio delle piattaforme virtuali che oggi più che mai offrono opportunità estese al mercato della droga che si avvale anche di cripto-valute e di mercati nel darknet.

Il dibattito è proseguito con un confronto approfondito sul recente piano europeo di contrasto alla criminalità internazionale, l’EMPACT, con una particolare attenzione alle trasformazioni sociali, economiche e tecnologiche in atto, affinchè queste non rappresentino pericolose fonti di nuove opportunità per i criminali. Il programma di azione europeo contro le dieci più gravi forme di criminalità avrà risorse umane e finanziarie dedicate, con un ruolo di primo piano delle Forze di polizia italiane nel contrasto alle reti criminali ad alto rischio, alla lotta al traffico di esseri umani, alle frodi comunitarie, al riciclaggio e ai crimini ambientali.

Al centro, poi, del focus dedicato alla radicalizzazione del terrorismo il crescente utilizzo dei social media e delle piattaforme di messaggistica online utilizzate per diffondere “discorsi radicalizzanti” e fomentare gli estremismi ed il ritorno anche alle tradizionali forme offline. L’Italia ha potuto sul punto illustrare il proprio modello all’avanguardia fondato da un lato su un quadro giuridico complesso e coerente che consente mirate attività di prevenzione e di contrasto dall’altro su un dialogo aperto con le comunità religiose e la società civile. Quanto allo scambio delle informazioni, il Prefetto Sempreviva ha ricordato l’importanza a livello nazionale del Comitato di analisi strategica di antiterrorismo, il CASA, istituito presso il Ministero dell’interno, capace di analizzare le principali informazioni e di metterle tempestivamente a disposizione delle Forze di polizia e dei Servizi di intelligence.

Agrigento: tratta di esseri umani e omicidio, arrestati 6 scafisti

Sei persone sono state arrestate dalla Squadra mobile di Agrigento per aver favorito l’immigrazione clandestina e per l’omicidio di un migrante.

L’attività investigativa è stata svolta presso l’hot spot di Lampedusa e coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento e trae origine dai numerosi sbarchi che continuano ad avvenire anche in questo periodo nonostante le temperature invernali.

È stato accertato che gli indagati, di età compresa tra i 32 ed i 40 anni, hanno trasportato nel territorio italiano più di 70 persone per le quali veniva poi accertato lo status di stranieri irregolari, conducendoli dalle coste libiche verso le acque territoriali italiane a bordo di un barcone di 10 metri stracolmo ed esponendoli a un grave pericolo di vita.

Sono accusati anche dell’omicidio di un uomo che durante il viaggio dello scorso 20 gennaio è deceduto all’interno dell’imbarcazione usata dagli scafisti. Dopo aver costretto alcuni migranti a sistemarsi nella zona motori, gli indagati, non hanno dato ascolto ad uno di essi che manifestava un grave stato di malessere e la volontà di risalire; di fatto l’uomo dopo esser stato minacciato e picchiato è stato costretto a rimanere sottocoperta fino a quando non è sopraggiunta la morte.

Bologna: tre minori collocati in comunità

A Bologna, i poliziotti della Squadra mobile hanno eseguito la misura del collocamento in comunità di tre minorenni responsabili di rapina e lesioni gravi.

Le vicende riguardano due eventi distinti.

I primi due provvedimenti scaturiscono da una grave episodio di violenza verificatosi nella serata del 3 febbraio scorso ad Imola, dove gli agenti del commissariato erano intervenuti al pronto soccorso dell’ospedale per una segnalazione di ricovero di un ragazzo con ferite da arma da taglio e lesioni. Il giovane aveva raccontato agli agenti di esser stato aggredito da alcuni coetanei mentre stava passeggiando con tre amici per le vie del centro di Bologna.

I ragazzi erano stati avvicinati con fare minaccioso da un gruppetto di giovani che, con una scusa banale, avevano dato il via ad un pestaggio vero e proprio.

Delle vittime, due hanno riportato lesioni di media entità, la terza invece, il ragazzo ricoverato in ospedale, aveva avuto la peggio, con ferite da arma da taglio alla schiena guaribili in 60 giorni.

Le telecamere di videosorveglianza e l’analisi di social network e tabulati telefonici hanno reso possibile per gli investigatori l’identificazione dei due principali responsabili dell’aggressione.

Il secondo evento invece riguarda un minorenne che, nella notte del 5 dicembre, si era reso responsabile di cinque rapine nell’arco di un’ora, sempre a Bologna, nel centro storico della città. Tutti episodi commessi con l’aiuto di tre suoi coetanei, arrestati poi in flagranza dai poliziotti delle Volanti quella stessa notte. Per due degli arrestati era scattata anche l’accusa di violenza sessuale perché durante una rapina avevano palpeggiato pesantemente una vittima.

Il quarto invece, riuscito a fuggire quella notte e per il quale è stato eseguito il provvedimento cautelare, è stato identificato successivamente dal personale della Squadra mobile.

Durante la perquisizione è stato rinvenuto un giaccone sottratto ad una delle vittime durante le rapine.

Pechino2022: due podi per gli atleti della Polizia

Pechino 2022Giornata densa di emozioni per l’Italia e per le Fiamme oro a Pechino2022 con due portacolori della Polizia di Stato sul podio dei Giochi olimpici invernali: Federico Pellegrino, argento nello sci di fondo e Stefania Constantini, oro nel curling.

Non si ferma la coppia azzurra del doppio misto di curling e arriva anche l’undicesima vittoria consecutiva che significa medaglia d’oro olimpica per la neo poliziotta delle Fiamme oro Stefania Constantini e l’azzurro Amos Mosaner.

ConstantiniSul ghiaccio dell’Ice Cube di Pechino gli azzurri hanno battuto in finale la coppia norvegese con il punteggio di 8-5, conquistando la prima storica medaglia per l’Italia nel curling, entusiasmando gli sportivi del nostro Paese e facendo scoprire uno sport ancora sconosciuto a molti.

PellegrinoFederico era uno degli atleti più attesi, una delle poche speranze di medaglia per lo sci di fondo italiano, e non ha deluso le aspettative mettendosi al collo uno straordinario argento olimpico nella sprint a tecnica libera, proprio come 4 anni fa a PyeongChang2018.

Nello sprint finale il campione delle Fiamme oro ha dato fondo a tutte le energie residue, provando anche a prendere il norvegese Johannes Klaebo, oro con 26 centesimi di vantaggio. Bronzo per il russo Alexander Terentev.