Si è introdotto di notte nella basilica di San Nicola a Bari e ha rubato, dalla statua del Santo patrono della città, un anello in oro giallo con pietra preziosa, nonché l’evangelario in argento con le tre sfere dorate poggiati sulla mano sinistra ed il medaglione contenente una fiala della Manna e il contenuto delle cassette delle offerte.
Durante il sopralluogo della Polizia scientifica è stata individuata un’impronta digitale lasciata dal ladro, identificato in un cittadino straniero di 50 anni senza fissa dimora con precedenti penali specifici per furto.
L’uomo che è stato rintracciato dai poliziotti della Squadra mobile e da quelli delle Volanti di Bari nei pressi di un casolare. Al momento della perquisizione l’indagato aveva con quasi 2mila euro contanti ma non era più in possesso dei preziosi trafugati.
L’analisi dei video di sorveglianza ha confermato la corrispondenza antropometrica tra l’individuo che si è introdotto nella Basilica e il cinquantenne tunisino.
L’uomo è stato arrestato e le indagini proseguono per ritrovare i gioielli.
Questa mattina a Como, presso l’area verde di piazza del Popolo, alla presenza del sottosegretario all’Interno Nicola Molteni e del capo della Polizia Lamberto Giannini si è tenuta l’inaugurazione di una scultura dedicata alla memoria del brigadiere del Corpo delle guardie di pubblica sicurezza, Luigi Carluccio.
All’evento commemorativo erano altresì presenti il prefetto di Como Andrea Polichetti, il questore, Giuseppe De Angelis, il sindaco della città, Mario Landriscina e l’assistente capo della Polizia di Stato Alessandro Carluccio, figlio di Luigi, ed il vescovo della diocesi di Como Oscar Cantoni.
Il monumento dedicato al Brigadiere è stato progettato dall’architetto Margherita Roda ed è stato collocato in uno spazio verde limitrofo al luogo dell’esplosione dove il brigadiere perse la vita. Durante la cerimonia il capo della Polizia nel suo intervento ha ribadito “Dedicare un ricordo, un angolo di questa bella città, un giardino a chi ha donato la propria vita per salvare altre vite permetterà a questa persona di continuare il suo servizio con il suo esempio” “queste sono storie che hanno bisogno di simboli tangibili affinchè il brigadiere Luigi Carluccio continui a fare la sua opera per tutti noi” il Prefetto ha ribadito e ha concluso “i nostri caduti sono la nostra carne viva e sono il nostro esempio e avere la conoscenza e sapere che esistono questi eroi è come avere una stella che ti guarda sempre durante il cammino”.
Il brigadiere Carluccio, artificiere del nucleo antisabotaggio della questura di Milano, perse la vita durante il disinnesco di un ordigno il 15 luglio del 1981. Durante la “Notte dei fuochi”, così come viene ricordata dalla comunità locale, 8 ordigni pronti ad esplodere furono trovati nei veicoli, davanti ai negozi, del centro storico di Como; Carluccio riuscì a disinnescarli tutti tranne l’ultimo che esplose, uccidendolo. Luigi aveva solo 28 anni, era sposato e padre di un bambino di 8 mesi.
Il capo della Polizia Lamberto Giannini questa mattina ha ricevuto a Roma una delegazione del Distretto Rotaract 2120 di Foggia. Nella circostanza al prefetto Giannini è stata consegnata una copia del libro “Rompiamo il silenzio – Dal maltrattamento all’abuso sessuale sui minori, un modo per prevenire e scoprire gli abusi”.
Presenti all’incontro oltre ai delegati del Rotaract Xenia Paolelli e Donato Maria Dell’Aquila, anche gli autori del libro, Maria Michela Gambatesa psicologa e docente, e Giovanni Ippolito, primo dirigente tecnico psicologo della Polizia di Stato.
Il manuale nasce dall’intensa esperienza di prevenzione della questura di Foggia, svolta insieme agli autori, nelle scuole locali, d’intesa con l’Ufficio scolastico provinciale.
Nel corso della riunione, alla quale hanno partecipato il direttore centrale Anticrimine Francesco Messina e il direttore centrale di Sanità Fabrizio Ciprani, la delegazione Rotaract ha ringraziato il prefetto Giannini per aver aderito al progetto partito dall’Istituto Comprensivo Statale “da Feltre Zingarelli” di Foggia ed esteso a tutte le scuole del territorio provinciale.
La positiva esperienza potrebbe essere presto estesa in ambito nazionale e per questo il testo, corredato dai disegni di Mariella Dipaola, pedagogista e insegnate, sarà distribuito agli Uffici minori di tutte le questure d’Italia.
Chiuso il cerchio sull’omicidio di Michele Cilli, il ragazzo di 24 anni di Barletta scomparso dopo aver partecipato ad una festa il 15 gennaio di quest’anno. Ad essere arrestati due trentenni del luogo; uno è responsabile dell’uccisione e l’altro della soppressione del cadavere in concorso e di favoreggiamento.
Le indagini della Squadra mobile della questura di Barletta Andria Trani e dal commissariato di Barletta sono iniziate il lunedì non appena i familiari ne hanno denunciato la scomparsa dopo che il ragazzo aveva partecipato alla festa di compleanno di un suo amico in un lounge bar di Barletta.
Le investigazioni hanno seguito il doppio binario della ricerca del corpo di Michele Cilli, anche mediante unità specializzate della Polizia di Stato (cinofili, sommozzatori, droni), e della ricerca degli elementi di prova sugli autori dell’omicidio.
Dalle prime informazioni acquisite emergeva che la vittima era stata vista allontanarsi dal bar, nelle prime ore di domenica 16 gennaio, mentre la festa era ancora in corso, in compagnia ed a bordo dell’auto di uno degli indagati che dopo circa un’ora era stato visto tornare da solo per riprendere la propria compagna; l’uomo senza scendere dall’auto era ripartito a forte velocità.
I poliziotti ricostruendo gli spostamenti dell’auto, analizzando i filmati delle varie telecamere di videosorveglianza, hanno individuato anche l’altra persona coinvolta nella sparizione di Chilli.
In particolare, la sera tra il 15 ed il 16 gennaio, l’autore dell’omicidio, dopo aver cenato in compagnia di altre persone in un ristorante di Barletta, è andato in un bar dove ha incontrato Michele Cilli, con il quale si è allontanato verso l’una e trenta, guidando la propria auto; dieci minuti dopo l’auto è stata ripresa mentre entrava all’interno di un garage in un complesso condominiale di Barletta, dove è rimasta circa mezz’ora; l’auto, poi, è uscita dal garage per parcheggiare in prossimità di vicine abitazioni dove è rimasta pochi minuti. Dopo pochi minuti da quelle abitazioni è uscito un altro uomo che è andato nel garage prima a piedi e poi in auto. L’uomo però prima di tornare nel garage è stato ripreso mentre con la macchina era andato a un distributore di benzina a riempire una tanica di benzina che caricava nel bagagliaio.
Inoltre, ricostruendo il percorso dell’auto del complice, gli agenti sono giunti in zona Fiumara, una delle contrade di campagna di Barletta, dove sono stati trovati sia gli occhiali di Michele Cilli che gli indumenti usati dallo stesso, nascosti in una busta sulle rive dell’Ofanto.
Non era mai successo nella storia della ginnastica ritmica italiana che un’atleta azzurra vincesse, in una tappa della Coppa del mondo, la prova individuale del concorso generale, e la prima a riuscirci è stata l’astro nascente di questa disciplina Sofia Raffaeli.
Nella prima tappa del circuito 2022 della Word cup, che si è svolta ad Atene (Grecia) la giovane campionessa delle Fiamme oro si è messa al collo la storica medaglia d’oro nell’All around.
Sofia, in forma smagliante, ha letteralmente dominato la competizione anche nelle finali delle singole specialità, vincendo l’oro nella palla e nelle clavette, mentre nel cerchio si è dovuta “accontentare” della medaglia d’argento.
Nella prova di Coppa del mondo della ginnastica artistica, che si è disputata a Stoccarda (Germania), le atlete delle Fiamme oro hanno conquistato tre medaglie.
Argento per Asia D’Amato al volteggio e Martina Maggio alla trave, mentre Giorgia Villa ha trionfato con uno splendido oro alle parallele asimmetriche, contribuendo in modo determinante al secondo posto in classifica generale della squadra italiana.
Nella nuova formula di gara mixed team le portacolori del Gruppo sportivo della Polizia di Stato Elisa Iorio e Desiree Carofiglio, hanno vinto la medaglia di bronzo.
Infine grande prestazione del nostro Carlo Macchini che nella tappa svolta a Il Cairo (Egitto), ha dominato la finale della sbarra mettendosi al collo una meritatissima medaglia d’oro, mentre nella specialità degli anelli Salvatore Maresca ha conquistato il bronzo.