Coppa del mondo: Fiamme oro sul podio con Santuccio e Ceccarello

Alberta Santuccio e Sofia CeccarelloAlberta Santuccio e Sofia Ceccarello hanno portato le Fiamme oro sul podio della Coppa del mondo rispettivamente della spada e del tiro a segno.

Nel Grand prix Fie (International fencing federation) di spada, che si è svolto a Budapest, l’olimpionica del Gruppo sportivo della Polizia di Stato ha conquistato la sua prima vittoria nella prestigiosa competizione internazionale, dopo già aver assaggiato il podio con i terzi posti di Tallin (2018), Bogotà (2017) e Barcellona (2014).

Alberta Santuccio podio coppa del mondoOttima prestazione per la campionessa cremisi, capace di mantenere i nervi saldi nei quattro assalti sui sei disputati, finiti alla priorità.
Nel tabellone dei 64 Alberta ha superato senza problemi la polacca Magdalena Pawlowska (15-6) e poi la sua connazionale Martyna Swatowska-Wenglarczyk (14-13).

Subito dopo la nostra portacolori ha superato la coreana Sera Song (7-6) e nei quarti ha sconfitto la statunitense Katharine Holmes (13-12).
Per arrivare in finale Alberta ha battuto la coreana Injeong Choi (12-11), mentre nello scontro decisivo per il trionfo ha dominato senza problemi l’ungherese Anna Kun (15-7).

“Ci sono voluti sacrifici, lacrime, attese, ma alla fine è arrivato il mio momento – ha scritto Alberta sulla sua pagina social – Grazie a chi ha reso possibile questa vittoria credendo in me da subito, alla mia famiglia che ha patito e gioito con me a distanza, e al mio Gruppo sportivo delle Fiamme oro”.

Sofia Ceccarello podio coppa del mondoA Il Cairo (Egitto) la specialista cremisi del tiro a segno Sofia Ceccarello, ha conquistato due splendidi secondi posti in Coppa del mondo in due specialità.

Nella finale mixed team della carabina 10 metri, in coppia con l’azzurro Dennis Sollazzo, Sofia ha affrontato il team di Norvegia 1, dando vita ad una spettacolare sfida, emozionante fino all’ultimo. Gli azzurri, dopo aver concluso la finale sul 15 pari, sono andati avanti con un tiro a testa per ogni componente della squadra. Alla fine, l’hanno spuntata i norvegesi con il punteggio di 21.2 a 20.9.

Nella gara individuale della 50 metri carabina ad aria compressa tre posizioni femminile la nostra tiratrice ha superato le qualifiche e la semifinale a otto, arrivando a giocarsi il podio nella finale a quattro, dove ha battagliato fino alla fine con la norvegese Jeanette Hegg Duestad, che alla fine ha prevalso con il punteggio di 17-13.

Sergio Foffo

Torino: 13 no tav indagati

La questura di Torino ha eseguito 13 misure cautelari, due in carcere, altrettante agli arresti domiciliari, e nove tra obblighi di firma e divieti di dimora a Chiomonte e Giaglione, nei confronti di leader e militanti del centro sociale Askatasuna.

Gli indagati sono accusati dei reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale e violenza privata aggravata, commessi sia nel contesto cittadino che nell’ambito della mobilitazione contro la Tav in Val di Susa.

I destinatari dei provvedimenti sono stati identificati grazie ai video e alle foto realizzate durante i violenti attacchi ai cantieri che, insieme al materiale sequestrato in quelle occasioni, hanno permesso di dimostrare l’utilizzo di artifici pirotecnici, materiale infiammabile, pietre, bulloni, fionde, frombole, tubi da lancio per razzi e altri strumenti da lancio artigianali.

Oristano: sequestrati ad allevatore 250 chili di droga

Sequestrati oltre 250 chili di marijuana in provincia di Oristano.

L’operazione della Squadra mobile si è sviluppata monitorando dei movimenti sospetti nei pressi di un ovile, in uso ad un allevatore, a Masullas.

I poliziotti inizialmente hanno perquisito il luogo ritenendo che il motivo di quel via vai di persone fosse dovuto alla presenza di armi, ma senza successo.

Il fiuto dei cani addestrati alla ricerca di esplosivo e droga, però, ha permesso di scoprire un rametto di marijuana di cui l’allevatore ha dichiarato di non conoscere la provenienza.

A poca distanza, gli agenti hanno notato la presenza di terra smossa e di un pezzo di naylon che spuntava dal terreno come se ci fosse interrato qualcosa.

Insospettiti dalla circostanza facevano effettuare degli scavi che hanno portato alla luce 2 cisterne contenenti oltre 250 chili di marijuana.

L’uomo, un 56enne originario di Fonni in provincia di Nuoro, è stato arrestato e la droga sequestrata.

Violenze sulle donne: i dati della polizia criminale

Violenza donneRicorre oggi la Giornata internazionale dei diritti della donna. Per questa occasione il Servizio analisi criminale della Direzione centrale della polizia criminale, del Dipartimento della pubblica Sicurezza ha reso pubblici i dati dei reati riconducibili alla violenza di genere nei confronti delle donne avvenuti in Italia. L’elaborato mette in luce i cosiddetti reati spia e gli omicidi volontari avvenuti tra il 2018 e il 2021.

Per i reati spia, indicatori di possibile violenza di genere quali violenza fisica, sessuale, psicologica o economica, si rileva un tendenziale incremento anche se l’incidenza delle donne sul totale delle vittime si mantiene pressoché costante, attestandosi intorno al 75% per gli atti persecutori, tra l’81 e l’83% per i maltrattamenti contro familiari e conviventi e tra il 91 e il 93% per le violenze sessuali.

Nel 2021 e nel 2020 in ambito familiare gli omicidi sono stati 147 con un leggero incremento delle vittime donne che raggiungono il 91% sul totale delle persone uccise dal partner o ex partner.

Grafico omicidiNell’ambito della prevenzione e del contrasto al fenomeno si sottolinea l’attività delle Forze di polizia che negli anni hanno messo in campo operatori specializzati come psicologi, medici e personale formato nell’avvicinamento delle vittime di reato. Inoltre, sono state realizzate campagne informative mirate a rimuovere quegli ostacoli socio-culturali che impediscono un approccio più sereno alla risoluzione di problemi.

Incisivo, a tutela delle vittime, l’utilizzo dell’applicazione mobile interforze chiamata “Scudo” che prevede, in occasione di interventi effettuati per episodi di violenza o minaccia, l’inserimento dei dati relativi alle persone coinvolte, presunto autore, vittima, testimone della relazione vittima-autore, tipo di violenza e al possesso di eventuali armi. Tutti elementi utili, non solo per l’analisi del fenomeno, ma necessari per adeguare eventuali successivi interventi operativi delle Forze dell’ordine.

L’incremento dei reati spia può, in parte, essere interpretato come una maggior consapevolezza e di fatto una maggiore propensione alla denuncia da parte delle vittime e dei testimoni che gravitano intorno a “rapporti” disfunzionali.

Attraverso la presa di coscienza del fenomeno e degli strumenti idonei per combatterlo si può diminuire lo squilibrio che talvolta ancora contraddistingue il rapporto tra uomini e donne e che alimenta la disparità di genere.

Le celebrazioni della “Giornata dei Giusti dell’umanità”

Udine, cerimonia per Giovanni PalatucciRicorre domani in Italia la “Giornata dei Giusti dell’umanità”, una solennità civile istituita per “Mantenere viva e rinnovare la memoria di quanti, in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani”.

In questa occasione la Polizia di Stato ricorda un uomo “Giusto”, Giovanni Palatucci, il funzionario di Polizia che durante il suo servizio a Fiume, oggi Rijeka, città della Croazia, si adoperò per salvare centinaia di ebrei dalle persecuzioni razziali. La sua azione in favore degli oppressi gli costò la vita: il 13 settembre 1944 fu arrestato e deportato a Dachau dove morì il 10 febbraio del 1945 a soli 36 anni.

La sua figura ha incarnato i valori di giustizia e vicinanza agli oppressi, principi che sono una guida per tutti i poliziotti che ogni giorno si mettono al servizio delle comunità.

Udine, cerimonia per Giovanni PalatucciEd è proprio di oggi l’iniziativa della città di Udine che ha voluto rendere omaggio al commissario Giovanni Palatucci con la piantumazione di un albero di gelso e la posa di una targa, all’interno del Parco della Rimembranza. Alla cerimonia ha preso parte il questore di Udine Manuela De Bernardin, il sindaco Pietro Fontanini, l’arcivescovo Andrea Bruno Mazzocato, le autorità civili e militari e la partigiana, medaglia d’oro al valor militare Paola Del Din.

Udine si va ad aggiungere alla lunga lista di altre città del nostro Paese che già nel corso degli anni hanno valorizzato la figura di Palatucci in luoghi simbolo del proprio territorio, lasciando un segno indelebile per le generazioni future che avranno modo di interrogarsi sulle sue vicende e conoscere l’uomo che ne porta il nome.