È stato celebrato oggi a Roma, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’anniversario del 170° anno della fondazione della Polizia. Una ricorrenza particolarmente sentita, trasmessa in diretta su RAI1 e sui canali Youtube e Facebook Polizia di Stato, tornata ad essere condivisa con i cittadini dopo due anni segnati dalla pandemia da coronavirus.
Ad ospitare la cerimonia è stata la suggestiva Terrazza del Pincio dove, a rendere gli onori al capo dello Stato, erano schierati la Banda musicale e la Bandiera della Polizia di Stato, una compagnia di commissari in divisa storica frequentatori della Scuola Superiore di Polizia; una compagnia di agenti in prova; una compagnia mista, rappresentativa delle specialità e dei reparti speciali e una formazione del Reparto a cavallo.
A completare gli schieramenti il medagliere dell’Associazione nazionale della Polizia di Stato, il gonfalone della regione Lazio ed il gonfalone della città metropolitana di Roma capitale.
La novità, quest’anno, è stata rappresentata dall’opera artistica floreale raffigurante lo stemma araldico della Polizia di Stato, realizzata e donata dai maestri infioratori di Genzano.
Presenti in tribuna anche il il vicario generale di sua Santità per la diocesi di Roma Angelo De Donatis, la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato, il vice presidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli, i vertici delle altre Forze di polizia e magistratura nonché una rappresentanza di funzionari della questura di Roma, con la sciarpa tricolore, simbolo della esclusiva missione del funzionario di pubblica sicurezza, chiamato a garantire la salvaguardia delle istituzioni democratiche e il sereno e ordinato svolgimento della convivenza civile per l’esercizio delle libertà costituzionali e dei diritti dei cittadini.
Nel suo intervento di apertura il capo della Polizia Giannini ha sottolineato come questi 170 anni rappresentino “Un lungo percorso che, attraversando la storia del nostro Paese, è stato sempre segnato dall’impegno, dalla passione e dallo spirito di servizio delle tante generazioni di poliziotti che nel tempo si sono passate il testimone, affrontando a viso aperto terribili minacce come quelle del terrorismo e della criminalità organizzata, riuscendo sempre a preservare le Istituzioni Democratiche”. Il direttore generale della Pubblica sicurezza ha infine ricordato che “rinnoviamo oggi, davanti a Lei signor Presidente, il nostro impegno al servizio del Paese, nel solco dell’esempio dei tanti colleghi che hanno sacrificato la propria vita in nome dei principi di libertà, giustizia e solidarietà, ai quali tutti noi abbiamo prestato giuramento”.
Il ministro Lamorgese ha successivamente evidenziato nel suo discorso che “La Polizia di Stato che oggi tutti conosciamo affonda le proprie radici nel solco di un cambiamento storico che ha mutato la concezione stessa della sicurezza, di lì in poi la difesa dei diritti e delle libertà dei cittadini ha avuto uno spazio sempre più ampio fino a rappresentare l’essenza autentica del fare sicurezza. La nascita di un corpo di Polizia ad ordinamento civile ha costituito la forza propulsiva per una nuova idea di sicurezza iscritta in una visione democratica e ispirata ai più alti valori della Costituzione”.
“Queste donne e questi uomini – ha proseguito il Ministro – sempre al servizio dei cittadini hanno dovuto affrontare innumerevoli prove molte delle quali estremamente impegnative come la pandemia durante la quale, con equilibrio e compostezza, hanno garantito il rispetto delle regole di contenimento del contagio assicurando altresì una prudente gestione dell’ordine pubblico”.
“Un riconoscimento doveroso – ha concluso il ministro Lamorgese – va a tutti i caduti nell’adempimento del dovere. Tra poco ricorrerà il trentennale delle stragi di Capaci e di via D’Amelio il mio pensiero va a quanti con il sacrificio della vita hanno dato testimonianza di altruismo e di generosità e alle loro famiglie. Voglio infine ricordare le donne e gli uomini della Polizia di Stato che in nome di quei valori e di quegli ideali delle istituzioni di cui fanno parte hanno accettato il rischio di esporsi al contagio perdendo la loro vita. Tante storie tanti destini che testimoniano che nel servizio al cittadino è racchiuso lo straordinario significato dell’ essere poliziotto”.
Il Presidente della Repubblica ha poi conferito la Medaglia d’oro al valor civile la Bandiera della Polizia di Stato, con la seguente motivazione “Alle donne e agli uomini della Polizia di Stato che con eccezionale valore e senso del dovere hanno profuso ogni energia nel garantire, anche in occasione dell’emergenza pandemica da COVID- 19, la tutela della salute di tutti i cittadini”.
Un riconoscimento per l’impegno che la Polizia ha profuso durante le fasi più acute della pandemia, attraverso ogni suo reparto, a sostegno della popolazione e, in particolare, dei più bisognosi.
Ulteriori onorificenze sono state consegnate ai familiari dei poliziotti caduti in servizio, agli operatori che hanno portato a termine importanti attività e agli atleti delle Fiamme oro che hanno conseguito eccezionali risultati sportivi nel corso dell’anno vincendo medaglie alle Olimpiadi e ai Campionati del mondo.
Quest’anno, in occasione del 170° della propria fondazione, la Polizia di Stato, in collaborazione con l’Istituto Poligrafico e zecca dello Stato, ha realizzato una speciale moneta da 2 euro di cui il capo della Polizia Lamberto Giannini ha fatto dono al presidente Mattarella, prima che quest’ultimo lasciasse il luogo della cerimonia.
Nel giorno in cui si celebra l’anniversario della sua fondazione, come di consueto, la Polizia di Stato ha montato la guardia al palazzo del Quirinale.