È stato siglato oggi a Roma, un protocollo d’intesa tra il capo della Polizia Lamberto Giannini, l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti, e il presidente del Consiglio nazionale dell’ordine degli assistenti sociali, Gianmario Gazzi.
Scopo del documento è la tutela dei minori dal rischio di “vittimizzazione secondaria”, soprattutto quando già provati da un vissuto, anche familiare, che ne pregiudica la crescita e l’incolumità.
L’allontanamento dal nucleo familiare è un momento estremamente difficile e doloroso, che, quando si rende assolutamente necessario nel superiore interesse del minore, deve avvenire secondo modalità che siano rispettose della sua vulnerabilità e non ne turbino l’equilibrio psicofisico.
Si tratta di una di quelle tematiche che vede la Polizia di Stato particolarmente sensibile e impegnata, soprattutto quando è chiamata ad intervenire in contesti spesso critici a causa della vulnerabilità dei soggetti coinvolti.
In particolare, l’intesa ha l’obiettivo di definire univoche modalità operative per rendere chiari e uniformi gli interventi delle Forze di polizia in relazione alle attività in cui sia previsto l’intervento della Forza pubblica nella esecuzione di provvedimenti che tutelano i figli dai genitori, adottati dall’Autorità giudiziaria; promuovere iniziative di formazione multidisciplinare; individuare eventuali problematiche e criticità nella normativa di settore.
La promozione e tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti, nei casi in cui entrano in contatto con le Forze di polizia, ha portato già negli anni scorsi alla diffusione del “Vademecum per le Forze di polizia” del 2014, frutto di un accordo tra il Dipartimento della pubblica sicurezza e l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, e alla collaborazione, nel 2015, degli esperti della Direzione centrale anticrimine, alla stesura delle “Linee guida per i processi di sostegno e tutela dei minorenni e delle loro famiglie” del Consiglio nazionale dell’ordine degli assistenti sociali.