Anniversario della fondazione. Presentato il libro sulla Bandiera della Polizia di Stato

L’11 luglio 1852 nasceva la Polizia, divenuta nel 1981 la moderna ed attuale Polizia di Stato. Oggi, per celebrare la storica data di fondazione della nostra Istituzione, è stato presentato, con una cerimonia presso l’Archivio storico della Presidenza della Repubblica, il libro “La Bandiera della Polizia di Stato – Storia di tradizioni e di valori al servizio del bene comune”, edito dalla Polizia di Stato.

Presentazione libroAll’evento hanno partecipato il segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti ed il capo della Polizia Lamberto Giannini. Erano inoltre presenti il sottosegretario di Stato alla Presidenza del consiglio Franco Gabrielli, il sottosegretario del ministero dell’Interno Carlo Sibilia ed il Sovrintendente dell’Archivio Storico del Quirinale Marina Giannetto.

L’iniziativa è stata moderata dal consigliere per gli Affari Interni e per i Rapporti con le Autonomie della Presidenza della Repubblica, Emilia Mazzuca ed è intervenuto il giornalista Aldo Cazzullo, che ha curato l’introduzione del libro.

Il capo della Polizia Giannini, autore della prefazione della pubblicazione, nel suo intervento ha sottolineato che questa presentazione è un passo del percorso di celebrazione del 170 anniversario di fondazione della Polizia. Un corpo con una storia fatta di presenza, di esserci sempre in aiuto e in assistenza al cittadino e nel contrastare ogni forma di criminalità.
Esserci anche in momenti bui per il nostro Paese, come durante la seconda guerra mondiale con figure come il questore Palatucci. Quello che colpisce, leggendo il libro e le motivazioni dei riconoscimenti alla Bandiera, è vedere come l’attività svolta sia trasversale. In alluvioni, terremoti, in contrasto alla criminalità. Sempre con un’anima, unica, che guida tutte le donne e gli uomini della  Polizia di Stato: l’amore per la divisa e per la Bandiera, che oggi qui celebriamo.
Tutti noi giuriamo davanti alla Bandiera e l’attività di ogni giorno ci porta ad essere sempre fedeli a questo giuramento. È importante che i cittadini conoscano tutto questo non solo quando interveniamo in loro ausilio, ma a prescindere. Devono sapere che c’è un Istituzione su cui possono sempre fare riferimento in caso di bisogno.

Il capo della Polizia al QuirinaleL’opera, realizzata in occasione del 170° anniversario della fondazione della Polizia, racchiude in sé le radici della nostra storia e la sua evoluzione nel tempo. Racconta di un’Amministrazione sempre al passo con i tempi che, negli anni, ha mantenuto saldi i valori che contraddistinguono l’agire delle donne e degli uomini della Polizia di Stato. Valori che sono rimasti immutati e che sono ben rappresentati dall’impegno quotidiano al servizio dei cittadini e a sostegno dei più bisognosi. Attività che è stata premiata con 46 riconoscimenti e medaglie alla Bandiera della Polizia, delle quali 21 medaglie al valore civile e 16 medaglie al merito civile. Ognuna di queste decorazioni è un segno tangibile dei numerosi momenti importanti vissuti dalla nostra Istituzione. (Foto storiche)

Nel libro sono inoltre raccolte e descritte, attraverso immagini e documenti, le storie che hanno visto sempre in prima linea, da 170 anni, i poliziotti a tutela della sicurezza della collettività. Storie definite di “straordinaria Amministrazione” nello speciale inserto di PoliziaModerna di luglio.

Concorsi: pubblicati 4 bandi per l’assunzione di 98 vice ispettori tecnici

concorso vice ispettore tecnicoNella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana, 4^ Serie speciale “Concorsi ed esami” dell’8 luglio 2022, sono stati pubblicati quattro bandi di concorso, per titoli ed esami, relativi all’assunzione in totale di 98 vice ispettori tecnici della Polizia di Stato.

In particolare, i bandi si riferiscono ai settori equipaggiamento (24), motorizzazione (50), psicologia (12) e polizia scientifica (12).

Le domande di partecipazione potranno essere presentate dalle ore 00.00 del 9 luglio 2022 alle ore 23.59 dell’8 agosto 2022.

Tutte le informazioni, e i relativi bandi, sono disponibili sulle pagine dedicate ai singoli concorsi.

Assunzione di 24 vice ispettori tecnici del settore equipaggiamento.

Assunzione di 50 vice ispettori tecnici del settore motorizzazione.

Assunzione di 12 vice ispettori tecnici del settore psicologia.

Assunzione di 12 vice ispettori tecnici del settore polizia scientifica.

Roma: celebrati i 60 anni del Servizio sanitario della Polizia

È stato celebrato questa mattina, a Roma, presso la Scuola superiore di Polizia, il 60° anniversario dalla fondazione del Servizio sanitario della Polizia di Stato. L’evento si è svolto alla presenza del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, del ministro della Salute Roberto Speranza e del capo della Polizia Lamberto Giannini che hanno aperto i lavori al Convegno “La Sanità della Polizia di Stato 3.0”, trasmesso in diretta sul canale Youtube e sul sito della Polizia di Stato.

Durante i panel, che hanno caratterizzato il meeting scientifico, sono intervenuti, oltre al direttore centrale di sanità Fabrizio Ciprani, anche relatori del mondo universitario e della sanità pubblica, e sono state trattate tematiche relative ai progressi della medicina tra vecchie sfide e nuovi obiettivi, ripercorrendo l’evoluzione avuta dalla Sanità della Polizia di Stato nel corso degli anni.

Il capo della Polizia al convegno “La Sanità della Polizia di Stato 3.0” per il 60° anniversario dalla fondazione del servizio sanitario della PoliziaL’intervento di apertura è stato del capo della Polizia: “Oggi festeggiamo non solo il sessantesimo anniversario dell’istituzione del servizio sanitario della Polizia di Stato, ma ancor prima, tutte quelle donne e tutti quegli uomini che in questi 60 anni hanno messo al servizio della Repubblica Italiana la loro alta formazione e professionalità, diventando un punto di riferimento per gli appartenenti alla Polizia di Stato e per l’intera società civile”. Poi il prefetto Giannini ha aggiunto: “La complessità di questo periodo ha chiesto a tutti noi uno sforzo ulteriore a cui abbiamo risposto e continuiamo a farlo con il massimo impegno garantendo, anche grazie alla professionalità del nostro personale sanitario, la continuità delle nostre attività a tutela dei cittadini e dei nostri stessi colleghi, ai quali i medici e tutto il personale sanitario della Polizia di Stato non hanno mai fatto mancare la necessaria assistenza”.

Dal 1962 ad oggi la medicina è molto cambiata e in questi 60 anni, contrassegnati da notevoli mutamenti sociali, inevitabilmente è cambiato anche il ruolo del Servizio sanitario della Polizia di Stato che ormai rappresenta, con le sue numerose articolazioni a livello centrale e periferico, un punto di riferimento per tutti gli appartenenti all’Amministrazione della pubblica sicurezza.
Ogni singolo medico, insieme anche a tutte le altre professioni sanitarie, contribuisce con il suo ruolo, la sua specializzazione, le sue attitudini a formare un “insieme” capace di fare Squadra.

Il ministro della salute al convegno “La Sanità della Polizia di Stato 3.0” per il 60° anniversario dalla fondazione del servizio sanitario della PoliziaIl ministro della Salute ha evidenziato come “Di fronte a prove così difficili, e il covid lo è stato, si può rispondere solo facendo sistema, mettendo insieme le risorse, le energie e le competenze. E si può dire che il nostro sistema Paese abbia retto nonostante le difficoltà soprattutto nella prima fase della pandemia”

Il ministro dell’Interno, nell’intervento che ha aperto ufficialmente i lavori, ha messo in luce l’attività svolta dal Servizio sanitario della Polizia di Stato durante tutti questi anni e in particolare durante le fasi più critiche della Pandemia. “Oggi nel 60° anniversario dell’istituzione del Servizio sanitario della Polizia è importante ripercorrere le competenze professionali, ma soprattutto ripercorrere l’iter di ciò che i cittadini si aspettavano dalle Forze di Polizia e come queste siano state in grado di corrispondere alle loro richieste di sicurezza sanitaria e sicurezza pubblica”.Il ministro dell'Interno al convegno “La Sanità della Polizia di Stato 3.0” per il 60° anniversario dalla fondazione del servizio sanitario della Polizia

La pandemia da Covid 19 ha rappresentato un momento di criticità sociale e sanitaria che ha messo a dura prova molti Paesi. In questo contesto s’inserisce anche il Servizio sanitario della Polizia di Stato che, in una circostanza eccezionale, ha mostrato la sua capacità di far fronte all’emergenza e di ripartire: questo impegno è stato premiato durante le celebrazioni del 170° anniversario della fondazione della Polizia con la Medaglia d’oro alla bandiera della Polizia di Stato per l’impegno profuso, in occasione dell’emergenza sanitaria, per la tutela della salute di tutti i cittadini.

GabrielliAl termine del primo panel “La sanità pubblica tra vecchie sfide e nuove criticità” è intervenuto il sottosegretario di Stato Franco Gabrielli, il quale ha sottolineato l’importanza della protezione dei dati sensibili in ambito sanitario e della sfida che attende anche la Direzione centrale di sanità.

Mondiali di nuoto: Fiamme oro quarta potenza mondiale

mondiali nuotoSe le Fiamme oro fossero una nazione sarebbero la quarta potenza mondiale nel nuoto, subito dopo l’Italia e prima dell’Australia. Lo dicono i numeri, cioè le medaglie vinte dagli atleti del Gruppo sportivo della Polizia di Stato ai Campionati del mondo di nuoto appena conclusi a Budapest (Ungheria).

È stata un’edizione record per gli azzurri, terzi nel medagliere con un totale di 22 metalli conquistati, 9 d’oro, 7 d’argento e 6 di bronzo. Determinanti per il raggiungimento di questi risultati sono stati i nuotatori cremisi, che hanno vinto o contribuito a vincere ben 16 medaglie, 7 d’oro, 4 d’argento e 5 di bronzo.

Podi importanti arrivati dalla piscina che dalle acque libere, grazie ai grandi campioni che vestono i colori della Polizia di Stato.

Il trait d’union tra le due discipline si chiama Gregorio Paltrinieri, che a questi mondiali ha vinto l’oro sia in piscina, nei 1.500 stile libero, che in acque libere, aggiudicandosi l’ambitissima vittoria nella 10 chilometri davanti all’altro fuoriclasse cremisi del nuoto in acque libere Domenico Acerenza.

Ma non solo. Il campione delle Fiamme oro è salito sul podio iridato anche con l’argento della 5 chilometri ed è stato protagonista del bronzo tutto Fiamme oro vinto con la staffetta 4×1.500 insieme a Domenico Acerenza, Ginevra Taddeucci e Giulia Gabbrielleschi, che si è messa al collo anche il bronzo individuale nella 5 chilometri femminile.

È stato anche il mondiale della consacrazione del nostro Thomas Ceccon nell’olimpo del nuoto grazie allo splendido oro vinto nella finale dei 100 metri dorso con l’impressionante record del mondo di 51”60. Thomas è stato determinante anche per la conquista del gradino più alto del podio con la staffetta 4×100 mista, insieme all’altro velocista cremisi Alessandro Miressi, realizzando il nuovo record europeo e portando a casa il primo titolo mondiale della storia del nuoto italiano in questa specialità. I due nuotatori sono stati protagonisti, insieme all’altro Fiamme oro Manuel Frigo, della medaglia di bronzo vinta dalla staffetta 4×100 stile libero.

Nemmeno il tempo di vestire i colori delle Fiamme oro e Benedetta Pilato ha già incrementato la bacheca cremisi con due splendenti medaglie, quella d’oro vinta nei 100 metri rana e l’argento conquistato nei 50 metri rana.

Vittorie pesanti quelle ottenute dalla coppia tutta Fiamme oro formata da Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero, per due volte campioni del mondo nel nuoto sincronizzato, nelle specialità duo misto tecnico e duo misto libero.

Anche l’argento sul collo di Domiziana Cavanna, Enrica Piccoli e Francesca Zunino è arrivato dal sincro, in particolare dalla squadra di highlights, mentre le tre sincronette cremisi hanno vinto il bronzo con il team libero combinato.

Altro bronzo, questa volta solo per Enrica Piccoli e Domiziana Cavanna, con la squadra di tecnico.

Sergio Foffo

Bologna, traffico di sostanze stupefacenti e riciclaggio, arresti e sequestro di armi

A Bologna, i poliziotti della Squadra mobile hanno eseguito 43 misure cautelari, 31 custodie cautelari in carcere, 3 arresti domiciliari e 9 obblighi di dimora, nei confronti di un gruppo criminale accusato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga aggravata dalla disponibilità di armi, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e per riciclaggio.

L’operazione è il frutto di indagini iniziate nella seconda parte del 2019 a seguito di alcune rapine a mano armata per le quali erano stati individuati i responsabili in alcuni pluripregiudicati residenti nel quartiere Barca.

Monitorando queste persone è stato possibile scoprire una vera e propria associazione a delinquere dedita allo smercio di grossi quantitativi di droga.

Grazie ad intercettazioni telefoniche, telematiche, sistemi di videosorveglianza e di localizzazione satellitari, uniti a numerosissimi e costanti servizi di pedinamento ed osservazione, l’indagine si è conclusa nel 2021, con l’individuazione dei criminali e dei depositi in cui era custodita la sostanza stupefacente.

È emerso anche che il gruppo criminale investiva rilevanti somme di denaro per acquistare hashish, cocaina e marijuana, stoccandola in abitazioni private, garage, cantine e locali, per poi distribuirla nel territorio grazie ad una fitta rete di spacciatori. I proventi venivano intestati a persone vicine agli indagati e, con vari stratagemmi, sfruttando anche il gioco d’azzardo con le scommesse sportive, venivano “ripuliti” e depositati sui conti di deposito bancari.

Oltre alle misure eseguite, sono stati sequestrati conti correnti per un milione di euro, 7 chili di cocaina, 70 chili di marijuana, 10 chili di hashish nonché un arsenale di nove pistole oltre a svariate munizioni.

Il direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato Francesco Messina  ha così commentato il risultato ottenuto: “L’operazione portata a conclusione dalla Squadra mobile di Bologna, oltre che per il numero considerevole di soggetti indagati e tratti in arresto e per il rilevante traffico di sostanze stupefacenti disarticolato, appare significativa per l’ingente quantitativo di capitali prodotti dalle attività illecite e sottoposti a sequestro a cura della DDA di Bologna, in forza delle indagini sviluppate dalla Polizia di Stato. Peraltro, il conseguente disvelamento di raffinate tecniche di riciclaggio, coinvolgenti anche compiacenti esponenti del mondo delle scommesse, rappresenta plasticamente i risultati di una strategia di attacco alle organizzazioni criminali portata avanti dalla Direzione centrale anticrimine, che mira ad affiancare alle classiche investigazioni di polizia giudiziaria, accurate indagini patrimoniali finalizzate a privare detti consessi criminali delle risorse necessarie per operare, nel contempo evitando l’inquinamento dell’economia legale