Un autoarticolato si è fermato in autostrada, prima di una galleria, e ha fatto inversione a U per passare nella carreggiata in direzione opposta. Poco dopo anche un’auto ha fatto la stessa cosa. Manovre assolutamente vietate e, soprattutto, estremamente pericolose perché possono provocare gravi incidenti.
Le manovre, messe in atto sull’autostrada A10 Genova-Ventimiglia e riprese dalle telecamere di sicurezza, sono state viste dagli operatori della società Autostrade per l’Italia (Aspi) che hanno messo immediatamente in atto il dispositivo predisposto in collaborazione con la Polizia di Stato, facendo scattare la procedura di emergenza.
Aspi ha avvisato i viaggiatori in transito del pericolo incombente tramite i pannelli a messaggio, mentre le pattuglie delle Sottosezioni polizia stradale di Sampierdarena e Ovada si sono date da fare per rallentare i veicoli e per arrivare nel minor tempo possibile sul luogo del pericolo.
Il piano ha funzionato, le manovre scellerate non hanno causato incidenti ed entrambi i conducenti sono stati bloccati poco dopo dalle pattuglie della Stradale.
L’autista dell’autoarticolato, originario dell’Europa dell’est, è stato sanzionato con il ritiro della patente e una multa fino a 8mila euro, cui si è aggiunto il fermo del mezzo per tre mesi. Stessa sorte è toccata al conducente dell’auto, uno straniero che l’aveva presa a noleggio.
Ma per loro non è finita così, poiché i poliziotti stanno inviando un dossier alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova, in quanto ritenuti responsabili di attentato alla sicurezza dei pubblici trasporti.
È tornato anche quest’anno l’appuntamento estivo con il concerto della Fanfara della Polizia di Stato a Santa Severa, in provincia di Roma. Alla presenza del vicecapo della Polizia con funzioni vicarie Maria Luisa Pellizzari, i poliziotti musicisti si sono esibiti nell’ambito della rassegna di spettacoli “Sotto il Cielo del Castello di Santa Severa”. Lo spettacolo è stato trasmesso in diretta sul sito della Polizia di Stato.
In questa edizione, la partecipazione della Fanfara ha assunto un significato ancora più importante perché ricorrono i 170 anni della fondazione della Polizia. Oltre un secolo e mezzo di storia durante il quale a restare immutati sono stati i valori, che ancora oggi caratterizzano l’esserci sempre dei poliziotti al servizio dei cittadini.
Legalità, rispetto delle regole, vicinanza alle comunità e alle persone più fragili della nostra società vengono veicolati attraverso il linguaggio universale della musica, che arriva al cuore delle persone.
Il concerto è stato presentato dalla giornalista di Rainews Chiara Paduano e durante la serata ci sono stati diversi momenti in cui si è parlato di legalità, dell’amicizia, dell’inclusione e della solidarietà.
È salita sul palco la coppia campione mondiale di nuoto sincronizzato formata da Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero, appartenenti al Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro della Polizia di Stato e che, insieme ad altri bravissimi atleti, hanno fatto grande l’Italia ai campionati del mondo di Budapest e ai recenti campionati europei di Roma.
Ad accompagnare Minisini, la nuotatrice artistica con sindrome di down, Arianna Sacripante. I due si allenano insieme e partecipano ad esibizioni di gala internazionali. Arianna, medaglia d’oro ai Trisome Games nel 2016, è un atleta del progetto Filippide, un’associazione che a Roma, da oltre 20 anni, promuove lo sport inclusivo come strumento per superare i propri limiti ed abbattere le barriere. Con loro si è parlato di quanto lo sport sia utile per trasmettere i valori del rispetto delle regole e degli altri, soprattutto ai più giovani.
Ospite dell’evento il conduttore televisivo Massimiliano Ossini, amico della Polizia di Stato proclamato da poco “Poliziotto ad Honorem”, un particolare riconoscimento che gli è stato tributato dalla nostra Amministrazione per le attività di comunicazione e promozione svolte a sostegno delle nostre campagne di educazione alla legalità. Lo stesso riconoscimento ricevuto da Don Antonio Coluccia, altro ospite della serata, per l’impegno sociale contro lo spaccio ed il consumo di droghe tra i giovani nelle periferie delle città.
La serata ha visto la presenza di un’altra eccellenza tutta italiana. Da Cerveteri, “vicino di casa di Santa Severa”, il miglior pasticcere da ristorazione al mondo, per la prima volta italiano, Giuseppe Amato, decretato vincitore da Les Grandes Tables Du Monde.
Prima del concerto, a partire dalle 17.30, proprio davanti al Castello di Santa Severa, è stato possibile compiere un atto di solidarietà partecipando alla raccolta straordinaria di sangue, promossa dall‘Associazione “Donatorinati” della Polizia di Stato, che verrà destinato all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Palidoro (Roma).
Per l’occasione, inoltre, cittadini e turisti hanno potuto ammirare nel Castello 3 auto storiche della Polizia di Stato: la Fiat 1100/103E in uso negli anni 50/60, la Fiat 1100EL conosciuta come la “Signora in rosso” e l’Alfa Romeo Giulietta 1300TI in uso alla Polizia stradale dagli anni 60.
Esattamente 6 anni fa, il 24 agosto 2016, alle ore 3.36, una fortissima scossa di terremoto scosse il centro Italia. Quattro le regioni investite: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
Ricordiamo oggi quei tragici momenti che hanno spazzato via interi comuni come Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, portandosi via centinaia di persone e causando decine e decine di feriti. Quella notte, tra i primi a intervenire ci furono gli agenti della polizia Stradale e delle questure di Rieti e Ascoli Piceno. Anche chi non era in servizio rientrò in ufficio per aiutare i colleghi impegnati nelle ricerche e nella gestione dei soccorsi e per sostenere la popolazione duramente colpita.
In poche ore, grazie all’incessante lavoro di poliziotti, vigili del fuoco, volontari della protezione civile, appartenenti alle altre forze dell’ordine e cittadini furono salvate molte vite ed estratte vive decine di persone da sotto le macerie, anche grazie al prezioso contributo dei reparti cinofili.
La macchina dei soccorsi operò senza soluzione di continuità per giorni. Furono centinaia le donne e gli uomini della Polizia di Stato impiegati nelle zone del sisma. Dopo la prima fase emergenziale ci fu la necessità di tutelare le case lasciate incustodite e i beni che gli sfollati abbandonarono, assieme a tanti ricordi di una vita, all’interno delle abitazioni. Fu questo il principale impegno per i poliziotti del Reparto Mobile e dei reparti prevenzione crimine aggregati nell’area terremotata. Fare in modo che quel poco rimasto non venisse profanato o rubato e, così facendo, tenere accesa la speranza dei tanti che in quelle mura avevano visto, in pochi secondi, la propria vita polverizzarsi.
In questo giorno del ricordo il pensiero va ai tanti che ci hanno lasciato e alle loro famiglie. Tra di loro anche Ezio Tulli, poliziotto quarantaduenne della stradale di Aprilia (Latina), che in quella notte non riuscì a sfuggire alla furia del terremoto perdendo la vita assieme ai due figli Leonardo e Ludovica e lasciando la moglie Giovanna Gagliardi, anche lei poliziotta.