Ieri ad Amsterdam si è tenuto un incontro con i ministri dell’Interno e della Giustizia di sei Paesi europei (Belgio, Francia, Germania, Italia, Olanda e Spagna) sulla lotta alla criminalità organizzata.
Nella riunione sono stati presi in considerazione i recenti episodi violenti avvenuti in Nord Europa per poi focalizzarsi sul modus operandi a livello internazionale del narcotraffico e sull’importanza degli hub strategici; particolare attenzione è stata dedicata ai rischi di compenetrazione tra mondo criminale e i crimini dei colletti bianchi.
Nell’incontro, a cui hanno preso parte anche esponenti della Commissione Europea, di Europol e di Eurojust, è stato concordato un piano d’azione pluriennale tra i Paesi partecipanti per operare insieme come un fronte unico contro il crimine organizzato. Il fine è quello di individuare e neutralizzare le reti criminali anche unendo risorse, expertise e interventi, impiegandoli congiuntamente. La collaborazione sarà dunque rafforzata nella prospettiva di realizzare anche cooperazioni con i Paesi dell’America Latina.
L’Italia ha partecipato ai lavori con una delegazione tecnica guidata dal vice capo della Polizia preposto alle attività di coordinamento e pianificazione delle Forze di polizia Stefano Gambacurta, accompagnato dal direttore del Servizio relazioni internazionali e da una rappresentanza del ministero della Giustizia.
Nel corso dei lavori il nostro Paese ha sottolineato l’importanza delle misure di prevenzione anche di carattere patrimoniale che costituiscono oggi uno dei più efficaci presidi avanzati di contrasto alla delinquenza di stampo mafioso.
In questo senso è stato evidenziato come questi strumenti che possono costituire un esempio replicabile anche in altri ordinamenti, sono stati continuamente affinati nel tempo recependo indicazioni provenienti dai giudici europei e devono considerarsi oggi pienamente conformi alle leggi.
L’intervento è stato particolarmente apprezzato dal Ministro olandese che ha sottolineato l’importanza di avvalersi dell’esperienza italiana e di dare priorità all’avvio delle azioni connesse alla normativa sulla confisca.
La Commissione Europea ha espresso pieno sostegno alle attività del Piano e ha anche evidenziato l’importanza degli strumenti attualmente a disposizione della Commissione quali Efecc di Europol e dell’expertise della stessa Agenzia in tema di criptovalute e big data.