Poliziamoderna: il numero di ottobre

Poliziamoderna: il numero di ottobreNel numero di ottobre della rivista Poliziamoderna si parlerà del nostro patrono San Michele.  

Come copertina è stata scelta l’opera di un talentuoso poliziotto. Il disegno a pastello accompagna anche la pubblicazione di un racconto letterario che, lo scrittore Maurizio De Giovanni, ha donato al Questore di Napoli e che narra del compito che gli agenti sono chiamati giornalmente ad assolvere, servendosi sia della forza della spada di San Michele che di quella empatica di un abbraccio.

Nelle pagine di questo mese potrete leggere anche un’interessante intervista a Massimiliano Ossini, noto volto della tv, attuale conduttore della trasmissione Unomattina e, soprattutto, poliziotto ad honorem. Una nomina ricevuta dal capo della Polizia Lamberto Giannini durante l’VIII raduno dell’Associazione nazionale Polizia di Stato tenutosi quest’anno a Pontedera, in provincia di Pisa.

Il riconoscimento gli è stato attribuito per il suo pluriennale impegno nella diffusione della cultura della legalità.

Troverete inoltre un approfondimento sull’Esperto di immigrazione. Un funzionario di Polizia che agisce in territorio straniero a stretto contatto con gli addetti alla sicurezza, le istituzioni locali e le ambasciate italiane (sono sette in totale e si trovano in Egitto, Tunisia, Pakistan, Turchia, Nigeria, Polonia e Libia) fungendo da vera e propria antenna sul campo per quanto riguarda lo studio delle migrazioni.

In questo numero si parla anche di caporalato e di come il Programma operativo nazionale legalità (Pon legalità) del ministero dell’Interno opera con assiduità per supportare il contrasto al fenomeno.

Scoprite come abbonarvi e sostenere il piano “Marco Valerio”, che aiuta i poliziotti con figli gravemente malati.

Furti sui Tir, 4 arresti e 2 denunciati a Catania

stradale tirI poliziotti del Compartimento polizia stradale Sicilia orientale hanno fermato l’attività di un gruppo criminale specializzato nel furto di merce ai danni di Tir in sosta arrestando quattro persone, tutte con precedenti per reati contro il patrimonio, e denunciandone altre due per favoreggiamento.

A causa dell’aumento di questo genere di reati, dei quali in poco tempo si erano registrati una decina di episodi, gli agenti della Stradale catanese avevano predisposto dei controlli specifici nelle aree a maggior rischio.

I furti si verificavano sempre di notte, nelle aree di servizio autostradali della provincia, dove i Tir sostavano, approfittando delle ore di riposo dei conducenti, quasi sempre stranieri, che non si accorgevano della forzatura dei portelli posteriori e dello scarico della merce.

Durante i furti alcuni testimoni avevano segnalato la presenza di un furgone che si aggirava nelle aree di sosta come possibile mezzo utilizzato per caricare la merce rubata.

Proprio questo particolare ha permesso ai poliziotti della Stradale di individuare e arrestare i quattro componenti del gruppo criminale.

Durante uno degli appostamenti gli agenti ha notato un furgone aggirarsi tra i Tir in sosta in un’area di servizio, sospettando che potesse essere proprio quello utilizzato dai ladri; sono rimasti appostati fino a che il furgone è ripartito notevolmente appesantito dal carico, in direzione della tangenziale. Hanno tentato di fermare il mezzo che però ha accelerato dando inizio ad un inseguimento.

Ad un certo punto i fuggiaschi si sono resi conto di non poter sfuggire agli inseguitori e hanno abbandonato il furgone cercando di dileguarsi nelle campagne. Due di loro sono stati subito acciuffati dai poliziotti mentre tentavano di fuggire su un’auto guidata da due giovani, denunciati per favoreggiamento. Gli altri due sono stati presi poco dopo nei pressi del furgone abbandonato, sul quale sono state trovate circa 1.300 confezioni di salmone surgelato che erano appena state sottratte ad un Tir olandese.

Durante le successive perquisizioni gli agenti hanno trovato altra merce, probabilmente rubata, e due pistole: un revolver calibro 22 con quattro cartucce e una pistola semiautomatica a salve, perfetta riproduzione di una Walther P38.

Sicurezza: incontri bilaterali con gli Emirati Arabi

Sicurezza: accordi bilaterali con gli Emirati ArabiSono stati due gli incontri internazionali che, oggi, il vicecapo della Polizia Vittorio Rizzi ha avuto ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi. Il primo con l’ispettore generale del ministero dell’Interno degli Emirati Arabi, Ahmed Nasser Al Raisi che è anche il presidente del comitato esecutivo di Interpol e il secondo con il direttore dell’international Affairs Bureau, Dana Humaid Al Marzouqi.

Gli incontri si sono tenuti a margine dell’inaugurazione di una delle mostre più importanti a livello internazionale “International Exhibition For National Security & Resilience” che mette in evidenza le ultime novità in materia di innovazione tecnologica e sicurezza informatica.

Sicurezza: accordi bilaterali con gli Emirati ArabiGli incontri tra i due Paesi sono stati finalizzati a rafforzare la collaborazione operativa per argomenti di comune interesse: lo scambio di buone pratiche in materia di tutela dei diritti umani, in particolare attraverso una collaborazione con l’Osservatorio per la Sicurezza contro gli Atti Discriminatori (OSCAD) del Dipartimento della pubblica sicurezza, la messa a punto di training operativi in materia di antiriciclaggio e la costituzione di una task force congiunta per la cattura di latitanti.

Il prefetto Rizzi, inoltre, ha ribadito le intenzioni dell’Italia di presentare, per la prossima Assemblea Generale di Interpol di fine ottobre a New Delhi, nuovi strumenti e iniziative di carattere internazionale per rafforzare la lotta contro i patrimoni illeciti della criminalità organizzata nel mondo.

Lotta alla criminalità: riunione di Paesi europei ad Amsterdam

riunioneIeri ad Amsterdam si è tenuto un incontro con i ministri dell’Interno e della Giustizia di sei Paesi europei (Belgio, Francia, Germania, Italia, Olanda e Spagna) sulla lotta alla criminalità organizzata.

Nella riunione sono stati presi in considerazione i recenti episodi violenti avvenuti in Nord Europa per poi focalizzarsi sul modus operandi a livello internazionale del narcotraffico e sull’importanza degli hub strategici; particolare attenzione è stata dedicata ai rischi di compenetrazione tra mondo criminale e i crimini dei colletti bianchi.

Nell’incontro, a cui hanno preso parte anche esponenti della Commissione Europea, di Europol e di Eurojust, è stato concordato un piano d’azione pluriennale tra i Paesi partecipanti per operare insieme come un fronte unico contro il crimine organizzato. Il fine è quello di individuare e neutralizzare le reti criminali anche unendo risorse, expertise e interventi, impiegandoli congiuntamente. La collaborazione sarà dunque rafforzata nella prospettiva di realizzare anche cooperazioni con i Paesi dell’America Latina.

L’Italia ha partecipato ai lavori con una delegazione tecnica guidata dal vice capo della Polizia preposto alle attività di coordinamento e pianificazione delle Forze di polizia Stefano Gambacurta, accompagnato dal direttore del Servizio relazioni internazionali e da una rappresentanza del ministero della Giustizia.

Nel corso dei lavori il nostro Paese ha sottolineato l’importanza delle misure di prevenzione anche di carattere patrimoniale che costituiscono oggi uno dei più efficaci presidi avanzati di contrasto alla delinquenza di stampo mafioso.

In questo senso è stato evidenziato come questi strumenti che possono costituire un esempio replicabile anche in altri ordinamenti, sono stati continuamente affinati nel tempo recependo indicazioni provenienti dai giudici europei e devono considerarsi oggi pienamente conformi alle leggi.

L’intervento è stato particolarmente apprezzato dal Ministro olandese che ha sottolineato l’importanza di avvalersi dell’esperienza italiana e di dare priorità all’avvio delle azioni connesse alla normativa sulla confisca.

La Commissione Europea ha espresso pieno sostegno alle attività del Piano e ha anche evidenziato l’importanza degli strumenti attualmente a disposizione della Commissione quali Efecc di Europol e dell’expertise della stessa Agenzia in tema di criptovalute e big data.

Mondiali di Tiro a volo: doppio oro e un bronzo per le Fiamme oro

tiro a voloAi campionati del mondo di tiro a volo di Osijek (Croazia) i tiratori delle Fiamme oro hanno messo nella loro personale bacheca e in quella del Gruppo sportivo della Polizia di Stato, tre splendide medaglie.

Sulle pedane del poligono di tiro Pampas la squadra del Trap mixed team (fossa olimpica) dal nostro portacolori Mauro De Filippis e dall’azzurra Giulia Grassia, ha conquistato la corona mondiale battendo la coppia della Gran Bretagna al termine di una finale tiratissima, nella quale è stato necessario lo spareggio per assegnare la medaglia d’oro. Punteggio finale 9-8 per gli azzurri neocampioni del mondo.

tiro a voloMauro De Filippis è salito ancora sul podio mondiale con la squadra maschile insieme all’altro atleta delle Fiamme oro Lorenzo Ferrari e al terzo componente italiano Marco Correzzola. La squadra azzurra si è messa al collo la medaglia di bronzo battendo Cipro per 6-2 nella finale per il terzo gradino del podio.

Anche la pluricampionessa cremisi Jessica Rossi è salita in cima al podio mondiale con il team di trap femminile. Il terzetto azzurro, completato da Alessia Iezzi e Giulia Grassia, ha trionfato superando nel gold medal match il team finlandese.

tiro a voloProprio come il mixed team, anche le “Ladies” azzurre si sono aggiudicate la vittoria vincendo lo spareggio dopo che il match si era concluso sul 5-5. Azzurre perfette fino all’errore delle avversarie che ha assegnato l’alloro mondiale.