Torna in tv, nei giorni che precedono il Natale, lo Zecchino d’Oro gara canora interamente dedicata ai bambini. La Polizia di Stato è stata ospite della prima puntata, andata in onda questo pomeriggio su Rai 1.
L’evento, quest’anno, è presentato da Francesca Fialdini e Paolo Conticini. Tra i protagonisti del primo appuntamento, ci sono stati i nostri campioni delle Fiamme oro, Giulia Ghiretti e Francesco Bocciardo, nuotatori paralimpici e Giorgio Minisini, plurimedagliato del nuoto sincronizzato. I tre atleti si sono esibiti cantando il brano “Ognuno è campione” insieme al Piccolo Coro dell’Antoniano, che per l’occasione indossava i berretti della Polizia di Stato.
La 65^ edizione dello Zecchino d’Oro è un’edizione speciale dal titolo “Semplicemente bambino”, dedicata all’inclusione, per ribadire il diritto di qualunque bambino di vivere i suoi anni più belli con gioia, serenità e spensieratezza. Un’occasione in cui, ancora una volta, la Polizia di Stato ha condiviso i valori di amicizia, rispetto ed inclusività, veicolandoli attraverso lo sport e i suoi atleti olimpici e paralimpici.
Un percorso di avvicinamento alla cultura delle legalità per i piccoli coristi e per i tanti giovani telespettatori, ben raccontato dalle esperienze personali di Giulia Ghiretti e Francesco Bocciardo, che con perseveranza e sacrificio hanno raggiunto i vertici del nuoto paralimpico mondiale e da Giorgio Minisini, che da anni si esibisce su palcoscenici internazionali assieme ad Arianna Sacripante, campionessa dei Trisome Game e nuotatrice del Progetto Filippide. Una storia la loro caratterizzata da inclusività e abbattimento delle barriere.
Per l’occasione e in collaborazione con l’Istituto statale per sordi di Roma Antonio Magarotto, le 14 canzoni in gara dello Zecchino d’oro sono state interpretate dagli allievi dell’Istituto, in Lis (lingua dei segni italiana), ricreando le emozioni ed il ritmo dei piccoli cantanti e del Piccolo Coro dell’Antoniano, dando vita a 14 emozionanti clip accessibili anche con i sottotitoli su RaiPlay.
Lo hanno rapito, interrogato e torturato, provocandogli lesioni che lo hanno quasi ucciso. La vittima, un giovane di Catanzaro, era accusata dai suoi ex amici di aver avuto una relazione con la compagna di uno del gruppo, e per farle confessare lo sgarro l’hanno malmenata, seviziata e minacciata con una pistola.
Protagonisti del violento pestaggio sono quattro uomini che questa mattina sono stati arrestati dai poliziotti della Squadra mobile di Catanzaro perché accusati dei delitti di tortura, lesioni personali aggravate, sequestro di persona, violenza privata, detenzione illegale di arma comune da sparo, rapina, reati tutti aggravati dall’utilizzo del metodo mafioso.
Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le indagini preliminari in base ai risultati dell’indagine svolta dagli investigatori della Squadra mobile, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia.
I poliziotti hanno appurato che la brutale aggressione si è prolungata per due giorni, il 26 e 27 ottobre scorsi, in Contrada Cavaglioti, una zona periferica a nord di Catanzaro.
Gli indagati sono anche accusati di aver minacciato alcuni familiari della vittima per evitare che denunciassero l’accaduto.
Nella fase esecutiva degli arresti la Squadra mobile di Catanzaro è stata supportata dai Reparti prevenzione crimine Calabria di Vibo Valentia e Cosenza.
È stato siglato questa mattina a Roma, l’accordo tra Polizia di Stato e Unione energie per la mobilità (Unem), che ha lo scopo di potenziare la sicurezza e migliorare la gestione, condivisione ed analisi di informazioni idonee a prevenire e contrastare attacchi o danneggiamenti in pregiudizio delle infrastrutture informatiche che fanno parte dell’Unione.
La convenzione, firmata dal direttore centrale per la Polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i Reparti speciali della Polizia di Stato, Daniela Stradiotto, e dal direttore generale di Unem, Marina Barbanti. Alla firma era presente, per il Dipartimento di pubblica sicurezza, anche il dirigente generale della pubblica sicurezza Antonio Borrelli.
Si tratta di un accordo con l’Associazione delle imprese che operano nei settori della raffinazione, dello stoccaggio e della distribuzione di prodotti petroliferi e di prodotti energetici low carbon, svolgendo un ruolo strategico ai fini della sicurezza dell’approvvigionamento del Paese.
Rientra pertanto nella rete di interesse del Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche), incardinato nella Polizia postale e delle comunicazioni.
I sistemi informatici e le reti telematiche di supporto alle attività svolte dalle aziende associate ad Unem sono da considerare infrastrutture critiche di interesse pubblico. Risulta, pertanto, necessario prevenire e contrastare ogni forma di accesso illecito, anche tentato, con finalità di interruzione dei servizi di pubblica utilità, indebita sottrazione di informazioni, attacchi cibernetici su vasta scala volti a compromettere la sicurezza del “Sistema Paese”, realizzare qualsiasi ulteriore attività illecita.
L’accordo sottoscritto oggi intende realizzare una cooperazione tra il Servizio polizia postale e Unem, diretta alla prevenzione e repressione dei crimini informatici, nell’intento di assicurare le risorse del sistema Paese, a vantaggio dell’intera collettività; contribuisce, inoltre, al contenimento dei costi operativi derivanti da interruzioni dei servizi erogati attraverso sistemi informatici e di telecomunicazioni.
A new English-language booklet, illustrating basic information and protection measures for victims of sexual abuse in Italy and developed by the British Embassy in Italy and the Central Anti-Crime Service of the Polizia di Stato Central Anti-Crime Directorate, has been presented at British Ambassador Ed Llewellyn’s office.
The brochure, which was illustrated in the presence of the Central Anti-Crime Director Francesco Messina, is aimed not only at British citizens but also at anyone who, not being fluent in Italian, can understand English and has been a victim of sexual violence in Italy.
The booklet provides information on how to file a complaint and have access to assistance and protection measures, which are guaranteed in Italy, including the so-called “Red Code”, for a more effective and timely judicial response.
The booklet, which can be downloaded in English and Italian, will be available at all Italian police headquarters and stations and at other public offices.
Polizia di Stato Central Anti-Crime Director Francesco Messina said: “Attention to crimes against women is a priority for the Central Anti-Crime Directorate and today’s initiative is another step to help them defend themselves against all forms of gender-related abuse. This booklet is the result of a particular sensitivity towards the victims of sexual violence, a tragic experience that makes them particularly vulnerable. It is therefore necessary to minimise the risk of secondary victimization which can even be greater when the victim does not know the Italian language and how first aid institutions work in our country”.
British Ambassador Ed Llewellyin commented: “The protection of British citizens in Italy is one of the priorities of our diplomatic mission. I am very grateful to the Polizia di Stato for this opportunity which will make it possible to more effectively assist British women and all those who do not master the Italian language. I would like to thank the Polizia di Stato for the sensitivity and professionalism they have always demonstrated in dealing with and preventing such vile crimes”. “We are reassured to know that the police stand by our side”, concluded the Ambassador.
È ormai iniziata la corsa agli ultimi acquisti dei regali di Natale! Dall’esperienza maturata nella tutela dai rischi di truffe online la Polizia postale ha messo a disposizione una serie di consigli per garantire la sicurezza in Rete durante lo shopping intenso di questi ultimi giorni, prima delle feste. Si tratta di avvertimenti particolarmente utili specialmente in vista del Natale e del Capodanno, quando il fenomeno delle truffe aumenta anche a causa delle offerte a basso costo di regali e pacchetti vacanze:
1 – Utilizzare software e browser completi ed aggiornati. Potrà sembrare banale, ma il primo passo per acquistare in sicurezza è avere sempre un buon antivirus aggiornato all’ultima versione sul proprio dispositivo informatico. Gli ultimi sistemi antivirus (gratuiti o a pagamento) danno protezione anche nella scelta degli acquisti su Internet. Per una maggiore sicurezza online, inoltre, è necessario aggiornare all’ultima versione disponibile il browser utilizzato per navigare perché ogni giorno nuove minacce possono renderlo vulnerabile.
2 – Dare la preferenza a siti certificati o ufficiali In rete è possibile trovare ottime occasioni ma quando un’offerta si presenta troppo conveniente rispetto all’effettivo prezzo di mercato del prodotto che si intende acquistare, allora è meglio verificare le recensioni pubblicate da altri utenti attraverso un comune motore di ricerca. Potrebbe infatti trattarsi di un falso sito o rivelarsi una truffa. È consigliabile dare la preferenza a negozi online di grandi catene già note perché oltre ad offrire sicurezza in termini di pagamento sono affidabili anche per quanto riguarda l’assistenza e la garanzia sul prodotto acquistato e sulla spedizione dello stesso. Nel caso di siti poco conosciuti si può controllare la presenza di certificati di sicurezza quali TRUST e VERIFIED / VeriSign Trusted che permettono di validare l’affidabilità del sito web.
3 – Un sito deve avere gli stessi riferimenti di un vero negozio! Prima di completare l’acquisto verificare che sul sito siano presenti riferimenti quali un numero di Partiva IVA, un numero di telefono fisso, un indirizzo fisico e ulteriori dati per contattare l’azienda. Un sito privo di tali dati probabilmente non vuole essere rintracciabile e potrebbe avere qualcosa da nascondere. I dati fiscali sono facilmente verificabili sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate.
4 – Leggere sempre i commenti e i feedback di altri acquirenti. Prima di passare all’acquisto del prodotto scelto è buona norma leggere i “feedback” pubblicati dagli altri utenti online. Anche le informazioni sull’attendibilità del sito attraverso i motori di ricerca, sui forum o sui social sono utilissime… Le “voci” su un sito truffaldino circolano velocemente online!
5 – Su smartphone o tablet utilizzare le app ufficiali dei negozi online Se si sceglie di acquistare da grandi negozi online, il consiglio è quello di utilizzare le App ufficiali dei relativi negozi per completare l’acquisto. Questo semplice accorgimento permette di evitare i rischi di “passare” o “essere indirizzati” su siti truffaldini o siti clone che potrebbero catturare i dati finanziari e personali inseriti per completare l’acquisto.
6 – Utilizzare soprattutto carte di credito ricaricabili Per completare una transazione d’acquisto sono indispensabili pochi dati come numero di carta, data di scadenza della carta ed indirizzo per la spedizione della merce. Se un venditore chiede ulteriori dati probabilmente vuole assumere informazioni personali (numero del conto, PIN o password) che, in quanto tali, dovete custodire gelosamente e non divulgare. Al momento di concludere l’acquisto, la presenza del lucchetto chiuso in fondo alla pagina o di “https” nella barra degli indirizzi sono ulteriori conferme sulla riservatezza nella trasmissione dei dati inseriti nel sito e della presenza di un protocollo di tutela dell’utente, ovvero i dati sono criptati e non condivisi.
7 – Non cadere nella rete del phishing e/o dello smishing …ovvero nella rete di quei truffatori che attraverso mail o sms contraffatti, richiedono di cliccare su un link al fine di raggiungere una pagina web trappola e sfruttando meccanismi psicologici come l’urgenza o l’ottenimento di un vantaggio personale, riusciranno a rubare informazioni personali quali password e numeri di carte di credito per scopi illegali. L’indirizzo Internet a cui tali link rimandano differisce sempre, anche se di poco, da quello originale.
8 – Un annuncio ben strutturato è più affidabile! Leggi attentamente l’annuncio prima di rispondere: se ti sembra troppo breve o fornisce poche informazioni, non esitare a chiederne altre al venditore. Chiedi più informazioni al venditore sull’oggetto che vuoi acquistare e se le foto pubblicate sembrano troppo belle per essere vere, cerca in rete e scopri se sono state copiate da altri siti!