Europol, i risultati della campagna Eu most wanted

EuropolDa settembre 2022 a gennaio 2023, la rete europea delle squadre di ricerca attiva sui fuggitivi (Enfast), sostenuta da Europol, ha condotto con grande successo la campagna 2022 Eu most wanted.

L’obiettivo era quello della cattura dei latitanti più pericolosi appartenenti alle organizzazioni criminali che operano in Europa, ricercati per reati gravi come omicidio, tratta di esseri umani e rapina a mano armata.

La campagna è stata ampiamente pubblicizzata da Europol e dai canali social dei Paesi aderenti, richiamando l’attenzione e la collaborazione dei cittadini dell’Unione anche grazie alle notizie e alle immagini dei latitanti pubblicate sul sito web Eu most wanted.

Non a caso l’immagine della campagna è stata raffigurata da un fragile castello di carte da gioco, perché la caduta di un tassello chiave della rete criminale a causa della segnalazione anche anonima di un cittadino avrebbe potuto far crollare l’intera organizzazione: immagine riportata anche in murales a  Bruxelles e Barcellona al momento del lancio della campagna.

In cinque mesi (da settembre 2022 al gennaio 2023) la campagna ha reso possibile il rintraccio di 14 criminali, con i migliori risultati dal 2019.

In particolare, cinque casi di latitanza sono stati risolti come conseguenza diretta della pubblicazione dei profili criminali sul sito web Eu most wanted, grazie al lavoro e all’esperienza della rete Enfast valorizzata dalla campagna di comunicazione.

Il sito web Eu most wanted è stato lanciato nel 2016 e da allora sono stati pubblicati 392 profili di latitanti: di questi, 136 criminali sono stati arrestati e per 49 è stata decisiva la collaborazione dei cittadini che avevano visitato il sito.

Torino: arrestati 75 pusher

Con le vedette, munite di monopattini elettrici e biciclette, i pusher potevano garantirsi il costante monitoraggio della piazza di spaccio nel quartiere Barriera di Milano a Torino, per assicurarsi una fuga certa in caso di intervento da parte delle Forze dell’ordine.

Gli investigatori hanno potuto notare dalle telecamere, posizionate nella zona, il grave fenomeno di spaccio di stupefacenti, a seguito di numerosi esposti di privati cittadini.

Dopo mesi di osservazione, i poliziotti della Squadra mobile di Torino hanno avviato l’operazione “Pusher 2022”, individuando spacciatori e acquirenti. Gli agenti, durante il periodo di indagine, hanno arrestato 75 persone, indagate perché responsabili di cessione di sostanze di stupefacenti.

Inoltre, hanno sequestrato complessivamente oltre 1 chilo di cocaina e crack e oltre 500 grammi di eroina, nonché la somma di denaro di circa 50mila euro in contanti.

All’indagine ha partecipato il Servizio centrale operativo (Sco) e i poliziotti del commissariato di “Barriera di Milano”.

Scontri tra tifosi prima di Paganese-Casertana, arrestati 9 ultras

pullman incendiatoÈ stata sfiorata la strage durante i violenti scontri avvenuti domenica scorsa prima dell’incontro di calcio Paganese-Casertana, focoso derby campano della serie D,

La domenica di ordinaria follia di Pagani (Salerno) ha fatto registrare scontri tra opposte tifoserie, sfociati in guerriglia urbana con violenze e atti vandalici di ogni genere, tre feriti, tra i quali un carabiniere, e un appartamento evacuato a causa del fumo causato dall’incendio di un pullman con a bordo 50 tifosi ospiti che, fortunatamente, sono riusciti a mettersi in salvo prima che il rogo distruggesse il mezzo.

Gli investigatori della Polizia di Stato e dei Carabinieri si sono messi subito all’opera per individuare i responsabili dei disordini, partendo dall’analisi dei video girati dai presenti e dalle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza della zona.

Al termine dell’attività investigativa nove persone sono state arrestate in flagranza differita e si trovano agli arresti domiciliari, con l’accusa di possesso e lancio di oggetti contundenti e fumogeni, che hanno provocato l’incendio del pullman, resistenza a pubblico ufficiale, rissa, devastazione, danneggiamento di un edificio e di altri beni, nonché il ferimento di un Carabiniere.

Inaugurata a Roma la “palestra sociale” delle Fiamme oro

inaugurazioneA Roma, nel quartiere San Basilio, si è svolta l’inaugurazione della palestra “Opera Don Giustino”, nuova sezione del pugilato giovanile delle Fiamme oro, il Gruppo sportivo della Polizia di Stato.

Un nuovo luogo di sport e di aggregazione, un presidio di socialità, legalità e riscatto per tutto il quartiere, consegnato alle Fiamme oro da Roma Capitale nel 2021 grazie anche ad un accordo di collaborazione tra il Dipartimento patrimonio e Politiche abitative di Roma Capitale, l’Ufficio dei Gruppi sportivi Fiamme oro della Polizia di Stato e l’Associazione Opera Don Giustino.

inaugurazioneLa palestra è frutto di un protocollo di intesa siglato dalla società Sport e Salute con il Dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, sottoscritto dal capo della Polizia Lamberto Giannini e dal presidente della società Vito Cozzoli il 22 giugno 2021, con l’impegno di attivare positive sinergie e collaborazioni per il conseguimento dei rispettivi compiti istituzionali nel campo dell’attività sportiva, valorizzando gli specifici profili istituzionali.

La nuova struttura sportiva fa parte di un più ampio progetto per la realizzazione di attività̀ mirate alla promozione dello sport e dei corretti stili di vita nei territori, per tutte le fasce di età̀, all’ampliamento del bacino di praticanti, allo sviluppo, all’inclusione sociale e alla coesione territoriale attraverso lo sport.

Dopo la benedizione della palestra, impartita dal sacerdote, nonché poliziotto ad honorem, don Antonio Coluccia, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il ministro dello Sport e Giovani Andrea Abodi e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, hanno proceduto al taglio del nastro, alla presenza del capo della Polizia Lamberto Giannini, del questore di Roma Carmine Belfiore e del presidente dei Gruppi sportivi Fiamme oro della Polizia di Stato Francesco Montini. Hanno assistito all’evento anche alcune scolaresche e giovani del quartiere.

inaugurazioneSubito dopo le autorità hanno preso posto all’interno della struttura per partecipare all’evento moderato dal giornalista Goffredo de Marchis.

Dopo aver lanciato il video di presentazione del progetto, il moderatore ha introdotto e coordinato gli interventi “a bordo ring”.

Il capo della Polizia nel suo intervento ha sottolineato che “Per fare prevenzione è importante essere sul territorio, offrire dei servizi ai cittadini e soprattutto tutelare i più giovani e far vedere che la polizia è pronta a intervenire quando ci sono dei reati; ma è anche presente in varie forme sul territorio come nelle palestre con campioni, con istruttori, per stare vicino ai ragazzi e offrire loro delle concrete possibilità di passare delle ore non in strada ma facendo delle attività importanti come quelle dello Sport.

Per me è veramente un grande orgoglio l’attività svolta dalla polizia e l’attività delle Fiamme oro che ha due facce, quella dei campioni, delle persone che ci onorano alle Olimpiadi con risultati straordinari ma è anche quella che vede questi stessi campioni, con grandissima umiltà, mettersi al servizio dei ragazzi su tutto il territorio nazionale con tantissime sezioni soprattutto lì dove c’è il bisogno di presenza di sport e di Stato. Io sono certo che anche qui così come a Marcianise così come in tante altre sezioni poi verranno le telecamere per vedere i campioni che ci regaleranno grandi soddisfazioni”.

inaugurazioneNell’intervento conclusivo il ministro Piantedosi ha evidenziato che “La continuità di certi progetti si assicura con la loro solidità e la loro condivisione con gli interpreti del momento. Queste sono iniziative che possono contribuire a dare una diversa percezione e rappresentazione dello sport come diverso approccio dei temi della vita, quindi non lo sport come divisione”. Il MInistro dell’Interno ha proseguito sottolineando che “Le Fiamme oro sono motivo di orgoglio, come tutti i gruppi sportivi istituzionali, perché contribuiscono da tempo al medagliere nazionale; quindi lo sport deve contribuire al medagliere nazionale e all’eccellenza dello sport nazionale anche partendo dal basso con l’esperienza dello sport giovanile come si vuole intercettare con iniziative come queste”.

La palestra sarà a disposizione dei ragazzi del quartiere e di tanti giovani che avranno un’alternativa in più alla strada, dove poter crescere e formarsi attraverso i sani valori che lo sport può offrire.

Firenze: commemorato Fausto Dionisi, poliziotto vittima del terrorismo

commemorazioneRicorre oggi il 45° anniversario della morte dell’appuntato delle Guardie di pubblica sicurezza Fausto Dionisi, Medaglia d’oro al Valore civile, vittima del terrorismo.

Questa mattina, il questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma, in rappresentanza del Capo della Polizia, alla presenza del prefetto di Firenze Francesca Ferrandino, e delle autorità locali, ha deposto nel luogo dell’agguato una corona di alloro, in ricordo dell’Appuntato.

Subito dopo è stata celebrata una messa in suffragio del poliziotto dal cappellano della Polizia di Stato di Firenze Luigi Innocenti, presso la chiesa di San Giuseppe, alla presenza di una rappresentanza del personale della Polizia di Stato della provincia e dei familiari di Dionisi.

La commemorazione è poi terminata presso la tomba dell’Appuntato, dove sono stati deposti dei fiori.

commemorazioneOriginario del viterbese e in servizio presso la questura del capoluogo toscano, Dionisi perse la vita a soli 24 anni, lasciando la moglie e una figlia piccola, durante una sparatoria avvenuta il 20 gennaio 1978 a Firenze in via della Casine, a seguito di una tentata evasione di alcuni detenuti del carcere della Murate, organizzata, secondo le indagini del tempo, da un’organizzazione eversiva.

Nel 1979 gli è stata conferita la Medaglia d’oro al Valor civile con la seguente motivazione:

“Portatosi unitamente ad altri militari nei pressi di un carcere ove era stato segnalato un autofurgone rubato, notati alcuni individui in atteggiamento sospetto, li affrontava decisamente, al fine di identificarli. Colpito a morte dal proditorio ed improvviso fuoco dei malviventi immolava la vita ai più nobili ideali di giustizia ed alto senso del dovere”.

Nel 2010 è stata riconosciuta a Dionisi anche la Medaglia d’oro di Vittima del terrorismo “Per gli alti valori morali espressi nell’attività prestata presso l’amministrazione di appartenenza e per i quali, a Firenze, il 20 gennaio 1978, venne ucciso, a seguito di un’azione terroristica operata dal gruppo eversivo Prima Linea”.

Il suo sacrificio è ricordato sia nella sede della Questura, in cui già da alcuni anni una sala riunioni è stata dedicata a lui, e sia sul Lungarno della Zecca Vecchia, a circa duecento metri dal luogo del triste evento, dove una caserma, sede dei neo-agenti della Polizia di Stato e del commissariato San Giovanni, porta il suo nome, simbolo per le nuove generazioni di altissimo senso del dovere.