Milano: violenza sessuale di gruppo, due arresti

Squadra mobile arrestoLa Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due giovani di 22 e 23 anni gravemente indiziati del reato di violenza sessuale di gruppo, commessa lo scorso marzo ai danni di una studentessa statunitense. Risultano indagati in concorso anche altri tre giovani.

A seguito delle indagini dei poliziotti della Squadra mobile di Milano la giovane, al termine di una serata trascorsa in discoteca con delle amiche, aveva accettato un passaggio in auto da cinque ragazzi.

Questi ultimi invece di riaccompagnarla a casa, l’avevano condotta in un appartamento e successivamente costretta a subire atti sessuali. Secondo la ricostruzione degli investigatori, la violenza sessuale sarebbe stata commessa in particolare da due giovani, ora agli arresti domiciliari. Dopo qualche giorno dagli abusi subiti, la ragazza ha contattato la Polizia e ha denunciato i suoi aggressori.

Sulla base delle dichiarazioni dei vari testimoni e attraverso l’analisi dei telefoni cellulari gli agenti sono riusciti ad identificare i presunti autori della violenza.

All’operazione ha collaborato la Squadra mobile di Livorno.

Roma: un workshop di studio e approfondimento per Forze di Polizia

Le foto dell'incontroSi è appena concluso a Roma un workshop di studio e approfondimento sull’organizzazione delle forze di Polizia nazionali a favore di una delegazione di alti funzionari pakistani della National School of Public Policy (NSPP).

Il workshop si è svolto presso il Servizio relazioni internazionali dell’Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle forze di Polizia, ed è stata un’occasione d’incontro e di scambio di rispettive conoscenze e competenze.

Hanno partecipato all’evento i rappresentanti della direzione centrale per gli Affari Generali e le politiche del personale della Polizia di Stato, del comando generale dell’Arma dei carabinieri e della Scuola di Perfezionamento per le forze di Polizia.

Le tematiche proposte hanno riscosso il plauso della delegazione pakistana presente che ha rinnovato l’auspicio per una prosecuzione di questi momenti formativi da programmare sulla base di comuni esigenze e individuazione di settori prioritari condivisi.

Torino: denunciati 6 appartenenti del gruppo “Novax V_V”

Parrucche, abiti e zaini scuri con adesivi è ciò che hanno usato 6 appartenenti al gruppo oltranzista novax “V_V” per imbrattare i muri di diversi luoghi cittadini, come scuole, università, istituti di credito, ospedali, sedi sindacali e giornalistici.

Tutti sono stati denunciati dai poliziotti della Digos di Torino. Hanno una età compresa tra i 41 e i 53 anni e sono ritenuti responsabili dell’azione di gruppo ai danni della scuola media statale “Alberti” e di essere gli autori dei 23 danneggiamenti a sedi d’interesse pubblico.

Nel corso delle successive perquisizioni domiciliari, a casa degli indagati sono state trovate altre parrucche, bombolette di vernice e scale di corda utili per raggiungere i loro obiettivi, nonché magliette, bandiere, adesivi e volantini con la simbologia del sodalizio novax.

Inoltre, sono stati sequestrati dei telefoni cellulari e alcuni computer che verranno analizzati per la prosecuzione dell’attività di indagine.

Foggia: violenza sessuale ai danni di una 13enne, arrestate tre persone

operazioneAdescata sui social, drogata e violentata in un box di Cerignola (Foggia): questo ha subito una ragazza 13enne da parte di tre persone nell’ottobre scorso e ora arrestate per violenza sessuale e cessione di sostanza stupefacente aggravata.

Secondo gli elementi raccolti dai poliziotti della squadra mobile di Foggia e del Commissariato di P.S. di Cerignola, a seguito della denuncia da parte dei genitori della minorenne, lo scorso mese di ottobre uno dei giovani maggiorenni, dopo aver conosciuto la vittima su una piattaforma social, l’ha invitata in un box alla periferia di Cerignola, dove poi è stata consumata la violenza di gruppo.

In particolare, dopo aver offerto alla 13enne sostanza stupefacente, i tre giovani, approfittando dello stato di incapacità fisica e psichica della minorenne, l’hanno obbligata a subire rapporti sessuali.

A Latina una nuova sala per l’ascolto protetto

A Latina una nuova sala per l’ascolto protettoÈ stata inaugurata questa mattina, nella questura di Latina, alla presenza del capo della Polizia Lamberto Giannini, la sala per l’audizione protetta delle vittime vulnerabili.

Un ambiente rassicurante dove il personale specializzato della Polizia di Stato procederà alla raccolta delle testimonianze rese dalle vittime vulnerabili, anche alla presenza di psicologi, consulenti, assistenti sociali e difensori.

Alla cerimonia erano presenti il prefetto della città pontina Maurizio Falco, il direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato, Francesco Messina ed il questore Raffaele Gargiulo, il procuratore aggiunto di Latina Carlo Lasperanza, il procuratore capo Giuseppe De Falco.

La realizzazione del nuovo ambiente protetto è stata possibile grazie al contributo dell’associazione Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni e affari, movimento di opinione indipendente senza fini di lucro per la promozione, il coordinamento e il sostegno delle iniziative delle donne che operano nel campo delle arti, delle professioni e degli affari) come ha spiegato il presidente, l’Avvocato Maria Antonietta Cestra, nel suo intervento.

A Latina una nuova sala per l’ascolto protettoPrima di procedere allo scoprimento della targa della sala e al taglio del nastro inaugurale, il prefetto Giannini, ha sottolineato che “Questo è un momento veramente importante perché con la Direzione centrale anticrimine stiamo investendo molto per fronteggiare l’odiosa piaga della violenza di genere. Abbiamo la consapevolezza che si tratta di una emergenza nazionale, ed avere la consapevolezza significa che si è lavorato tanto al riguardo, con l’attività investigativa, con gli interventi sul territorio e con iniziative come questa. Riuscire a creare strutture come queste, affinché le persone si sentano sicure, per far sì che le vittime siano messe sempre più nella condizione di denunciare, è un passaggio fondamentale. Fondamentale è anche la formazione che deve essere organica e andare di pari passo con la realizzazione di situazioni come questa. L’obbiettivo è quello di dotare ogni questura di una sala d’ascolto.
La cronaca purtroppo molto spesso ci racconta di femminicidi ed episodi di violenza ma a me piace pensare a quello che non ci viene raccontato, a tutte le volte che questi episodi vengono evitati, prevenuti”.

A Latina una nuova sala per l’ascolto protetto