È online la piattaforma fotografica digitale “Al servizio del Paese. Frammenti di storia italiana attraverso le immagini della Polizia” realizzata dalla Polizia di Stato insieme all’agenzia giornalistica Ansa.
Il progetto editoriale è nato durante la pandemia da un’idea dell’Ufficio comunicazione della Polizia di Stato, ossia di digitalizzare il patrimonio fotografico della rivista PoliziaModerna, il mensile ufficiale della Polizia di Stato, composto da oltre 50mila scatti, che insieme all’archivio dell’Ansa hanno dato vita ad una piattaforma digitale sulla storia e sul presente della Polizia, pensato per raccontare attraverso le immagini il lavoro “Al servizio del Paese”.
Uno strumento smart e innovativo dedicato soprattutto ai giovani, con cui scoprire e approfondire la storia e i cambiamenti vissuti dall’Italia repubblicana dal 1948 ad oggi. Da qui la scelta di presentare la piattaforma davanti ad una platea di studenti universitari all’interno della sala “The Dome” dell’Università Luiss Guido Carli di Roma.
L’evento, moderato da Gianni Riotta, direttore del Master in giornalismo e comunicazione della Luiss, ha visto, questo pomeriggio, la partecipazione del capo della Polizia Lamberto Giannini, del direttore dell’Ansa Luigi Contu, della vicepresidente Luiss Paola Severino e del direttore generale Luiss Giovanni Lo Storto.
Il prefetto Giannini ha sottolineato come “Ci siamo resi conto che queste foto raccontano non solo il nostro lavoro ma i passaggi storici e i cambiamenti del nostro Paese. Abbiamo voluto che questo patrimonio fosse letto e interpretato anche da un occhio esterno. L’Ansa ha dato sistematicità a questa pubblicazione e integrato questo patrimonio con tanti scatti, belli e interessanti”. Grazie alle descrizioni e ai lanci di agenzia dell’Ansa, che accompagnano le oltre 500 immagini della Piattaforma digitale, è possibile compiere un viaggio nel tempo e tornare al momento esatto in cui la foto è stata scattata.
La piattaforma è suddivisa in 7 aree tematiche che ne facilitano la consultazione interattiva. Si parte, nei primi due capitoli, dall’impegno contro le mafie e dalla lotta al terrorismo. Ampio spazio è dedicato alle specialità: la Polizia scientifica, la Polizia stradale, la Polizia postale e tanti altri reparti, l’ossatura della Polizia, che si è adattata alla società che cambia. C’è poi una sezione sulle donne, dal loro ingresso 60 anni fa ad oggi. Il quinto capitolo è dedicato alla sicurezza dei cittadini, la missione di ogni poliziotto. Quello successivo ai grandi eventi e alla gestione dell’ordine pubblico. Infine, l’ultimo capitolo, sul valore dello sport, è una rassegna dei grandi campioni italiani di ieri e di oggi del gruppo sportivo Fiamme oro della Polizia di Stato.
Nel corso dell’evento di lancio, alcuni degli scatti più significativi sono stati commentati proprio da chi quei momenti li ha vissuti in prima persona. Gli studenti hanno potuto, infatti, ascoltare e rivivere le indagini che hanno consentito di smantellare le Nuove Brigate Rosse direttamente dalla voce del capo della Polizia Giannini, all’epoca dei fatti funzionario della Digos di Roma.
A raccontare, invece, l’indagine che ha portato alla cattura del boss di “Cosa nostra” Bernardo Provenzano è stato Renato Cortese, che nel 2006 era il capo della sezione “Catturandi” della squadra mobile di Palermo. Assieme a lui erano inoltre presenti gli attori e volti noti della tv Ficarra e Picone che, con un pizzico di comicità, hanno narrato i difficili anni vissuti dai siciliani negli anni caratterizzati dagli omicidi di mafia.
Gaetano Quagliariello, docente di storia contemporanea presso l’Università Luiss, ha illustrato gli importanti cambiamenti culturali che hanno portato la società civile ad apprezzare sempre più il “servizio reso al Paese” dalle donne e dagli uomini della Polizia di Stato. Gli studenti presenti invece, con il supporto delle immagini, hanno ripercorso i passi che hanno portato la Polizia di Stato ad essere la prima forza di polizia, nel 1961, ad arruolare le donne, che oggi ricoprono importanti e delicati incarichi di vertice.
Infine, a spiegare l’importanza che riveste lo sport nel veicolare i valori di legalità e rispetto delle regole è stata Valentina Vezzali, ex atleta e direttore tecnico di scherma della Fiamme oro, nonché atleta italiana con il maggior numero di medaglie olimpiche vinte.
Presso l’Università Luiss è stata allestita una mostra, con 50 pannelli espositivi contenenti alcune delle immagini che compongono la piattaforma digitale, che sarà visitabile fino al 2 marzo 2023.