A 18 anni dalla sua scomparsa è stato ricordato oggi, con una cerimonia presso la questura di Roma, Nicola Calipari, funzionario della Polizia di Stato poi agente dei servizi segreti italiani, ucciso in tragiche circostanze il 4 marzo 2005 durante una missione di intelligence in Iraq.
Mentre stava portando in salvo la giornalista Giuliana Sgrena, rapita da un gruppo di guerriglieri, la loro auto fu oggetto di colpi di arma da fuoco e Calipari fece eroicamente scudo col proprio corpo alla giornalista, ma venne colpito e ucciso.
Il vicecapo vicario della Polizia Maria Luisa Pellizzari, alla presenza del prefetto di Roma Bruno Frattasi e dei familiari di Calipari ha deposto una corona di alloro sotto al bassorilievo commemorativo dedicato al caduto.
La professionalità e l’umanità con cui ha sempre svolto il suo lavoro è viva nel ricordo di tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato.
Nicola Calipari, insignito della medaglia d’oro al valor militare, è stato per oltre 20 anni funzionario della Polizia di Stato; entrato in Polizia nel 1979 venne assegnato, come primo incarico, alla Squadra mobile della questura di Genova poi a quella di Cosenza e successivamente alla questura di Roma.
Dal 1993 divenne vicedirigente della Squadra mobile di Roma e poi passò alla Direzione centrale della Polizia criminale; nel 2002 transitò alla Presidenza del Consiglio dei ministri.