Padova: la sorpresa della Polizia per il piccolo Marco

bimbo padova

A Ronchi di Villafranca (Padova) i poliziotti della Stradale, a bordo della Lamborghini Huracan e di due moto, hanno portato un saluto speciale a Marco, un bambino di 10 anni, che a breve si sottoporrà ad un delicato intervento chirurgico.

Marco, amante della divisa della Polizia di Stato ed appassionato di moto ed auto veloci, è arrivato a scuola seguito dai suoi amici poliziotti, dove all’ingresso lo attendevano maestre e i compagni.

lamborghini padova

Il bambino, affetto da una rara malattia genetica che non gli consente di camminare in autonomia, ha così potuto trascorrere con gioia il giorno di scuola prima della sua partenza per l’Ospedale Gaslini di Genova.

motociclette stradale

Un gesto di sostegno e supporto, da parte della Polizia, che ha accolto la richiesta avanzata dai genitori del piccolo e della comunità di Villafranca.

Forza Marco, ci vediamo al ritorno a casa.

Serena Felici

La Polizia di Stato a Cortinametraggio 2023

Si chiama Laura la protagonista del cortometraggio “Segni molto particolari” realizzato dalla Polizia di Stato con la West 46TH Films.

Il corto partecipa alla serata conclusiva della XVIII edizione di Cortinametraggio, nell’ambito della sezione “Eventi Speciali”, ed è stato presentato al pubblico in un evento, a Cortina d’Ampezzo, a cui hanno preso parte gli attori del cast e i rappresentanti dell’Ufficio comunicazione istituzionale del Dipartimento della Pubblica sicurezza, che cura le collaborazioni tra la Polizia di Stato ed il mondo delle fiction e del cinema.

La Polizia di Stato a Cortinametraggio 2023

Laura è una campionessa di nuoto, cieca dalla nascita che, entrata in Polizia come agente tecnico al termine della sua carriera sportiva nelle Fiamme oro, è impiegata in un commissariato, dove inizia un nuovo e stimolante percorso professionale. Dotata di grande intuito ed empatia, la protagonista saprà dimostrarsi un’affidabile collaboratrice per i suoi colleghi, con cui riuscirà a risolvere un caso misterioso.

Attraverso “Segni molto particolari” la Polizia di Stato prosegue il percorso, avviato ormai da molti anni, per essere vicina alle persone più fragili e favorire la diffusione della cultura dell’inclusione. Questi temi vengono raccontati in una chiave ironica e profonda dai protagonisti Federica De Benedittis, Roberto Ciufoli, Massimo Wertmüller, Simone Colombari, Niccolò Gentili, Daniela Morozzi, Lidia Vitale e Alessandro Parrello, che ne ha curato anche la regia.

La Polizia di Stato a Cortinametraggio 2023

Il corto valorizza anche il percorso intrapreso nel 2012 dal gruppo sportivo Fiamme oro della Polizia di Stato, incentrato sulla grande attenzione alla promozione dei valori dello sport paralimpico. Undici anna fa è infatti iniziato il tesseramento degli atleti per i propri gruppi sportivi terminato poi nella sua naturale evoluzione attraverso un concorso, recentemente concluso con la selezione e l’arruolamento di 14 atleti paralimpici. Questi, al termine della carriera sportiva, verranno a tutti gli effetti rimpiegati come agenti della Polizia di Stato nei ruoli tecnici. Un unicum tra le forze di polizia italiane.

Debora Mecchia

Scherma paralimpica: le Fiamme oro vincono in Coppa del mondo

scherma paralimpica coppa del mondoSulle pedane del PalaCus di Pisa si è svolta la tappa italiana della Coppa del mondo di scherma paralimpica, al termine della quale gli azzurri hanno conquistato un bottino di nove medaglie. Determinante, come sempre, il contributo dei campioni delle Fiamme oro. I metalli più preziosi sono arrivati da due portacolori del Gruppo sportivo della Polizia di Stato.

Trionfale ritorno in pedana per la poliziotta delle Fiamme oro Bebe Vio che, dopo 566 giorni ha dimostrato di non aver perso l’abitudine di vincere. Bebe ha messo in riga le avversarie della categoria B di fioretto femminile, vincendo tutti gli assalti con la sua proverbiale grinta che, miscelata con la classe cristallina, ha generato un cocktail esplosivo e vincente, che ha galvanizzato sia lei che il pubblico sugli spalti.

scherma paralimpica coppa del mondo“Vincere e non essermi fatta male è stato un miracolo – ha detto l’atleta delle Fiamme oro dopo la premiazione – Due anni fuori sono stati tanti, avevo perso l’abitudine alla gara e sono felicissima d’aver ritrovato la famiglia che crea la squadra. Ho sentito il tifo dei miei compagni, stare senza di loro tanto tempo è stata la cosa più difficile. Ho vinto perché mi sono divertita, ci riesco sempre quando mi diverto, perché amo troppo la scherma”.

scherma paralimpica coppa del mondoAnche la seconda medaglia d’oro vinta dall’Italia è marcata Polizia di Stato. A mettersela al collo è stata Rosanna Pasquino, che ha dominato la categoria B della sciabola femminile, entusiasmando tutti con le sue emozionanti vittorie. Al cardiopalma la finalissima con la cinese Rong Xiao, vinta all’ultima stoccata per 15-14.

Rossana era stata protagonista assoluta anche nella categoria B della spada femminile, nella quale aveva sfiorato la vittoria finale. L’azzurra, dopo aver superato tutte le avversarie, si era dovuta arrendere in finale alla tailandese Jana, numero uno del ranking internazionale, vittoriosa per 15-7.

scherma paralimpica coppa del mondoBronzo nella stessa gara per l’altra atleta tesserata per il Gruppo sportivo della Polizia di Stato Julia Markowska, superata in semifinale dalla vincitrice dell’oro.

Anche Emanuele Lambertini è salito sul terzo gradino del podio nella categoria A di fioretto maschile. Il portacolori della Polizia di Stato, che si presentava a Pisa come numero tre del ranking internazionale, ha superato agevolmente i giapponesi Sasajima e Kano, e poi l’ucraino Demchuk, fino a fermare la propria corsa nella semifinale, dove è stato superato dall’ungherese Richard Osvath, al termine di un match molto combattuto e spettacolare.

scherma paralimpica coppa del mondoC’è la firma delle Fiamme oro anche nel bronzo vinto dalla squadra di fioretto open. Nel quartetto infatti c’era la nostra Andreea Iolena Mogos che, insieme agli azzurri Matteo Betti, Alessia Biagini e Michele Massa, ha vinto la finale per il terzo posto contro la Francia con il punteggio di 20-10.

Sergio Foffo

Intitolata ad Avellino una palestra Fiamme oro ad Antonio Manganelli

Intitolazione palestra ad Avellino al prefetto ManganelliQuesto pomeriggio, ad Avellino alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del capo della Polizia Lamberto Giannini si è tenuta la cerimonia d’inaugurazione del centro sportivo “Flipper” intitolato ad Antonio Manganelli scomparso 10 anni fa a causa di una malattia mentre era ancora in carica come capo della Polizia.

Il centro sportivo “Flipper”, recentemente ristrutturato dal comune di Avellino, è stato affidato alla gestione delle Fiamme oro della Polizia di Stato e ospiterà corsi di lotta, pugilato, judo, pesistica, calcio e pallacanestro per i giovani della città e rientra in un progetto più ampio, mirato alla realizzazione di attività̀ di promozione della cultura dello sport e della legalità. Una valida alternativa alla strada, dove i ragazzi potranno formarsi attraverso i sani valori che lo sport può offrire.

Intitolazione palestra ad Avellino al prefetto ManganelliNel suo intervento il prefetto Giannini ha sottolineato “Una sezione giovanile fiamme oro è un luogo importante perché all’interno si riesce a creare un connubio tra lo sport, i cittadini, in particolare i ragazzi e le istituzioni, un luogo dove si insegnano dei valori importanti. Con orgoglio i giovani cresceranno insieme ai campioni delle Fiamme oro e con pazienza, tenacia e passione potranno raggiungere risultati eccezionali, tutte doti che aveva il nostro Capo, il prefetto Manganelli, che ha dedicato tutta la vita a questi valori credendo molto nei giovani”

All’evento, moderato dall’ex atleta Fiamme oro Stefano Pantano, erano presenti Adriana Piancastelli, moglie di Antonio Manganelli, la figlia Emanuela, il prefetto ed il questore di Avellino, Paola Spena e Maurizio Terrazzi, il sindaco Gianluca Festa nonché il presidente delle Fiamme oro Francesco Montini e i responsabili tecnici del gruppo sportivo della Polizia di Stato Valentina Vezzali, Giuseppe Maddaloni e Roberto Cammarelle.

Intitolazione palestra ad Avellino al prefetto ManganelliA scoprire la targa d’intitolazione sono stati i familiari del prefetto Manganelli ed il ministro dell’Interno Piantedosi. La benedizione è stata impartita dal vicario del vescovo di Avellino don Pasquale Iannuzzo accompagnato dal cappellano della Polizia di Stato, Vincenzo Spagnuolo.

Le conclusioni sono state fatte dal Ministro che ha evidenziato “Ci piace intitolare questa importante iniziativa ad Antonio Manganelli non solo perché Antonio era di Avellino, ma anche perché tra le grandi intuizioni da capo della Polizia c’è stata anche quella di aprire luoghi come questo a Marcianise, dove c’è la convergenza tra la pratica dello sport e la prevenzione del disagio giovanile attraverso la proposizione dello sport, con il messaggio di legalità e sicurezza che la Polizia di Stato veicola da anni in modo molto efficace tra i giovani”.

Intitolazione palestra ad Avellino al prefetto ManganelliNella mattinata, sempre ad Avellino, città in cui è nato e cresciuto Antonio Manganelli, il ministro dell’Interno Piantedosi ed il capo della Polizia Giannini hanno partecipato al convegno “Antonio Manganelli: un uomo, un poliziotto, un capo” organizzato dall’Associazione nazionali funzionari della Polizia di Stato. Insieme a familiari, colleghi e amici di lunga data del compianto capo della Polizia, è stata ricordata la sua figura di leader carismatico, abile investigatore e uomo premuroso ancora oggi apprezzata dai poliziotti che lui amava definire “i miei ragazzi”.

Debora Mecchia

Digos: denunciato tifoso con la maglia “Hitlerson 88”

Operatori di Polizia allo stadioIdentificato e denunciato dai poliziotti della Digos di Roma e del commissariato di P.S. “Prati” l’uomo di nazionalità tedesca che, nel derby Lazio-Roma di domenica scorsa, ha indossato la maglietta con la scritta “Hitlerson 88”.

L’uomo era stato immortalato durante la partita di calcio dagli operatori della polizia Scientifica e la sua identificazione è avvenuta anche grazie alla comparazione con le riprese delle telecamere poste all’ingresso dei tornelli di accesso allo stadio.

Identificate anche altre due persone che durante lo svolgimento della partita ostentavano il braccio destro teso in avanti, effettuando il “saluto romano”.
I tre sono stati sottoposti al provvedimento del Daspo dal Questore di Roma.