Questo pomeriggio, ad Avellino alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del capo della Polizia Lamberto Giannini si è tenuta la cerimonia d’inaugurazione del centro sportivo “Flipper” intitolato ad Antonio Manganelli scomparso 10 anni fa a causa di una malattia mentre era ancora in carica come capo della Polizia.
Il centro sportivo “Flipper”, recentemente ristrutturato dal comune di Avellino, è stato affidato alla gestione delle Fiamme oro della Polizia di Stato e ospiterà corsi di lotta, pugilato, judo, pesistica, calcio e pallacanestro per i giovani della città e rientra in un progetto più ampio, mirato alla realizzazione di attività̀ di promozione della cultura dello sport e della legalità. Una valida alternativa alla strada, dove i ragazzi potranno formarsi attraverso i sani valori che lo sport può offrire.
Nel suo intervento il prefetto Giannini ha sottolineato “Una sezione giovanile fiamme oro è un luogo importante perché all’interno si riesce a creare un connubio tra lo sport, i cittadini, in particolare i ragazzi e le istituzioni, un luogo dove si insegnano dei valori importanti. Con orgoglio i giovani cresceranno insieme ai campioni delle Fiamme oro e con pazienza, tenacia e passione potranno raggiungere risultati eccezionali, tutte doti che aveva il nostro Capo, il prefetto Manganelli, che ha dedicato tutta la vita a questi valori credendo molto nei giovani”
All’evento, moderato dall’ex atleta Fiamme oro Stefano Pantano, erano presenti Adriana Piancastelli, moglie di Antonio Manganelli, la figlia Emanuela, il prefetto ed il questore di Avellino, Paola Spena e Maurizio Terrazzi, il sindaco Gianluca Festa nonché il presidente delle Fiamme oro Francesco Montini e i responsabili tecnici del gruppo sportivo della Polizia di Stato Valentina Vezzali, Giuseppe Maddaloni e Roberto Cammarelle.
A scoprire la targa d’intitolazione sono stati i familiari del prefetto Manganelli ed il ministro dell’Interno Piantedosi. La benedizione è stata impartita dal vicario del vescovo di Avellino don Pasquale Iannuzzo accompagnato dal cappellano della Polizia di Stato, Vincenzo Spagnuolo.
Le conclusioni sono state fatte dal Ministro che ha evidenziato “Ci piace intitolare questa importante iniziativa ad Antonio Manganelli non solo perché Antonio era di Avellino, ma anche perché tra le grandi intuizioni da capo della Polizia c’è stata anche quella di aprire luoghi come questo a Marcianise, dove c’è la convergenza tra la pratica dello sport e la prevenzione del disagio giovanile attraverso la proposizione dello sport, con il messaggio di legalità e sicurezza che la Polizia di Stato veicola da anni in modo molto efficace tra i giovani”.
Nella mattinata, sempre ad Avellino, città in cui è nato e cresciuto Antonio Manganelli, il ministro dell’Interno Piantedosi ed il capo della Polizia Giannini hanno partecipato al convegno “Antonio Manganelli: un uomo, un poliziotto, un capo” organizzato dall’Associazione nazionali funzionari della Polizia di Stato. Insieme a familiari, colleghi e amici di lunga data del compianto capo della Polizia, è stata ricordata la sua figura di leader carismatico, abile investigatore e uomo premuroso ancora oggi apprezzata dai poliziotti che lui amava definire “i miei ragazzi”.
Debora Mecchia