Siglato accordo tra Polizia e l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale

Siglato accordo tra Polizia e l’Agenzia per la cybersicurezza nazionaleSiglato un accordo di collaborazione per la prevenzione e la gestione di eventi cibernetici tra la Polizia di Stato e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn) dal capo della Polizia Lamberto Giannini e dal direttore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale, Bruno Frattasi.

La collaborazione già in passato si è mostrata solida ed efficace sia nell’attuazione della strategia nazionale di cybersicurezza e sia a livello operativo nei significativi eventi di sicurezza del Paese.

L’accordo prevede che l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale potrà avvalersi dei Centri operativi per la sicurezza cibernetica della Polizia postale (Cosc) per attivare sinergie operative anche attraverso l’individuazione di specifiche professionalità della Polizia di Stato che potranno essere impiegate presso l’Agenzia, inoltre, la collaborazione predispone la pianificazione e la realizzazione di percorsi di formazione altamente specialistici in materia di cybersicurezza.

Siglato accordo tra Polizia e l’Agenzia per la cybersicurezza nazionaleAll’incontro per la firma della convenzione erano presenti per il dipartimento della Pubblica Sicurezza, Antonio Borrelli, coordinatore della Struttura di missione per l’istituenda direzione Centrale per la Polizia scientifica e la sicurezza Cibernetica e il  direttore del servizio Polizia postale e delle Comunicazioni, Ivano Gabrielli mentre per l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale era presente il vice direttore generale Nunzia Ciardi, il capo di gabinetto, Gianluca Ignagni e il capo della divisione affari istituzionali, relazioni esterne e comunicazione, Francesco Carioti.

Scherma paralimpica: in Coppa del mondo 2 ori e 4 bronzi Fiamme oro

scherma paralimpica cdm nimesSi è svolta a Nimes (Francia) la seconda tappa della Coppa del mondo di scherma paralimpica, gara valida anche come qualificazione ai giochi paralimpici di Parigi 2024.

Ottima la prova degli schermitori azzurri che hanno portato a casa due medaglie d’oro e quattro di bronzo, grazie ai portacolori del Gruppo sportivo della Polizia di Stato, che hanno messo la firma in tutti i metalli conquistati dagli atleti italiani.

Secondo trionfo di coppa, dopo quello ottenuto nella tappa di Pisa, per la poliziotta delle Fiamme oro Bebe Vio, oro nel fioretto femminile categoria B.

scherma paralimpica cdm nimesLa campionessa cremisi ha superato prima la rappresentante di Hong Kong Nga Ting Tong per 15-2, e poi, con lo stesso punteggio, la brasiliana Monica Santos. In semifinale l’azzurra si è imposta sulla cinese Xiao per 15-9 mentre nella finalissima ha sconfitto, al termine di un assalto senza storia, la tailandese Jana con il punteggio di 15-8.

La seconda vittoria di marca Fiamme oro è arrivata dal nostro Edoardo Giordan, che si è aggiudicato l’oro nella gara di sciabola categoria A. Edoardo si presentava sulle pedane di Nimes da numero uno del ranking mondiale, e non ha deluso le aspettative andandosi a prendere il gradino più alto del podio. Per lui prima il successo contro il coreano Sim per 15-6, poi la bellissima vittoria sul campione cinese Jianquan Tian ottenuta all’ultima stoccata per 15-14. Grande prestazione anche in semifinale contro l’ungherese Richard Osvath superato per 15-11. Infine, la conquista dell’oro battendo in finale il tedesco Schmidt, anch’esso con il punteggio di 15-11.

scherma paralimpica cdm nimesLe medaglie di bronzo sono arrivate da Rossana Pasquino, tesserata per le Fiamme oro, confermandosi, proprio come a Pisa, sul podio della spada femminile categoria B; Ionela Andreea Mogos si è piazzata terza nella gara di fioretto femminile categoria A e stesso risultato è stato ottenuto dal nostro Emanuele Lambertini nella spada maschile categoria A.

Bronzo anche per la squadra di fioretto femminile, quasi tutta Fiamme oro, composta dalle atlete cremisi BeBe Vio, Ionela Andreea Mogos e Loredana Trigilia, insieme all’azzurra Alessia Biagini.

La Polizia e il suo impegno per la liberazione d’Italia

partigiani

Il 25 aprile si celebrano i 78 anni dalla Liberazione dal nazifascismo, giorno in cui nel 1945, dopo il proclama “arrendersi o perire” diramato via radio da Sandro Pertini, esponente del ClnaI (Comitato di liberazione nazionale alta Italia) e futuro presidente della Repubblica, i tedeschi e i fascisti della Repubblica di Salò iniziarono a ritirarsi da Torino e Milano, già insorte. La giornata denominata “anniversario della liberazione d’Italia” è stata istituzionalizzata come festa nazionale nel 1949.

Il 1943 è l’anno che segna la svolta decisiva per la posizione dell’Italia nella Seconda guerra mondiale. Infatti a partire dallo sbarco anglo-americano, nel luglio dello stesso anno, in Sicilia, a Cassibile, in provincia di Siracusa, fu firmato in gran segreto il 3 settembre “l’Armistizio breve” tra le forze alleate e il generale Castellano, per conto del nuovo Governo Badoglio. L’annuncio, via radio, venne diffuso solo qualche giorno dopo, l’8 settembre 1943. L’Italia cessò così ogni ostilità nei confronti degli Alleati ed iniziò il processo di liberazione del Paese dal nazifascismo.

cassibile

Da sud a nord le forze alleate avanzarono con carri armati, divisioni di fanteria e bombardamenti aerei, alcune città riuscirono a liberarsi da sole prima del loro arrivo, come Napoli, altre vennero liberate più tardi pian piano che risalivano la penisola: Roma, Firenze, Ancona e Perugia nel 1944.

La fase più critica però è quella relativa allo sfondamento della Linea gotica, il sistema di fortificazioni costruito dall’esercito tedesco lunga la linea geografica che unisce, attraverso l’Appennino, Massa Carrara a Rimini, al cui ridosso, a seguito del Proclama Alexander l’avanzata subì un rallentamento .

E’ in queste zone e nel nord Italia che la battaglia fu più cruenta; a Genova, Torino e Milano, nel 1945, la popolazione sciopera, insorge e le divisioni dei partigiani scendono dalle montagne dopo l’invito all’insurrezione generale del CnlaI, città queste, che gli Alleati troveranno, al loro arrivo, già liberate e in cui i nazifascisti furono costretti alla resa incondizionata.

Ai 20 mesi di resistenza, contribuirono molti poliziotti i quali, in vari modi ed in varie zone, diedero il loro supporto attraverso l’impegno attivo, fornendo armi, informazioni e le divise Pai ai ribelli.

Alcune guardie della Pubblica Sicurezza a Napoli, durante le famose “Quattro giornate”, si unirono al movimento di liberazione, sette di loro morirono e altre otto rimasero ferite. In particolare il capitano Amabile Rizzo, si pose al comando di civili e militari in uno scontro armato con i tedeschi, che vennero poi messi in fuga.

Le guardie Amerigo Sterpetti, Umberto Dionisi, Antonio Zanuzzi, Giovanni Liguori, Giuseppe Mantellassi, il tenente  Antonio Mollica, il sottotenente Aldo De Palma, oltre a Maurizio Giglio, Pietro Lungaro e Giovanni Lupis ed altri, contribuirono alla difesa di Roma dopo l’8 settembre 1943, rimasta con ordini poco chiari e contrastanti.

lapide livornoIl sottotenente Vittorio Labate, in provincia di Livorno, comandava la Tenenza di Pubblica Sicurezza dell’Ardenza ed insieme ad altri sette colleghi, Nicola Bucci, Giovanni Cannata, Francesco Citro, Orlando Tomietto ,Washington Copernico, Orlando Marinai e Umberto Petrucchi, stavano trasportando delle armi e munizioni, in dotazione alla questura, per consegnarle ai partigiani della Terza brigata Garibaldi, operante in provincia di Pisa per poi unirsi a loro. Furono però scoperti dai tedeschi e fucilati pochi giorni dopo.

Il poliziotto Mario Canessa, in provincia di Sondrio, in servizio alla frontiera con la Svizzera disubbidì agli ordini di perquisire e denunciare chi tentava di fuggire, fornì preziose informazioni ai gruppi partigiani. Sospettato dai fascisti, venne trasferito in centro Italia, dove continuò a collaborare assiduamente con il Cnl. criscitiello

L’agente di Pubblica Sicurezza Raffaele Criscitiello, a Monza, collaborò con i partigiani del fronte della Gioventù, che organizzarono un assalto alla caserma dove prestava servizio e di cui aveva fornito la planimetria, al fine di reperire delle armi. Venne poi scoperto ed ucciso dai tedeschi insieme ad altri due partigiani. 

Per ricordare il sacrificio dei molti, che durante quegli anni difficili diedero la vita in difesa di libertà e democrazia, domani il presidente della Repubblica Sergio Mattarella deporrà una corona d’alloro al Sacello del Milite ignoto all’Altare della Patria di Piazza Venezia, a Roma. Alla cerimonia solenne, insieme alle cariche costituzionali, prenderà parte anche il capo della Polizia Lamberto Giannini.

Serena Felici

Milano: arrestato 54enne in flagranza per spaccio

Arresto MilanoArrestato in flagranza a Milano un pregiudicato di 54 anni per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

I poliziotti del commissariato di Lambrate hanno fermato l’uomo vicino la sua abitazione a bordo di un’autovettura. All’interno del veicolo c’erano 1000 euro in contanti ed un mazzo di chiavi.

Visto il fare sospetto, la somma di denaro contante e il suo passato criminale a Segrate (Milano), gli investigatori hanno perquisito la sua abitazione, dove hanno rinvenuto 14 grammi di Hashish.

Inoltre gli agenti, insospettiti ancora dalle giustificazioni dell’uomo ritenute poco credibili, hanno deciso di perquisire un’altra sua abitazione, in cui sono stati scoperti 51 chili di hashish suddivisi in numerosi panetti, materiale per il confezionamento della droga e 9.500 euro. Droga, denaro e materiale relativi al reato sono stati prontamente sequestrati.

Natale Giacomo Franzella

Messina, fermato terrorista siriano

Messina, fermato terrorista sirianoA Messina, i poliziotti della Digos hanno sottoposto a fermo un 18enne di origine siriana per partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo.

Grazie ai sistematici controlli di sicurezza che la Polizia effettua sui migranti è stato possibile risalire alla appartenenza del giovane, soccorso in mare a largo delle coste siciliane e collocato presso il Cpr di Pian del Lago, in provincia di Caltanissetta, ad una organizzazione terroristica di matrice jihadista operante in Siria.

Gli investigatori della Digos, in collaborazione con i poliziotti del Servizio per il contrasto all’estremismo e al terrorismo esterno della Dcpp (Direzione centrale della Polizia di prevenzione) con l’ausilio dei colleghi della Postale di Messina, sono riusciti a recuperare numerosi files che il fermato aveva cancellato dal proprio cellulare, tra cui chat e contenuti multimediali inneggianti alla Jihad da cui è emersa chiaramente la sua militanza tra i siriani combattenti per Jabhat al Nusnra, un feroce gruppo armato siriano.