La lettera di saluto del capo della Polizia ai “suoi poliziotti”

La lettera di saluto del capo della Polizia ai "suoi poliziotti"Care colleghe e cari colleghi della Polizia di Stato.

È passato qualche anno da quando, nel 1986, sono arrivato alla Scuola Allievi Agenti di Alessandria per sostenere le selezioni per diventare Allievo Agente Ausiliario del 15° corso… ma sarebbe troppo lungo raccontare tutto, vi annoierei. Veniamo a oggi, anzi a lunedì prossimo, quando il nostro cammino si separerà.

Assumerò un altro incarico e formalmente lascerò la mia amata Polizia di Stato.

Non a caso ho scritto “formalmente” perché “POLIZIOTTI SI È STATI, SI È E SI RESTERÀ SEMPRE”.

È UN LEGAME CHE DURA UNA VITA E NON SI PUÒ RECIDERE.

Dal 10 marzo del 2021 ho avuto l’assoluto privilegio di dirigere il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, di guidarVi.

Sono stati poco più di due anni. Un periodo, forse, temporalmente breve, ma di una intensità e di una complessità senza precedenti.

Tutti insieme abbiamo affrontato la pandemia e le sue conseguenze, tutte le problematiche legate all’esplosione di un drammatico conflitto bellico e potrei continuare a citare altri eventi, ma voglio solo ringraziarvi per quello che avete, abbiamo fatto insieme.

Abbiamo garantito sempre ogni servizio, stando vicini ai cittadini, espletando tutte le nostre attività senza fermarci mai, neanche un minuto.

In questo momento, commosso, penso ai colleghi che abbiamo perso durante la pandemia, a coloro che sono stati sopraffatti dalle difficoltà della vita e a Gianni, Marino, Maurizio, Sergio e Domenico, colleghi valorosi, compagni di strada caduti nell’adempimento del dovere, che saranno sempre nel mio cuore.

Siamo una grande famiglia, uniti da una lunga e gloriosa storia e sono certo che saprete sempre assolvere alla nostra missione, quella di “ESSERCI SEMPRE”.

Vorrei potervi abbracciare tutti, uno ad uno e vi saluto con l’augurio di ogni bene.

Grazie a tutti e buona fortuna

Viva la Polizia di Stato!

Lamberto Giannini

Memoria e presente: il capo della Polizia alla Scuola superiore

Lamberto Giannini alla Scuola superiore di poliziaQuesta mattina il capo della Polizia Lamberto Giannini si è recato alla Scuola superiore di Polizia per porgere l’ultimo saluto ai caduti della Polizia, i cui nomi sono incisi sulle formelle presenti all’interno del Sacrario (Foto).

Lo ha fatto deponendo una corona d’alloro e rivolgendo un commosso pensiero ai 2.546 poliziotti caduti in servizio nel corso dei 171 anni di storia della Polizia.

Lamberto Giannini alla Scuola superiore di poliziaSul libro d’onore, prima di lasciare il Sacrario, il prefetto Giannini ha scritto un suo pensiero “Grato per la vostra guida e protezione, mi inchino. Un saluto e un bacio a Gianni, Marino, Maurizio, Sergio e Domenico, uomini valorosi caduti durante il cammino, per sempre qui e nel mio cuore”.

Subito dopo, accompagnato dal direttore della Scuola Annamaria Di Paolo, il prefetto Giannini ha raggiunto l’aula Parisi dove ha incontrato i frequentatori dei due corsi in atto per commissari, il 111° e 112°, e il personale della Scuola superiore.

Lamberto Giannini alla Scuola superiore di polizia“Questo incontro rappresenta un momento importante del mio percorso. Qui alla Scuola superiore di Polizia tutto è iniziato 35 anni fa”. Il Capo della Polizia, rivolgendosi al Direttore e al personale del quadro permanente, ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dalla Scuola, portato avanti sempre garantendo un elevato livello di formazione e produttività.  Questo “ha consentito un ricambio di funzionari che è vitale per il territorio e per la nostra Amministrazione”.
Parlando poi ai giovani commissari presenti in aula, il prefetto Giannini ha ribadito “Siete entrati in una famiglia, grande e importante, esigente ma accogliente alla quale sarà naturale dare tutto. C’è molta aspettativa nei vostri confronti, e tale aspettativa è pari alla qualità che negli ultimi anni si sta registrando sempre maggiore”.

Lamberto Giannini alla Scuola superiore di poliziaAi funzionari del 111° corso, che a breve termineranno il loro percorso di formazione, il Direttore generale della Pubblica sicurezza ha rivolto il suo personale augurio “State terminando la formazione e intraprenderete il vostro percorso, fatelo con serenità e convinzione, parlate con tutti, ascoltate gli anziani, non solo i funzionari ma il personale di ogni ordine e grado che ha grandissima esperienza. Lavorando e assumendovi delle responsabilità sarete non solo rispettati come funzionari ma sarete amati, ed è quanto di più bello ci possa essere, avere affetto restituito da chi lavora con voi. In questi giorni sto ricevendo grandissime prove di questo affetto, e vi assicuro che è importante. Vi auguro che possiate avere il meglio da questo lavoro, grandi soddisfazioni, e trasmettere all’esterno i valori della Polizia di Stato”.

Infine, ha concluso il capo della Polizia Giannini “ho una raccomandazione: prestate particolare attenzione alle categorie più fragili, ragazzi, anziani, le persone che sono ai margini. Anche lì bisogna far rispettare la legge, ma c’è modo e modo di farlo. In bocca al lupo a tutti, auguri e viva la Polizia di Stato”.

Lamberto Giannini saluta la Polizia di Stato

Il saluto di Lamberto GianniniÈ stata una settimana densa di emozioni quella trascorsa dal capo della Polizia Lamberto Giannini.

Il Direttore generale della Pubblica sicurezza, che lunedì prossimo si insedierà a Palazzo Valentini come prefetto di Roma, ha voluto salutare tutti i dirigenti e i poliziotti con i quali ha condiviso gli ultimi due anni della sua carriera. Una carriera costellata da importanti successi investigativi nel mondo dell’antiterrorismo, iniziata nel lontano 1987, anno nel quale era entrato a far parte della famiglia della Polizia di Stato.

Proprio alle donne e agli uomini della Polizia di Stato e del Dipartimento della Pubblica sicurezza ha voluto rivolgere il suo ultimo personale saluto. Lo ha fatto video collegandosi con tutti i Questori d’Italia e con i dirigenti delle Specialità e delle Scuole della Polizia e incontrando, a Roma, i direttori centrali, quelli degli Ispettorati di pubblica sicurezza e i dirigenti del Dipartimento che, come da lui sottolineato, ha avuto l’orgoglio di guidare (Foto).

Il saluto di Lamberto GianniniI due momenti sono stati seguiti in streaming anche da centinaia di poliziotti, segno del forte legame che si è instaurato tra la Polizia ed il prefetto Giannini in oltre 30 anni di carriera.

“È un momento non semplice per me da un punto di vista umano – ha sottolineato un emozionato capo della Polizia Giannini – questo per me non rappresenta solo un saluto di commiato come vertice del Dipartimento della Pubblica sicurezza, ma è qualcosa di più grande. È il saluto alla Polizia di Stato dopo moltissimi anni”.

Nei suoi interventi, poi, il prefetto Giannini ha ringraziato tutti coloro che in questi due anni sono stati al suo fianco e in prima linea nel far fronte ad eventi che, come da lui stesso sottolineato “saranno raccontati sui libri di storia”.

Il saluto di Lamberto GianniniSotto il suo mandato si è dovuto far fronte all’emergenza pandemica, durante la quale, ha ribadito Giannini “la Polizia di Stato e le Forze di polizia ci sono sempre state. La sicurezza è stata sempre garantita, in tutte le città, nonostante in moltissimi avessero contratto il virus, ed è stato fatto con grande umanità e sensibilità”. Proprio ricordando quei difficili mesi, il Capo della Polizia si è commosso nel ripensare alle migliaia di vittime causate dal Covid-19, ai poliziotti morti proprio a causa del virus e a quelli che hanno sacrificato la vita al servizio del Paese.

“In questi anni come Capo della Polizia – ha rimarcato Giannini – ho avuto la conferma che la Polizia di Stato è un pilastro assoluto del Paese e tutti noi abbiamo una grande responsabilità nel rappresentare un’Istituzione affidabile e solida che è una pietra angolare dell’Italia”.

Al suo fianco, in questo ultimo commosso saluto, sono stati sempre presenti il vice capo vicario della Polizia Maria Luisa Pellizzari, il capo della segreteria del Dipartimento della P.S. Sergio Bracco, il capo della segreteria particolare Mauro La Matina e la moglie Laura Tintisona. A loro si sono uniti anche il vice capo preposto all’attività di coordinamento e pianificazione Stefano Gambacurta ed il vice capo – direttore centrale della Polizia criminale Vittorio Rizzi.

Pretendiamo Legalità: premiati i vincitori del Progetto

Si è svolta questa mattina, presso la Scuola allievi agenti della Polizia di Stato di Peschiera del Garda (Verona), la cerimonia di premiazione della sesta edizione del Progetto-concorso nazionale “Pretendiamo Legalità”, promosso dalla Polizia di Stato tra gli studenti delle scuole primarie e secondarie di oltre 90 province italiane.

Pretendiamo legalitàAll’evento erano presenti il questore della provincia di Verona, Roberto Massucci, il direttore della Scuola Giampaolo Trevisi, Amelio Sebastian in rappresentanza del ministero dell’Istruzione e del merito e due atleti delle Fiamme oro, Silvano Chesani campione del salto in alto e Renè De Silvestro campione paralimpico dello sci alpino.

Ad intrattenere gli ospiti e le scolaresche premiate, sul palco è salito anche il poliziotto Sebastiano Vitale in arte Rev Man, cantante rapper che raggiunge i giovani attraverso la musica e i testi delle sue canzoni con l’intento di trasmettere i valori di legalità e giustizia.
Pretendiamo legalitàDurante la cerimonia è stato trasmesso anche un video messaggio del direttore artistico del museo del fumetto di Cosenza Luca Scornaienchi, ideatore del Graphic novel “Il commissario Mascherpa” edito da Poliziamoderna. (Foto)

Ospite speciale che piace a grandi e piccini anche Prezzemolo la mascotte del parco dei divertimenti di Gardaland.

Realizzato dalla Polizia di Stato in collaborazione con il ministero dell’Istruzione e del merito, “Pretendiamo legalità” ha da sempre l’obiettivo di promuovere la cultura della legalità attraverso il rispetto delle regole, il corretto utilizzo di Internet e i valori della Costituzione che, insieme all’amicizia, alla libertà e alla solidarietà, rappresentano le basi per la crescita dei cittadini di domani e per la costruzione di una società responsabile. 

Pretendiamo legalitàAnche per questa edizione sono state tantissime le scuole che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa; i ragazzi hanno lavorato, approfondendo i temi della legalità, fianco a fianco con i poliziotti delle questure e delle Specialità cimentandosi in tre categorie principali: arti figurative, cine e tv e Graphic novel.
Inoltre, quest’anno, gli alunni delle scuole vincitrici, arrivati ieri, sono stati ospitati dalla Scuola di Peschiera del Garda e hanno vissuto una giornata da poliziotti. Sveglia di mattina presto, colazione tutti insieme in mensa, gomito a gomito con i colleghi in divisa e un emozionante alzabandiera insieme ai loro amici poliziotti prima di partecipare alla premiazione.

I vincitori di questa edizione si sono aggiudicati un tablet di ultima generazione e un buono spesa del valore di 1000 euro da spendere per l’acquisto di materiale e progetti scolastici gentilmente offerti dai partner commerciali del progetto, Vodafone e Fastweb.  

Pretendiamo legalitàArti figurative
Vincitrice per la categoria la scuola primaria “N. Roscelli suore dell’Immacolata” di Genova; gli alunni della 5^A e B hanno realizzato un gioco da tavolo “Wings of Legality”.

Cine Tv
Per la categoria è stata premiato l’Istituto comprensivo “Bovio-pontillo-Pascoli” di Cicciano, Napoli; gli alunni della 2^ E hanno realizzato un videoclip dal titolo “Adesso basta”.

Graphic novel
Nella categoria è stato premiato l’Istituto d’Adda di Varallo, Vercelli con il fumetto “Il passato ritorna” ispirato alle avventure del “commissario Mascherpa”. I vincitori di questa categoria vedranno pubblicato il loro lavoro nel nuovo libro in realizzazione del nuovo numero del commissario Mascherpa.

Quest’anno c’è stata anche una menzione speciale assegnata dalla commissione esaminatrice al liceo artistico Klee-Barabino di Genova che ha realizzato, insieme ai poliziotti del VI Reparto mobile, un videoclip su “Giovanni Palatucci” il commissario che ha salvato molti ebrei dalle deportazioni nella II guerra mondiale.

La Polizia al Salone internazionale del libro di Torino

poliziamoderna -salone del libroDal 18 al 22 maggio si svolgerà a Torino la 35^ edizione del Salone internazionale del libro. (Locandina)

L’evento, dal titolo “Attraverso lo specchio”, si svolgerà presso il Centro congressi Lingotto Fiere e la Polizia di Stato sarà presente con uno stand allestito dalla questura di Torino presso il Padiglione Oval V189: un’area espositiva con iniziative di promozione della legalità e della cultura attraverso incontri dedicati agli autori in divisa e dimostrazioni delle varie Specialità della Polizia.

Anche quest’anno è presente uno spazio riservato al mensile Poliziamoderna e alle pubblicazioni edite dalla Rivista ufficiale della Polizia di Stato; il fumetto “Il commissario Mascherpa”, il volume fotografico Cani&Eroi e il volume Polizia e motori sulle auto storiche. Il ricavato della vendita di questi libri è interamente devoluto al “Piano Marco Valerio”, il progetto che sostiene le famiglie dei poliziotti con figli minorenni affetti da gravi patologie croniche e degenerative.

Inoltre, per tutta la durata della manifestazione, saranno presenti i poliziotti scrittori che presenteranno le loro opere. Tra gli scrittori anche 3 dei vincitori del primo concorso per atleti paralimpici: Giulia Ghiretti con “Sono sempre io. L’incidente, il nuoto, la mia rivincita”, Antonio Fantin “Punto. A capo. Dalla malattia all’oro paralimpico” e Carlotta Gilli “Una luce nell’acqua

Tra i libri presentati c’è anche il volume “Un poliziotto di nome Lele”, redatto dal giornalista Giovanni Bianconi e pubblicato dal dipartimento della Pubblica sicurezza. Il libro è stato realizzato a 20 anni dalla tragica morte del poliziotto Emanuele Petri morto per mano delle nuove Brigate Rosse il 10 marzo 2003 e si ispira alla vita di Emanuele e alle testimonianze dei tanti che lo hanno conosciuto.

Tra i romanzi presentati quest’anno ci sono: “Io sono l’indiano”, scritto dal dirigente della Divisione anticrimine della questura di Pistoia Antonio Fusco, un noir con protagonista un ispettore della Polizia di Stato;
Nel bunker del diavolo” di Andrea Ferrara, poliziotto del Servizio polizia scientifica, romanzo d’azione su un’indagine che ci riporta agli Anni ’90;
La strana coppia” di Antonio Savoldi, poliziotto del Compartimento polizia stradale di Milano racconta la nascita di una collaborazione e di una grande amicizia nata a seguito di un grave incidente stradale;
infine, Antonio Zullo della questura di Torino, con il suo saggio “Criminologia e psicologia investigativa, ripercorre l’evoluzione di questa scienza.

Saranno presenti anche 4 volumi che trattano temi legati alle Specialità della Polizia di Stato; il primo realizzato attraverso l’iniziativa della Polizia postale in collaborazione con Unieuro, dal titolo “Cuori connessi” che racconta storie di ragazzi e ragazze vittime di bullismo; il secondo “Coltiv@rete” frutto dell’esperienza del poliziotto della questura di Brescia Domenico Geracitano con i ragazzi a cui si rivolge, per esortarli all’uso consapevole degli spazi virtuali.

Vi segnaliamo che anche per questa edizione nello spazio espositivo sarà possibile acquistare i prodotti ufficiali della Polizia di Stato commercializzati dai licenziatari ufficiali del marchio istituzionale.