Genova, perquisizioni a due negazionisti della Shoah

Genova, perquisizioni a due negazionisti della ShoahA Genova i poliziotti della Digos hanno eseguito perquisizioni personali, locali ed informatiche a due persone accusate di apologia di incitazione alla discriminazione razziale, etnica e religiosa fondata sulla negazione della Shoah.

I due di 26 anni e 59 anni, hanno pubblicato su diversi account facebook e blog personali, numerosissimi contenuti di propaganda antisemita e negazionista.

Tra il materiale propagandato dagli indagati, numerosi documenti fondati sulle teorie dei più noti negazionisti europei, come Robert Faurisson, ex accademico condannato più volte per aver contestato l’esistenza di crimini contro l’umanità, in particolare l’esistenza delle camere a gas durante la seconda Guerra mondiale.

Frequenti i riferimenti ai “Protocolli dei savi di Sion” un documento molto diffuso negli ambienti antisemiti di tutto il mondo a cui si ispirò lo stesso Hitler.

Uno dei due aveva condiviso un video, corredato dal commento “la conoscenza rende liberi”, chiaro riferimento – cinicamente macabro -alla scritta “Arbeit macht frei – il lavoro rende liberi” presente sull’ingresso del campo di concentramento di Auschwitz; costituito da una serie di interviste a sedicenti studiosi dell’olocausto che ne negano l’esistenza utilizzando argomentazioni pseudostoriche.

Le perquisizioni degli investigatori hanno dato esito positivo e oltre al sequestro degli account utilizzati dagli indagati, sono stati sequestrati i device in loro uso per la successiva analisi.

Italia-Israele: Tavolo tecnico bilaterale sulla sicurezza

il bilaterale italia- israeleSi è tenuto a Roma l’8° Tavolo tecnico bilaterale Italia-Israele in materia di sicurezza, organizzato dall’Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia del Dipartimento della Pubblica sicurezza.
Una due giorni intensa di lavori, preceduti da un incontro di saluto tra il capo della Polizia Vittorio Pisani e l’ambasciatore d’Israele in Italia, Alon BAR.
Nel corso degli incontri, ai quali hanno preso parte anche il vice capo della Polizia preposto all’attività di coordinamento e pianificazione delle Forze di polizia, Stefano Gambacurta, le tematiche affrontate hanno consentito un costruttivo confronto tra i rispettivi sistemi di law enforcement su argomenti quali la gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica in occasione di grandi eventi e di disastri ambientali o naturali, il contrasto alla criminalità organizzata, con un focus particolare sul narcotraffico, effettuato anche tramite transazioni sul dark web, e l’impiego delle nuove tecnologie, soprattutto informatiche e forensi.
Tra i temi di maggior risalto, vale la pena richiamare l’interessante approccio adottato da Israele per la predizione degli tsunami, il modello italiano sulla prevenzione e il contrasto alle organizzazioni criminali di tipo mafioso e il sistema italiano di protezione delle infrastrutture critiche e di prevenzione e contrasto al cybercrime anche attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per il monitoraggio della Rete e del social media. Per l’approfondimento di tutte le tematiche trattate, gli esperti continueranno la loro cooperazione attraverso lo sviluppo di concrete iniziative di scambio e condivisione di esperienze e competenze.

Traffico di droga nel nord: 6 arresti

I poliziotti della sezione antidroga della Squadra mobile della questura di Padova con la collaborazione anche delle Squadre mobili di Treviso, Modena e Lodi, hanno arrestato 6 persone gravemente indiziate di traffico e successivo spaccio di cocaina ed eroina.

Il gruppo di età compresa tra i 24 e i 54 anni si dedicava al traffico e successivo spaccio di sostanza, ma a spacciatori di livello intermedio, attraverso una complessa attività di consegna e distribuzione settimanale di quantitativi di cocaina ed eroina (oltre 42 chili dei quali finiti in sequestro). 

L’indagine è iniziata dopo l’arresto di un pusher di nazionalità nigeriana sorpreso nel settembre del 2021, dagli stessi poliziotti della Squadra mobile, a detenere oltre 40 gr. di marijuana. Nel cellulare dell’arrestato i poliziotti hanno trovato un’immagine riproducente il versamento di una somma di denaro su un conto bancario fatto a nome di un 35enne dimorante a Padova. Quest’ultimo risultava già tratto in arresto nel 2016 per la detenzione di 26 chili di marijuana ed indagato dagli stessi poliziotti della Squadra mobile padovana, nel 2020, per l’ulteriore detenzione di 3 chili della stessa sostanza.

L’uomo si è rivelato personaggio di spicco nel traffico di ingenti quantitativi di cocaina ed eroina destinati ad un indeterminato numero di ulteriori trafficanti di droga a loro volta fornitori di pusher dediti allo spaccio in strada. 

Da quel momento, nel periodo compreso tra l’ottobre 2022 ed il febbraio 2023 gli investigatori grazie a numerosi servizi di pedinamento, osservazioni e intercettazioni, hanno sequestrato un totale di ben 42 chilogrammi di eroina e cocaina, confezionati in ovuli contraddistinti da “sigle”. Il valore della droga complessivamente sequestrata ammonta ad oltre un milione di euro, che venduta avrebbe fruttato più di 3 milioni e mezzo di euro.

In occasione degli interventi i poliziotti hanno arrestato in flagranza di reato altre 4 persone aventi ruolo di “custodi”.
 

Truffa del nipote a Firenze: denunciati i due autori

Vittima di truffaSono riusciti a farsi consegnare denaro e gioielli per un valore di circa 20mila euro da una signora di 90 anni tramite la truffa del nipote. Due giovani, di cui uno ancora minorenne, sono stati rintracciati e denunciati dai poliziotti della Squadra mobile di Firenze.

A Firenze, nonna Maria Grazia è stata contattata telefonicamente da un uomo che la informava che il suo adorato nipote Tommy era finito in guai seri, perché non aveva regolarizzato il pagamento di un pacco “molto importante”. Per risolvere la situazione era quindi necessario pagare e subito. Per rendere più convincente tutta la storia, nel corso della telefonata, un’altra voce maschile di sottofondo avrebbe addirittura finto di essere Tommy. Neanche un momento per riflettere e a casa della signora Maria Grazia si è presentato un giovane per riscuotere i soldi e i gioielli di una vita che l’anziana ha racimolato in fretta in furia in casa per aiutare il suo Tommy. Non appena il nipote è tornato a casa la signora si è resa conto di esser stata raggirata e ha chiamato la Polizia.

Immediatamente i poliziotti della Squadra mobile si sono messi sulle tracce dei responsabili e del tipo di auto utilizzata dai due truffatori e hanno diramato le ricerche anche con le pattuglie delle volanti e della Polizia stradale sparse tra le vie della città e le strade extraurbane.

Poco dopo gli agenti della Polizia stradale di Arezzo hanno fermato sulla A1, direzione Sud, un fuoristrada con i due giovani, un 25enne e un 17enne che, all’interno del piantone dello sterzo, avevano nascosto la refurtiva saltata fuori durante il controllo.

I due ragazzi sono stati denunciati per truffa aggravata in concorso mentre “i ricordi di una vita” di nonna Maria Grazia sono tornati nelle sue mani anche perché molti di questi le erano stati regalati dal defunto marito.

Prestate la massima attenzione al fenomeno per prevenire questi odiosi reati nei confronti delle persone anziane, soprattutto in vista dei mesi estivi durante i quali si moltiplicano i rischi. Ricordate loro di non fidarsi degli sconosciuti e nel dubbio chiamateci sempre, inoltre, potete consultare la pagina dedicata alle truffe per conoscere quelle maggiormente usate dai criminali.

Roma: violenza di genere, arrestati due uomini

violenza donneCon due distinte indagini la Squadra mobile di Roma, nei giorni scorsi, ha fermato due uomini ritenuti responsabili di violenze nei confronti delle proprie compagne.

La prima indagine è partita dalla denuncia di una donna ucraina che si era allontanata dal proprio compagno, un connazionale, perché violento. L’uomo non volendo accettare la fine della relazione, ha atteso l’ex compagna in strada e, all’improvviso, le ha gettato sul corpo un liquido infiammabile cercando subito dopo di accendere il fuoco con dei fiammiferi.

L’intervento di un passante ha messo in fuga l’uomo che è stato poi individuato fermato a Salerno grazie alle indagini dei poliziotti della questura di Roma.

Anche nella seconda storia c’è, alla base, l’incapacità di accettare la fine di una relazione da parte di un uomo violento.

La donna, stanca di violenze e minacce, avvenute nel tempo, da parte del suo ex compagno, un pregiudicato tossicodipendente aveva deciso di lasciarlo.

L’uomo però dopo averla seguita in strada per l’ennesima volta, l’ha aggredita convincendo così la vittima a presentare una denuncia. Gli investigatori hanno così raccolto tutti gli elementi di prova a carico del pregiudicato e il magistrato, dopo le valutazioni, ha emesso un provvedimento di custodia cautelare in carcere.

Il Dipartimento della pubblica sicurezza ha messo in campo, negli anni, interventi a 360° contro la violenza di genere, dedicando una speciale attenzione alle vittime in condizioni di particolare vulnerabilità.

Maggiori informazioni sono contenute nella pagina del nostro sito Internet dedicata alla violenza di genere.