A Reggio Calabria i poliziotti della Squadra mobile hanno arrestato due uomini, di 19 e 20 anni, originari della Sierra Leone, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte come conseguenza del reato.
Le indagini sono state avviate a seguito dell’approdo a Reggio Calabria della nave della Guardia costiera “Dattilo” con a bordo 810 migranti, una parte dei quali proveniente dal centro di accoglienza di Lampedusa, gli altri, circa 300, salvati in mare.
Le persone sono state raggiunte dai soccorsi nel tratto di mare tra l’isola di Lampedusa e le coste della Tunisia ma, nonostante la tempestività dell’intervento, è stato portato a bordo un bambino di pochi anni privo di vita.
Secondo quanto raccontato dai migranti agli investigatori della Squadra mobile, una piccola imbarcazione, condotta dai due arrestati, era partita qualche giorno prima dalla città di Sfax in Tunisia e, dopo una giornata di navigazione, a causa del peggioramento delle condizioni meteo, aveva chiesto soccorso a un peschereccio. Nel successivo tentativo di trasbordare però l’imbarcazione si era ribaltata causando la morte del bambino e la scomparsa di altre 7 persone.