Il ricordo di Boris Giuliano a 44 anni dalla morte

boris giulianoFu un poliziotto e investigatore lungimirante, un uomo generoso e sempre pronto ad aiutare chi era in difficoltà. Grazie al suo intuito e all’innovativo metodo d’indagine, che si concentrava sui conti correnti bancari, Boris Giuliano, negli anni ’70, condusse importanti indagini sulla mafia palermitana arrivando a scoprire legami nel traffico di droga con quella americana.

Fu questo uno dei motivi per i quali la mattina del 21 luglio 1979 venne ucciso all’interno del bar Lux, a Palermo, mentre stava bevendo un caffè. A sparare vigliaccamente fu il mafioso corleonese Leoluca Bagarella, che esplose vari colpi di pistola alle spalle del capo della Squadra mobile del capoluogo siciliano, per poi darsi alla fuga.

boris giulianoOggi, nel giorno del 44° anniversario della morte, la Polizia di Stato ricorda questo valoroso funzionario di Polizia con delle celebrazioni a Palermo e a Messina, città dove Boris Giuliano ha vissuto e trascorso il periodo universitario e dove un ulivo, oggi rigoglioso, è stato piantato in sua memoria nel 2010.

Alla presenza del vice capo vicario della Polizia, Vittorio Rizzi, dei familiari di Giuliano e del prefetto e questore di Palermo, Maria Teresa Cucinotta e Leopoldo Laricchia, è stata deposta una corona d’alloro in via Francesco Paolo Di Blasi, sotto alla lapide che ricorda il vile attentato. In suo suffragio è stata inoltre celebrata una messa nella chiesa di San Giuseppe Cafasso.

Il prefetto Rizzi, infine, ha fatto visita al “Museo della memoria” all’interno dei locali della Squadra mobile di Palermo, dove è stato riprodotto lo studio originale di Boris Giuliano e nel quale vengono ricordati tutti gli investigatori palermitani della Polizia di Stato uccisi dalla mafia.

A Messina, la questura, insieme al comitato cittadino “100 Messinesi per Messina 2MILA8”, ricorderà Boris Giuliano con la deposizione di una corona di fiori in via Natoli, sotto alla targa apposta in memoria del Primo dirigente della Polizia di Stato e con una messa presso la chiesa di San Nicolò all’Arcivescovado.

Genova, Polizia stradale e Agenzia delle dogane, 10 arresti

Genova, Polizia stradale e Agenzia delle dogane, 10 arrestiI poliziotti della Sezione di Polizia stradale di Genova in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle dogane hanno arrestato 10 persone che, presentando in dogana documentazioni contraffatte per consentire lo sdoganamento delle merci, evadevano diversi milioni di euro di Iva e dazi.

Un’indagine durata 12 mesi in cui i poliziotti e i funzionari Adm hanno effettuato pedinamenti, attività di monitoraggio tramite telecamere e Gps ed intercettato diverse utenze telefoniche.

Sono diversi i reati contestati agli arrestati, associazione per delinquere, falso in atto pubblico, contrabbando ed evasione dell’Iva all’importazione, tutti reati aggravati dalla transnazionalità.

Gli investigatori hanno accertato che per le merci estere che arrivavano al porto di Genova Prà non venivano pagate le imposte sul valore aggiunto ed avevano come destinatari due società bulgare rivelatesi delle “scatole vuote”. I prodotti venivano poi immessi nel territorio nazionale e in quello di altri Paesi dell’Ue differenti da quelli precedentemente dichiarati, grazie alla falsificazione dei documenti, evadendo così completamente il pagamento dell’Iva.

Un altro sistema per raggirare i costi di dogana era quello di alterare la documentazione commerciale della merce che veniva dichiarata di valore inferiore a quello reale con l’intento di ridurre l’importo dei dazi e dell’Iva da versare al momento dell’importazione.

Reggio Calabria: favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, arrestati due scafisti

Reggio Calabria: favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, arrestati due scafistiA Reggio Calabria i poliziotti della Squadra mobile hanno arrestato due uomini, di 19 e 20 anni, originari della Sierra Leone, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte come conseguenza del reato.

Le indagini sono state avviate a seguito dell’approdo a Reggio Calabria della nave della Guardia costiera “Dattilo” con a bordo 810 migranti, una parte dei quali proveniente dal centro di accoglienza di Lampedusa, gli altri, circa 300, salvati in mare.

Le persone sono state raggiunte dai soccorsi nel tratto di mare tra l’isola di Lampedusa e le coste della Tunisia ma, nonostante la tempestività dell’intervento, è stato portato a bordo un bambino di pochi anni privo di vita.

Secondo quanto raccontato dai migranti agli investigatori della Squadra mobile, una piccola imbarcazione, condotta dai due arrestati, era partita qualche giorno prima dalla città di Sfax in Tunisia e, dopo una giornata di navigazione, a causa del peggioramento delle condizioni meteo, aveva chiesto soccorso a un peschereccio. Nel successivo tentativo di trasbordare però l’imbarcazione si era ribaltata causando la morte del bambino e la scomparsa di altre 7 persone.

Mondiali sport acquatici: argento e bronzo per Paltrinieri e Acerenza nella 5 km

paltrinieri acerenza mondialiFiamme oro sul podio ai Campionati del mondo di sport acquatici in svolgimento a Fukuoka (Giappone). Le medaglie sono due e arrivano entrambe dalla 5 chilometri maschile di nuoto in acque libere.

Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza, al termine di una gara condotta sempre nel gruppo di testa, si sono messi al collo rispettivamente la medaglia d’argento e quella di bronzo, dietro al vincitore, il tedesco campione in carica Florian Wellbrock.

I due portacolori del Gruppo sportivo della Polizia di Stato hanno avuto il merito di essere gli unici a mantenere il ritmo del tedesco e a rimanere nella sua scia quando, dopo metà gara, ha accelerato il ritmo per fare selezione. E la selezione c’è stata perché nessun’altro è rimasto con il terzetto di testa, che ha battagliato fino alla fine per aggiudicarsi le medaglie.

paltrinieri acerenza mondialiAlla fine dei tre giri del circuito ricavato alla Momochi beach di Fukuoka, il tedesco ha dimostrato di essere il più forte, mantenendo sempre la testa della gara e chiudendo in 53’58”, davanti a Paltrinieri (54’02″5) e Acerenza (54’04″2). Molto distante il quarto classificato con quasi un minuto di ritardo.

Una bella rivincita per i due campioni cremisi dopo la delusione per la mancata medaglia nella 10 chilometri.

paltrinieri acerenzaMolto soddisfatto il campionissimo delle Fiamme oro Gregorio Paltrinieri: “Sono molto contento perché non immaginavo di disputare questa gara. Speravo di rimanere attaccato ai migliori. Stavo meglio in acqua rispetto all’altro giorno e c’era rammarico per il risultato della 10 chilometri. Ho l’impressione che per avere stimoli è come se avessi bisogno di una delusione. Così si accende la miccia. Mi arrabbio, la prendo sul personale. Così ho conquistato questa medaglia con determinazione, fermezza e ne sono contento. La tattica era stare sui piedi di Wellbrock, che in questo momento appare il più forte. Questo secondo posto è una certezza e nasce dalla mia voglia di vincere sempre a prescindere dalle condizioni di salute o dallo stato di forma. È una bella medaglia perché non avevo grosse aspettative”.

Felicissimo per la medaglia iridata anche il nostro Acerenza: “Siamo due guerrieri, non molliamo mai e l’abbiamo dimostrato. Alla fine, ci abbiamo anche provato, ma Wellbrock ha dimostrato di essere il più forte. Dopo una gara vissuta ad aiutarci reciprocamente è stato bello sfidare Greg. È passato lui ma l’importante è che entrambi siamo andati a medaglia. Purtroppo, nella distanza olimpica mi è mancata un po’ di lucidità che oggi invece avevo. Mi sentivo veramente bene. Greg ha bisogno di una mazzata prima di accendersi? Ebbene, gliela darò io in allenamento”.

Sergio Foffo

Sicurezza stradale: nuovo spot “Quando guidi, Guida e Basta”

È stato presentato oggi il nuovo video sulla sicurezza stradale nell’ambito della campagna “Quando guidi, Guida e Basta” realizzato da Anas in collaborazione con Polizia di Stato e con il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.

Lo spot intende sensibilizzare sul rispetto delle regole chi si mette alla guida.

Basta con le distrazioni. Basta con l’uso del cellulare. Basta con l’uso di alcol e droghe. Mettersi alla guida dell’auto è un atto di responsabilità.

L’obiettivo della campagna di educazione stradale “Quando guidi, Guida e Basta” nata nel 2015 è la riduzione degli incidenti del 50 per cento entro il 2030 e zero vittime entro il 2050.

“Purtroppo, quest’anno stiamo registrando, nell’incidentalità stradale, un trend lineare con dati che devono far riflettere seriamente sulle strategie da adottare per aggredire l’obiettivo europeo del 2030 del dimezzamento del numero di vittime sulle nostre strade” ha dichiarato Filiberto Mastrapasqua, direttore del servizio Polizia Stradale “fra le altre, la prevenzione realizzata attraverso la comunicazione è senza dubbio la chiave di volta per affrontare efficacemente il fenomeno dell’incidentalità che vede, quale prima causa, la distrazione seguita dalla velocità. Telefonare, chattare o riprendersi mentre si guida, sono comportamenti azzardati e pericolosi che devono essere evitati. Guidare con prudenza deve entrare a far parte del bagaglio culturale di ciascuno di noi.”

Oltre il 93 per cento degli incidenti stradali, infatti, deriva dal comportamento del guidatore: distrazione, velocità eccessiva, guida in stato di alterazione e anche l’eccessiva sicurezza nel comportamento alla guida.