Il 2 e 3 luglio si è svolta ad Algeri la II° edizione del “Dialogo strategico italo-algerino”, importante meccanismo di consultazione tra i due Paesi sulle relazioni bilaterali e sulle tematiche politiche e di sicurezza globale più rilevanti. I lavori, aperti dal ministro degli Affari esteri algerino Ahmed Attaf, sono stati co-presieduti dal Segretario generale della Farnesina ambasciatore Riccardo Guariglia. Il Dipartimento della pubblica sicurezza ha preso attivamente parte all’esercizio attraverso una delegazione guidata dal Sevizio relazioni internazionali dell’Ufficio di coordinamento e pianificazione Forze di Polizia e composta da rappresentanti della Direzione centrale della Polizia criminale, della Direzione centrale immigrazione e Polizia delle frontiere, della Direzione centrale per i servizi antidroga e del Servizio Polizia postale e delle comunicazioni oltreché da un delegato della Guardia di finanza. Nel corso delle due giornate di incontro sono state approfondite le iniziative di cooperazione bilaterale avviate nei settori della lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata transnazionale, alla cyber-criminalità, al traffico di migranti, di droga e ai flussi finanziari illegalmente trasferiti all’estero. Sono state poi esaminate ulteriori azioni da avviare nei prossimi mesi per migliorare lo scambio informativo e costruire, attraverso la formazione, approcci condivisi per la prevenzione e il contrasto ai rischi alla sicurezza considerati prioritari. Un passo importante verso il rafforzamento della cooperazione bilaterale italo-algerina sarà rappresentato dalla prossima finalizzazione dei due accordi per il rafforzamento della cooperazione in materia di sicurezza e di terrorismo in atto in negoziazione tra il Dipartimento della pubblica sicurezza e la Direzione nazionale della sicurezza del Ministero dell’Interno algerino.
Mese: Luglio 2023
La Spezia: stroncato traffico internazionale di droga, 13 arresti
Questa mattina la Polizia di Stato di La Spezia, in collaborazione con le Squadre mobili di Massa Carrara e Genova, ha arrestato 13 persone di cui sette di origini straniere per aver importato illecitamente sul territorio nazionale diverse centinaia di chili di hashish ed alcune decine di chili di cocaina.
Gli indagati sono inoltre accusati di essere componenti di una associazione per delinquere armata (uno dei componenti aveva la disponibilità di una pistola cal. 7,65 con matricola abrasa) operativa dal 2021 nelle province della Spezia, Massa Carrara e Genova e finalizzata all’acquisto, importazione (da Olanda, Marocco e Spagna), trasporto, detenzione e vendita di sostanze stupefacenti.
L’associazione criminale era ben organizzata, per gli spostamenti e per il trasporto della sostanza stupefacente utilizzava un autoarticolato e diverse autovetture, di cui alcune con doppio fondo.
Avevano nella loro disponibilità anche telefoni cellulari dotati di schede sim anche estere e, soprattutto, criptofonini di ultima generazione non intercettabili, il cui contenuto veniva periodicamente cancellato e strumenti per rilevare la presenza di microspie a bordo delle auto.
Le indagini sono state avviate in seguito alla morte per overdose di una giovane donna, avvenuta a luglio del 2021 in un parco cittadino a La Spezia.
I poliziotti sono arrivati a scoprire l’organizzazione criminale, a cui capo c’era un cittadino marocchino, seguendo un gruppo di spacciatori.
Nel corso delle attività investigative sono stati sequestrati 52 chili di hashish, 15 di cocaina e 135 mila euro in contanti, un autoarticolato, quattro autovetture dotate di doppiofondo, dieci telefoni cellulari criptati e una pistola clandestina munita di silenziatore.
Monza Brianza, sequestrati beni per mezzo milione di euro a truffatori.
I poliziotti della Divisione anticrimine della questura di Monza e della Brianza e i militari del Gruppo della Guardia di finanza monzese hanno eseguito un decreto di sequestro antimafia ai danni di due coniugi di origine serba pluripregiudicati per molteplici reati contro la persona ed il patrimonio.
Le indagini sono scattate dopo le analisi sulla pericolosità sociale effettuate dai poliziotti monzesi e gli accertamenti economico-finanziari eseguiti dai finanzieri che hanno accertato da un lato la natura criminale degli indagati e dall’altro lo sproporzionato tenore di vita che i coniugi tenevano a dispetto di una totale assenza di redditi.
La ricostruzione della loro “carriera criminale” risale addirittura al 1978, con molteplici episodi documentati di reati come il furto con strappo e in abitazione, rapina, ricettazione e truffa.
In particolare l’uomo è risultato essere un vero esperto nella tecnica del “rip deal”, una truffa che si basa sullo scambio di valuta corrente o beni di lusso ricevendo in cambio denaro falso.
Il capo famiglia applicava una professionalità tale durante le truffe, da guadagnarsi nel suo ambiente l’appellativo di “il dottore”.
Tra gli eventi documentati uno, risalente al 2012, in cui l’uomo, fingendosi un facoltoso imprenditore italiano, aveva convinto una persona di origine russa a vendere il suo yacht di lusso. Durante la trattativa, avvenuta in un prestigioso hotel di Monza, era avvenuto lo scambio. L’imbarcazione era stata effettivamente consegnata e la vittima aveva ricevuto la somma di 3 milioni di euro, poi naturalmente risultate contraffatte.
In un’altra occasione, nel 2015, il criminale è stato arrestato in flagranza di reato dai poliziotti della questura di Milano per una tentata rapina, riguardante il finto acquisto di un brillante del valore dichiarato di 150.000 euro, ai danni di due cittadini stranieri. In quell’occasione gli agenti gli hanno sequestrato 500mila euro, una consistente somma di denaro falso e un rilevatore di purezza delle pietre.
L’odierno decreto di sequestro antimafia, proposto dal questore di Monza e Brianza ed accolto dal tribunale di Milano, ha portato al sequestro, ai fini di una successiva confisca, di una villa ed un terreno nel comune di Vimercate (Mb), un appartamento nel comune di Rapallo (Ge), un’autovettura del valore di circa 40mila euro e il contenuto di due cassette di sicurezza.
Le date per donare il sangue a luglio
L’Associazione donatori e volontari personale della Polizia di Stato prosegue la sua attività di raccolta sangue anche per il mese di luglio.
L’invito alla donazione è rivolto a tutti i cittadini in buona salute e di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Si ricorda che per donare il sangue è necessario avere un peso corporeo non inferiore ai 50 chili. È essenziale recarsi al prelievo a digiuno con l’eccezione di poter bere un caffè, un tè o un succo di frutta. Non è consentito ingerire latte e derivati. (Requisiti)
Consultate la locandina nazionale per conoscere le date e le città dove è possibile donare.