È stato un finesettimana ricco di soddisfazioni per le Fiamme oro che si sono esaltate ancora con le medaglie vinte dagli atleti cremisi ai Campionati del mondo: l’oro della coppia della canoa cremisi Santini-Craciun nel C2 1.000 metri a Duisburg (Germania), l’argento di Marcell Jacobs con la staffetta 4×100 a Budapest (Ungheria) e il terzo argento, vinto nell’all around, dalla stella della ginnastica ritmica Sofia Raffaelli a Valencia (Spagna).
Ai campionati del mondo di canoa velocità in corso a Duisburg l’equipaggio del C2 1.000 metri tutto Fiamme oro formato da Daniele Santini e Nicolae Craciun, ha scritto una pagina importante della storia per la canoa canadese italiana.
Infatti, la medaglia d’oro conquistata dai due poliziotti è il risultato più importante per questa specialità, dopo l’argento vinto dalla coppia Dezi-Lamacchia ai Giochi olimpici di Roma ’60.
Grande prova per gli azzurri che hanno dominato la gara dall’inizio alla fine, concludendo davanti alla Germania e alla Romania.
Con la sua ottima frazione, al di sotto dei tempi dell’oro di Tokyo, il campione olimpico delle Fiamme oro Marcell Jacobs ha contribuito in modo determinante all’argento che ha fatto tornare la staffetta azzurra 4×100 nell’olimpo dell’atletica mondiale. Insieme a Roberto Rigali, Lorenzo Patta e Filippo Tortu, Jacobs ha riportato l’Italia sul podio iridato a 28 anni di distanza dal bronzo di Göteborg 1995, eguagliando dopo 40 anni il miglior risultato iridato ottenuto 40 anni fa a Helsinki.
L’eccezionale responso cronometrico di 37”62, migliore di 3 centesimi rispetto al tempo della semifinale, e secondo solo a quello della finalissima di Tokyo, è stato superato solo dal 37”36 degli Stati Uniti, medaglia d’oro. Bronzo per la squadra della Giamaica che, dopo un’assenza di otto anni, è tornata sul podio iridato.
Terza medaglia iridata per la stella delle Fiamme oro Sofia Raffaeli che a Valencia si è messa al collo il terzo argento, dopo quelli vinti alla palla e al cerchio, grazie al secondo posto ottenuto nel concorso individuale all around. L’azzurra non è riuscita a confermarsi sul gradino più alto del podio mondiale ottenuto nella passata edizione perché sulla sua strada ha trovato un’atleta in stato di grazia, la russa naturalizzata tedesca Darja Varfolomeev che ha vinto l’oro in tutte e cinque le competizioni individuali.
L’unica a mantenere in bilico il risultato dell’all around è stata la nostra Sofia, che ha lottato fino alla fine con l’atleta tedesca, che alla fine si è imposta con 137.450 punti, contro i 135.700 dell’azzurra. Bronzo per l’israeliana Daria Atamanov con 131.400.
“Dei tre argenti quello che mi rimarrà nel cuore è quello di oggi dell’All Around – ha detto Sofia commentando la sua gara – ho fatto la gara per divertirmi, provare a vincere e anche se non ce l’ho fatta per me è una vittoria. Sono partita con cerchio e palla in sicurezza, poi al nastro ho voluto fare un esercizio magnifico, ho voluto lasciare un ricordo di me. È stata un’esperienza molto positiva e voglio imparare a ricordare le cose positive e non quelle negative. Non è sempre importante vincere, ma entrare in pedana per me stessa”.
La prossima sfida tra le due massime rappresentanti di questa disciplina sarà sulle pedane di Parigi 2024.