A Lecce eseguita un’ordinanza cautelare nei confronti di 108 persone indagate, di cui 67 arrestate a vario titolo per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, violazione della legge sulle armi, associazione finalizzata al traffico di droga ed esercizio aggravato e partecipazione al gioco d’azzardo.
Le indagini della Squadra mobile, coordinate dal Servizio centrale operativo, sono iniziate alla fine del 2017 dopo aver intercettato una lettera dell’ergastolano Cristian Pepe; gli investigatori hanno accertato l’egemonia su Lecce del Clan Pepe soprattutto nello spaccio di droga, nelle estorsioni e nel gioco d’azzardo.
Anche i diversi gruppi criminali operanti nelle zone di Squinzano, Galatone, Nardò, Surbo, nonché in quelle delle Marine adriatiche si erano assoggettati al Clan.
L’attività investigativa ha documentato anche i riti di iniziazione dei nuovi affiliati eseguiti con il fine di rafforzare il potere e rendere ancora più marcati i tratti identitari del Clan e dei suoi alleati.
Le indagini hanno consentito, inoltre, di far luce sull’attentato incendiario del 30 agosto 2017 in danno dell’auto del comandante della stazione Carabinieri di Surbo, commesso da appartenenti alla criminalità organizzata operanti nella località salentina.
Nel corso delle investigazioni sono state documentate cessioni di svariati chilogrammi di eroina e cocaina e sequestrate alcune centinaia di chili di marijuana; sequestrata anche una pistola con relativo munizionamento, perfettamente funzionante.