L’uomo che sfruttava lo stato di necessità delle persone per la protezione dal Coronavirus, commercializzando in modo fraudolento prodotti non a norma, è stato denunciato per frode in commercio e speculazioni su merci.
L’attività di indagine ha portato a casa dell’uomo, dove, durante la perquisizione gli sono stati trovati materiali di scarsa qualità e sprovvisti della validazione dell’Autorità Sanitaria Nazionale, nonché privi della certificazione CE e dei prescritti requisiti di tracciabilità e di affidabilità acquistati dallo stesso da un fornitore cinese online.
A tal proposito, è opportuno precisare che il test per la diagnosi del Covid-19 deve necessariamente essere eseguito da operatori specializzati che fanno capo al Dipartimento di prevenzione della Asl competente per territorio. In caso di positività al nuovo coronavirus, la diagnosi deve essere confermata dal laboratorio di riferimento nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità. E soprattutto non esistono kit commerciali per la diagnosi dell’infezione.
L’operazione condotta dal Compartimento di Napoli rientra nelle attività coordinate a livello centrale dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, finalizzate al contrasto delle vendite fraudolente, nonché per individuare illecite raccolte fondi da destinare agli ospedali.