Truffe e furti ai danni di anziani sacerdoti per oltre 100mila euro è il risultato dell’operazione “Angeli e demoni” portata a termine questa mattina dalla Squadra mobile di Vercelli. Cinque persone sono finite agli arresti domiciliari e altre cinque denunciate per ricettazione e riciclaggio.
Le indagini sono partite a dicembre scorso a seguito di una rapina compiuta in una chiesa di Casale Monferrato (Alessandria) in cui era stato sottratto un portafoglio ad un’anziana signora. In seguito i poliziotti hanno identificato i componenti del gruppo criminale responsabili anche del furto in abitazione ai danni del parroco 82enne di una chiesa in provincia di Cuneo.
Dopo aver rubato la chiave dell’abitazione del prelato, il gruppo si era introdotto all’interno dell’appartamento e si era impossessato, staccandoli dalla matrice, di numerosi assegni, poi falsamente compilati e cambiati per un totale di 60mila euro. Dall’attività svolta, risultava, inoltre, la responsabilità del figlio, incensurato, di uno dei componenti della banda il quale aveva provveduto al riciclaggio di parte dei proventi del furto cambiando alcuni assegni e versandoli sul proprio conto corrente bancario. Il valore degli assegni rubati, falsamente compilati e incassati, risulta ammontare a circa 60mila euro.
I componenti del gruppo sono responsabili anche di un furto nell’abitazione di un parroco 86enne di una chiesa in provincia di Alessandria, dove avevano asportato numerosi assegni in bianco.
Gli assegni, compilati in modo contraffatto, erano stati riciclati oltre che dagli stessi, anche dalla moglie di uno dei componenti della banda e da un’altra persona; i due, entrambi incensurati, sono stati denunciati per riciclaggio. In questo caso il valore degli assegni rubati, falsamente compilati ed incassati, ammonta a circa 35mila euro.
Il terzo crimine contestato è un furto in abitazione ad un parroco 79enne di una chiesa della provincia di Alessandria in cui, dopo aver forzato la porta d’ingresso, i criminali asportavano oggetti in oro, venduti poi a due ricettatori, anch’essi denunciati, per circa 5mila euro.
Proseguendo le indagini gli agenti hanno scoperto un quarto episodio nei confronti di un parroco di una chiesa in provincia di Biella. I malfattori in questo caso avevano raggirato il sacerdote vendendogli, ad un prezzo fuori mercato, una finta strumentazione per la prevenzione antincendio della chiesa. Nell’occasione i ladri avevano rubato assegni in bianco che poi avevano intascato indebitamente per circa 10mila euro.
Da un sacerdote di Ivrea (Torino) i componenti della banda si erano fatti consegnare dal prelato una cospicua somma di denaro con la scusa di dover commissionare la fabbricazione di una targa commemorativa in oro zecchino destinata ad un Monsignore per l’impegno da questi profuso negli anni.
Durante le perquisizioni domiciliari effettuate, presso l’abitazione di uno dei ricettatori, i poliziotti della Mobile hanno trovato e sequestrato numerosi oggetti d’oro e orologi di pregio, mazzette di denaro contante per un totale di oltre 100mila euro.
Donatella Fioroni