Polizia ferroviaria: i risultati del mese di febbraio

Polizia ferroviaria-controlliNel mese di febbraio la Polizia ferroviaria ha arrestato 87 persone, ne ha indagate 756 e ne ha controllate 346.837.
Per tutte le attività sono state impegnate 15.374 pattuglie nelle stazioni e 2.233 a bordo treno; 937 sono stati i servizi antiborseggio, 160 gli stranieri rintracciati in posizione irregolare nel nostro Paese e 122 i minori non accompagnati rintracciati e restituiti alle famiglie o collocati in comunità.

I controlli sono stati intensificati anche grazie alle operazioni straordinarie organizzate su tutto il territorio nazionale durante il mese: nella prima operazione chiamata “Stazioni Sicure”, finalizzata a incrementare il livello di sicurezza in ambito ferroviario, sono stati impegnati 1.265 operatori della Specialità e ha interessato 540 stazioni ferroviarie.
Nell’operazione “Oro rosso”, finalizzata a contrastare il fenomeno dei furti di rame in ambito ferroviario, sono stati impegnati 521 operatori con 144 servizi di pattugliamento lungo la linea ferroviaria mentre, 36 su strada.
L’operazione “Rail Safe Day”, invece, è stata organizzata presso 664 località “sensibili” in tutta Italia, di cui 551 stazioni; l’obiettivo è cercare di prevenire comportamenti anomali e scorretti in ambito ferroviario che spesso sono causa di incidenti, anche gravi.
Infine, la seconda giornata dell’operazione “Stazioni sicure” che si è svolta il 23 febbraio scorso. Come sempre l’operazione ha mirato al controllo di persone e bagagli nelle stazioni con l’impiego di 1.296 operatori nelle 510 stazioni interessate.

polferIn particolare, tra gli arrestati, un latitante rintracciato dalla Polizia ferroviaria di Udine. L’uomo, un cittadino di 23 anni, si aggirava in stazione con fare sospetto. Fermato per un controllo dagli agenti, a suo carico pendeva un provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso dal Tribunale di Padova per reati connessi al traffico di stupefacenti.

A Milano gli agenti hanno arrestato due cittadini di 22 anni, in relazione al furto di un telefono cellulare ai danni di una ragazza. I poliziotti, durante un servizio antiborseggio, hanno notato i due avvicinarsi in modo sospetto a una ragazza che si dirigeva verso la stazione. Uno dei due si è avvicinato alla vittima e, con abile mossa, le ha prelevato dalla tasca del giubbotto un cellulare, dotato di custodia, contenente documenti e bancomat, per poi consegnarlo al complice ed allontanarsi rapidamente. I poliziotti, avendo assistito alla scena, sono riusciti a bloccare i due che addosso, oltre al telefono avevano 350 euro e un coltellino di circa 15 centimetri.

A Villa San Giovanni, Reggio Calabria, due uomini sono stati arrestati, mentre un terzo è stato denunciato, poiché stavano asportando degli elettrodomestici da un carro merci fermo nello scalo ferroviario.

A Barletta gli agenti hanno individuato una ragazza intenta a seguire, a breve distanza un anziano signore, mentre si dirigeva verso i bagni della stazione. I poliziotti, sospettando un’azione di adescamento, sono intervenuti mentre estorceva all’uomo denaro e lo aggrediva per sottrargli il portafoglio. La donna ha tentato la fuga ma è stata bloccata.

Tra le storie a lieto fine, a Pisa il pianto disperato di un bambino di 7 anni, ha richiamato l’attenzione degli agenti di pattuglia. Il bambino, giocando non si era accorto di essersi allontanato dalla madre e dagli altri fratelli. Il bambino spaventato e in lacrime si è diretto da solo lungo il marciapiede che corre lungo i binari. La madre ha cercato invano il figlio in stazione, fino a quando non è stata rintracciata dagli agenti che le hanno riaffidato il bambino.

Nell’ambito della prevenzione e con lo scopo di sensibilizzare gli studenti sui comportamenti corretti da seguire in stazione e a bordo treno, lo scorso 24 febbraio, la Polizia ferroviaria di Santhià, in provincia di Vercelli, ha incontrato 21 studenti della scuola primaria. L’incontro si inserisce nell’ambito del progetto di educazione in ambito ferroviario “Train…to be cool”.

L’iniziativa è stata svolta in collaborazione con personale della questura di Vercelli, referente del progetto “PretenDiamo la Legalità”.  L’attività formativa è stata svolta all’interno della stazione, con l’intento di simulare tutte le procedure per accedere al treno: dall’acquisto del biglietto, l’obliterazione, la consultazione dei monitor per verificare gli orari e il binario di partenza. Successivamente, gli studenti hanno partecipato ad un “viaggio virtuale”, con la salita a bordo del treno, il controllo dei titoli di viaggio e la discesa.

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