Rinnovato, questa mattina, a Roma il Protocollo di intesa, già sottoscritto a settembre del 2020, tra la direzione centrale della Polizia criminale e il consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti; all’accordo prende parte anche la Federazione nazionale della Stampa italiana.
La collaborazione tra il “Centro di coordinamento per le attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti”, presieduto dal ministro dell’Interno e dell’ “Organismo permanente”, presieduto dal vicecapo della Polizia e direttore centrale Polizia criminale, Vittorio Rizzi, consentirà l’individuazione di tematiche ed eventi di formazione comune e la corrispettiva protezione a fronte di aggressione, violenza e minacce rivolte ai professionisti dell’informazione.
Il prefetto Rizzi, per l’occasione, ha sottolineato che “Assistiamo, in modo particolare sulla Rete, ad una polverizzazione delle notizie, spesso senza l’intermediazione professionale di un giornalista, e questo può creare disinformazione. Siamo convinti che la sicurezza passi anche attraverso la comunicazione, che deve essere vera, tempestiva ed efficace. La collaborazione rinnovata oggi aiuterà le Forze di polizia a rispondere in modo adeguato ai bisogni dell’informazione e dei cittadini. In questa prospettiva, la formazione diventa un asse fondamentale per promuovere il rispetto della legalità a tutto campo”.
Pertanto, l’impegno da parte dell’Ordine dei giornalisti e della Federazione nazionale della Stampa italiana assume un’importanza fondamentale all’accrescimento della percezione di sicurezza da parte dei cittadini che hanno necessità e diritto di essere informati correttamente e, in ugual modo permetterà alle Forze dell’ordine di avere una visione maggiore e approfondita dei temi più attuali.