Presentata, questa mattina, presso la Scuola di perfezionamento per le Forze di Polizia di Roma, la Relazione annuale 2023 sulla lotta al narcotraffico relativo al 2022.Alla conferenza hanno partecipato il vicecapo della Polizia, direttore centrale della Polizia criminale, Vittorio Rizzi, il direttore centrale antidroga, Antonino Maggiore e, in collegamento da remoto i tre esperti per la sicurezza di Perù, Repubblica domenicana e Spagna.
Dall’analisi dei dati raccolti è emerso che nel 2022 c’è stato un record assoluto di sequestro di cocaina con 26 tonnellate e che le organizzazioni criminali, dopo le restrizioni mondiali dovute al Covid19, dai luoghi di produzione dove eccedeva lo stupefacente non commercializzato, pur mantenendo il traffico attraverso schemi operativi tradizionali, hanno saputo sfruttare la rete internet, i corrieri postali e commerciali e i sistemi di comunicazione criptata.
A livello nazionale, nel 2022 il sequestro di droga ha raggiunto complessivamente le 75 tonnellate nonostante il cambio di strategia delle organizzazioni criminali, che per evitare di perdere grosse importazioni dai sequestri hanno ridotto i carichi di droga aumentando le spedizioni.
Già dall’analisi degli anni precedenti, nel 2020 e nel 2021, si era registrato un incremento dei sequestri da 13,6 a 21,39 tonnellate, fino ad arrivare a 26 tonnellate nel 2022 di cocaina.
Si è rafforzata inoltre tra gli analisti, l’ipotesi di una nuova rotta mediterranea della cocaina in transito nei porti nazionali in particolare quello dello scalo di Gioia Tauro (Reggio Calabria) dove la droga viene intercettata da organizzazioni criminali balcaniche per raggiungere i porti del Mar Nero e del Mar Egeo.
Il prefetto Rizzi nel suo intervento ha sottolineato come “Le rotte del narcotraffico internazionale e le modalità stesse hanno avuto una costante evoluzione interessando nuove aree come quella del Sud attraverso i paesi dell’Africa, dove nell’ultimo anno sono stati istituiti nuovi uffici degli esperti per la sicurezza proprio per potenziare la rete della cooperazione internazionale. D’altronde il narcotraffico è stato il primo crimine transnazionale, è quello che ha sempre rispettato l’evolversi dei tempi, ecco perché l’impegno incessante del Dipartimento della Pubblica Sicurezza è volto al rafforzamento della cooperazione di polizia bilaterale e multilaterale che oggi vanta una rete presente in oltre 80 paesi al mondo”.
Relativamente ai sequestri di eroina, nel 2022 i quantitativi restano pressoché simili all’anno precedente, mantenendo così costante il sequestro di circa mezza tonnellata annuale negli ultimi 20 anni. Emergono poi due dati significativi: l’assenza di sequestri di eroina alle frontiere terrestri italiane che conferma essere la rotta balcanica il punto nazionale di transito e l’aumento del 72,41% del totale dei sequestri nei principali aeroporti italiani da voli provenienti dalla Nigeria, Sudafrica, Senegal e Camerun. Questo dato conferma l’ipotesi investigativa, che vede, in alcuni paesi dell’Africa sud-orientale, i punti di transito di una nuova rotta di importazione dell’eroina afghana verso i mercati europei.
Il 2022 conferma come la cannabis, anche se in leggera diminuzione rispetto al 2021, resta lo stupefacente più sequestrato nel nostro Paese. Sono state infatti 47 le tonnellate sequestrate su un totale di 75, per una quantità pari al 60% di tutti gli stupefacenti. Dai dati risulta essere costante anche la produzione italiana riferita in particolare alle regioni, Calabria, Sicilia e Sardegna. Tra i sequestri rientra anche la quota delle infiorescenze e prodotti a basso contenuto di THC che è pari a circa il 20%.
Anche il sequestro delle droghe sintetiche è pressoché allineato a quelli degli anni precedenti tranne per la Gbl e la Ghb due potenti sedativi dissociativi, oggetto di attenzione per essere commercializzata attraverso la vendita online nel dark web. Secondo l’analisi del fenomeno si è stabilito che il traffico di queste droghe sintetiche è maggiore attraverso una rotta globalizzata, criptata e quindi anonima.
Per arginare tale commercio è necessario che le Polizie nazionali di tutto il mondo siano in possesso di una specifica conoscenza tecnica. Un dato significativo è stato rappresentato dalla scoperta, nel 2022, di 70 nuove sostanze psicoattive individuate, di queste 29 mai identificate prima in Italia e che sono state oggetto di segnalazione all’Osservatorio Europeo sulle droghe e sulla tossicodipendenza (EMCDDA) ed al Sistema Nazionale di Allerta Precoce (SNAP).
La Relazione annuale 2023 è pubblicata, anche nelle versioni in inglese e spagnola, sul sito della direzione centrale Antidroga.
Debora Mecchia