Roma: confiscati beni per 5 milioni di euro a imprenditore

I poliziotti della Divisione anticrimine della questura di Roma hanno eseguito un decreto di sequestro di beni finalizzato alla confisca per un valore di cinque milioni di euro ad un imprenditore romano, attualmente detenuto.

L’operazione è il risultato delle attività investigative che gli agenti della Polizia di Stato mettono in atto per individuare e contrastare l’accumulo di beni acquisiti da persone ritenuto pericolose dal Codice antimafia.

Le indagini patrimoniali, svolte dagli specialisti della Divisione anticrimine, nell’arco temporale di oltre 30 anni, hanno evidenziato l’enorme sproporzione tra i beni posseduti dal destinatario del provvedimento e i redditi dichiarati per l’attività economica svolta.

Già attivo nel campo dell’edilizia romana, nella vendita di veicoli di lusso e in quello immobiliare, l’uomo era già stato coinvolto in passato in due operazioni di polizia per il contrasto al narcotraffico in cui aveva aiutato la latitanza di un appartenente alla ‘Ndrangheta ospitandolo in una sua abitazione e per i suoi contatti con un broker romano che importava grandissime quantità di sostanza stupefacente dal Sud America.

L’imprenditore aveva anche favorito l’organizzazione di un incontro tra narcotrafficanti in un cantiere edile a lui riconducibile. A conclusione delle indagini è stata disposta l’esecuzione della confisca di quattro società di capitali e relativi complessi aziendali operanti nella ristorazione, nell’immobiliare e nel commercio di veicoli di lusso; oltre nove abitazioni, di cui una situata a Santa Teresa di Gallura (Sassari) e le altre a Roma (tra cui anche una villa con piscina); un maneggio con sette cavalli purosangue, cinque veicoli e un’imbarcazione da diporto, oltre a rapporti finanziari le cui liquidità sono ancora in corso di quantificazione.

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