Questa mattina a Viareggio, in provincia di Lucca, si è svolta una giornata in ricordo del prefetto Ansoino Andreassi. Nell’occasione, si è tenuto un dibattito, moderato dal giornalista Lirio Abbate, durante il quale è stata ricordata la figura dell’ex vice capo della Polizia e al quale hanno preso parte il direttore dell’Aisi Mario Parente, il prefetto Franco Gabrielli ed il direttore centrale della Polizia di prevenzione Diego Parente che nel suo intervento ha ribadito: “L’eredità lasciata dal prefetto Andreassi è molto significativa per chi fa il nostro lavoro. Un’eredità di cui ancora beneficiamo e di cui beneficeremo nei prossimi anni. Nel suo excursus professionale nel settore dell’antiterrorismo è stato, durante un periodo sicuramente complicato in cui abbiamo pagato un alto tributo di sangue, impegnato in prima linea a disarticolare le Brigate rosse e testimone di un processo di trasformazione culturale che ha avuto un ruolo fondamentale per far diventare la Polizia di prevenzione quella che è oggi.”
Dopo i saluti iniziali del sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, del questore di Lucca Dario Sallustio e del prefetto di Lucca Francesco Esposito si è svolta una tavola rotonda, prendendo spunto dal libro “Guardie”, scritto proprio da Andreassi insieme al giornalista Daniele Repetto, presente alla cerimonia, durante la quale si è parlato delle vittime in divisa causate dal terrorismo.
Il volume, infatti, racconta proprio gli anni di piombo e le storie dei tanti uomini in uniforme caduti sotto i colpi dei terroristi ed uccisi solo per essere servitori dello Stato.
Ansoino Andreassi, nato nel 1940, entra in polizia nel ’68; nel corso della sua carriera ricopre diversi incarichi, in particolare nell’antiterrorismo, nell’ambito del quale diventa una delle figure più importanti nel nostro Paese. Nel 1997 è nominato direttore centrale della polizia di prevenzione fino al 2001, quando viene chiamato a ricoprire l’incarico di vice direttore generale della Pubblica sicurezza con funzioni vicarie. Conclude la sua carriera come vice direttore del Sisde.