Mantova: estorsione con ricatto sessuale, quattro arresti

EstorsioneArrestati dalla Squadra mobile di Mantova quattro cittadini indiani che hanno tentato di estorcere 10mila euro a un loro connazionale.

A seguito della denuncia presentata dalla vittima i poliziotti sono venuti a conoscenza che l’uomo avrebbe dovuto consegnare, in due tranche, 10mila euro in contanti per evitare la diffusione di un video che lo avrebbe accusato, ingiustamente, di aver usato violenza nei confronti di una connazionale 32enne.

In particolare la vittima, un uomo sposato di 40 anni, residente in un comune dell’alto mantovano, dichiarava di essere da tempo sotto ricatto a sfondo sessuale, organizzato da un gruppo di suoi connazionali tra i quali, come leader, spiccava la figura di un pluripregiudicato.

Gli arrestati, per estorcere il denaro all’uomo, facevano leva sulla relazione extraconiugale che lo stesso aveva avuto, in modo consensuale, con la loro complice, con la quale era entrato in contatto per motivi professionali.

La vicenda si è conclusa due giorni fa con l’organizzazione di un appuntamento per la consegna del denaro, a cui però si sono presentati anche i poliziotti. Mentre la vittima consegnava i soldi e riceveva in cambio il Cd Rom oggetto del ricatto sono intervenuti gli agenti che hanno arrestato in flagranza di reato i quattro malviventi. Al termine dell’operazione sono state anche avviate le procedure per eseguire, una volta terminato l’iter giudiziario, l’espulsione dal nostro Paese degli estorsori.

Cuneo: arrestato con 22 chili di cocaina

CocainaA causa dell’alta velocità con la quale guidava, un conducente di un’auto è stato fermato per un controllo dagli uomini della questura di Cuneo ed è stato trovato in possesso di 22 chili di cocaina.

L’uomo, un cittadino albanese di 48 anni residente in Svizzera ma domiciliato da tanti anni nella provincia di Cuneo, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Gli agenti fin da subito si sono insospettiti per il nervosismo mostrato dal 48 enne; poi la loro attenzione è stata catturata dai due sedili anteriori dell’autovettura, ancorati in maniera inusuale al telaio della macchina grazie a due placche di metallo.

Smontati i sedili e rimosse le placche, gli agenti sono riusciti a scorgere la creazione di due ampi vani all’interno dei quali c’erano nascosti 23 panetti di cocaina, avvolti con del cellophane, per un peso complessivo di oltre 22 chili.

Il valore della cocaina, se immessa sul mercato, avrebbe fruttato circa un milione e mezzo di euro.

Salerno: infiltrazioni criminali nelle onoranze funebri, 11 arresti

operazioneIndagando sull’utilizzo improprio di mezzi di soccorso del 118 per inscenare un “carosello” tra le strade del comune di Capaccio Paestum (Salerno), per festeggiare il risultato elettorale e l’elezione del sindaco, i poliziotti hanno scoperto infiltrazioni criminali nel settore del trasporto infermi e delle onoranze funebri.

A conclusione dell’operazione portata a termine dalla Squadra mobile con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, questa mattina sono state arrestate 11 persone responsabili di intestazione fittizia di beni, riciclaggio, reimpiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, auto-riciclaggio, peculato, abuso d’ufficio e falso, turbata libertà degli incanti ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Contestualmente, la Divisione anticrimine della Questura, coordinata dal Servizio Centrale Anticrimine, ha eseguito un sequestro preventivo, ai sensi della normativa antimafia, su proposta congiunta del procuratore della Repubblica e del Questore di Salerno, di beni, di associazioni di soccorso pubblico e ulteriori assetti societari per un valore di circa 16 milioni di euro. Tra i beni sequestrati ci sono una società con sede in Italia, 2 associazioni di soccorso, 26 automezzi, 7 conti correnti bancari, 12 terreni in provincia di Salerno e uno in Romania.

Le indagini hanno permesso di documentare come un imprenditore del luogo fosse il gestore di fatto, anche nei comuni di Agropoli e Acerno, di tutte le associazioni che operavano nel settore del trasporto infermi e di società di onoranze funebri, anche se le stesse erano intestate a parenti e suoi collaboratori.

Il dirigente delle aziende, nonostante avesse precedenti penali di rilievo e risultasse come dipendente di una delle società, continuava ad avere rapporti diretti con le amministrazioni pubbliche, gli enti, i clienti, i collaboratori ed i fornitori.

I risultati delle investigazioni hanno inoltre permesso all’autorità giudiziaria di valutare la sua pericolosità sociale. In particolare, il Tribunale ha evidenziato che l’imprenditore è da considerare persona socialmente pericolosa sin dalla seconda metà degli anni ’90.

Risalgono a quel periodo, infatti, le denunce per truffa, ricettazione, violazione delle norme tributarie, traffico di carte clonate, nonché le operazioni di distrazione di beni e capitali poste in essere in danno dei creditori delle sue società, poi dichiarate fallite.

Queste condotte hanno consentito all’uomo di accumulare un ingente capitale illecito di oltre 3 milioni di euro, successivamente reinvestito in diversi settori imprenditoriali; per questi reati ha riportato due condanne per bancarotta fraudolenta.

Inoltre, nel 2014, l’uomo era già stato arrestato e condannato per partecipazione ad associazione di stampo camorristico ed estorsione.

Il direttore Centrale anticrimine Francesco Messina commentando l’operazione, ha evidenziato come “L’indagine è la plastica rappresentazione dell’efficacia del metodo innovativo adottato dalla Direzione centrale anticrimine. Una sorta di doppio binario di intervento che, oltre ad incidere attraverso l’esecuzione di 11 arresti frutto di investigazione su una serie infinita di reati, completa e ottimizza l’azione di contrasto con l’ulteriore contemporanea esecuzione di un sequestro di beni. Oggetto del provvedimento – ha continuato il Prefetto –  anche un terreno in Romania sequestrato grazie alla attivazione per la prima volta nel nostro Paese della procedura introdotta dal nuovo regolamento UE 1805 del 2018, entrato in vigore nello scorso dicembre, che consente di riconoscere l’efficacia del sequestro direttamente in territorio estero, in base al principio di riconoscimento reciproco dei provvedimenti giudiziari”.

Roma: i funerali del prefetto Ansoino Andreassi

i funerali“Era un fine analista, un acuto osservatore, ma, soprattutto, un uomo da cui ho imparato il rispetto delle Istituzioni e il loro essere al servizio dell’interesse generale”.

Con queste parole il capo della Polizia Franco Gabrielli ha ricordato il prefetto Ansoino Andreassi, scomparso ieri sera a Roma.

Nato nel 1940, entra in polizia nel ’68; nel corso della sua carriera ricopre diversi incarichi, in particolare nell’antiterrorismo, nell’ambito del quale diventa una delle figure più importanti nel nostro Paese.

Nel 1977 è a Padova e l’anno dopo arriva a Roma come responsabile della sezione antiterrorismo della Digos, di cui tre anni dopo diventa il capo.

Poi passa all’Ucigos dove si occupa di terrorismo internazionale e, nel 1987, diventa dirigente dell’Interpol. Subito dopo viene richiamato all’antiterrorismo a causa dei nuovi attentati delle Brigate Rosse, e nel ’91 ne diventa il capo.

Quattro anni più tardi diventa vice direttore della Criminalpol e dal ’97 è direttore centrale della polizia di prevenzione.

Nel 2001 viene nominato vice direttore generale della Pubblica sicurezza con funzioni vicarie, e conclude la sua carriera come vice direttore del Sisde.

camera ardenteQuesta mattina, nel rispetto delle misure anticovid, la camera ardente è stata allestita all’interno della Scuola superiore di Polizia di Roma. La cerimonia funebre, alla quale ha preso parte il prefetto Gabrielli, è stata celebrata nel primo pomeriggio nella Basilica di Santa Croce in via Guido Reni a Roma.

Ferroviaria: i risultati dell’ultima settimana

poliziotti ferroviariaProsegue l’attività della Polizia ferroviaria che nella settimana appena trascorsa ha arrestato 23 persone, ne ha indagate 207 e ne ha controllate oltre 100mila.

L’attività è stata svolta attraverso le 5.265 pattuglie impegnate nelle stazioni e le 718 a bordo di oltre 700 treni; sono stati predisposti, inoltre, 283 i servizi antiborseggio.

Gli operatori di Polizia, nel corso della settimana, hanno accertato 253 violazioni amministrative, rintracciato 19 minori non accompagnati e riaffidati alle famiglie o alle comunità e sorpreso 65 cittadini stranieri in posizione irregolare.

Il 12 gennaio scorso su tutto il territorio nazionale per il contrasto al fenomeno dei furti di rame in ambito ferroviario si è svolta l’operazione “Oro Rosso”.

I 611 operatori impegnati nell’Operazione hanno controllato circa 1.517 persone; hanno controllato 278 rottamai, eseguito130 servizi di pattugliamento lungo linea ferroviaria e 76 su strada ed hanno emesso 5 sanzioni amministrative per un importo di oltre 6 mila euro.

FerroviariaIn particolare, nello scalo ferroviario di Milano Lambrate, nel corso dell’Operazione, è stato arrestato un cittadino mentre tentava di tagliare con una sega dei cavi di rame. Il 50enne è stato trovato in possesso anche di un piede di porco e numerosi altri arnesi atti allo scasso.

A Viterbo, è stato denunciato un uomo di 67 anni, titolare di un deposito di materiale ferroso con sede nella cittadina laziale che effettuava una attività di raccolta, recupero e smaltimento di rifiuti speciali senza la prescritta autorizzazione. Sono state sequestrate 43 batterie di grandi dimensioni stoccate irregolarmente.

Nel corso della settimana, a Napoli è stato catturato un latitante di 33 anni, pluripregiudicato, ricercato da ottobre e condannato a quattro anni e quattro mesi di reclusione per rapina, estorsione, stalking e lesioni aggravate. L’uomo, è stato scovato dagli agenti in un’abitazione appartenente alla famiglia, nascosto in un’intercapedine alla quale si accedeva tramite un armadio a muro.

A Siracusa, dopo un’indagine in merito ai ripetuti furti di gasolio da un locomotore in sosta presso la stazione di “Pantanelli”, gli agenti della polizia ferroviaria hanno eseguito un’ordinanza di obbligo di dimora nei confronti di un 47 enne dipendente di una ditta di pulizie operante all’interno della stazione. Dalle indagini è emerso che l’uomo, nell’arco di 4 mesi ha sottratto 14mila litri di gasolio.
 

A Verona, i poliziotti hanno arrestato tre cittadini nigeriani, di 21, 26 e 28 anni per rapina, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. L‘arresto dei tre giovani è avvenuto con l’aiuto delle volanti della Questura. I tre sono stati individuati e bloccati dopo essere scesi da un convoglio regionale proveniente da Trento, con ancora in tasca la refurtiva, un telefono cellulare strappato di mano a un giovane connazionale a bordo di un altro convoglio.

Polizia ferroviariaUna ragazza di 16 anni è stata rintracciata nella stazione ferroviaria di Bari. La ragazza, si era allontanata dalla comunità a cui era affidata ed è stata riconosciuta dagli agenti grazie alla descrizione fisica diramata nella denuncia di scomparsa. Una volta fermata, ha confidato ai poliziotti di voler raggiungere la famiglia per festeggiare il proprio compleanno.