Milano: operazione “Contact Center” contro lo spaccio, indagate otto persone

operazioneCon l’operazione “Contact Center” del commissariato “Centro” di Milano è stato fermato un gruppo criminale specializzato nello spaccio di droga. I poliziotti al termine dell’indagine hanno eseguito cinque arresti e tre obblighi di dimora nei confronti di sette cittadini albanesi e una cittadina marocchina.

Nel corso dell’attività investigativa gli agenti hanno documentato come il gruppo fosse ben organizzato per spacciare, specialmente la cocaina, lungo e a ridosso di via Paolo Sarpi, via Cenisio, piazza Gerusalemme e piazzale Costantino Nigra.

In particolare è emerso che a gestire lo smercio della droga, attraverso WhatsApp, era uno degli arrestati insieme alla sua compagna servendosi degli altri indagati in qualità di corrieri. I diversi acquirenti, tossicodipendenti e professionisti di vari settori, erano stati istruiti ad utilizzare espressioni quali “una birra”, “voglio bere una cosa”, “siamo in due/tre”, o in altri casi “ci sei?” per manifestare la volontà di acquistare la cocaina. Per effettuare le consegne, che in genere avvenivano nelle ore serali e notturne, i corrieri hanno utilizzato la bicicletta, il taxi, un’autovettura rubata o anche a piedi.

L’indagine ha avuto inizio i primi di maggio scorso, quando i poliziotti, in viale Gran San Bernardo, hanno sorpreso in flagranza di reato uno dei corrieri mentre cedeva una dose di cocaina a un acquirente. La conseguente perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire altri 24 involucri di cocaina già pronti per essere ceduti.

Durante tutta l’attività investigativa, durata oltre sei mesi in pieno periodo di emergenza sanitaria Covid-19, gli agenti hanno sequestrato oltre due chili di hashish e oltre 50 grammi di cocaina.

Roma: eroina importata dall’Asia nascosta nei tappeti, un arresto

Aveva trovato un insolito stratagemma per importare droga dall’Asia, il cittadino siriano arrestato dai poliziotti del commissariato Porta Pia di Roma con l’accusa di detenzione e spaccio di droga.

L’eroina infatti veniva nascosta all’interno di cannule di plastica inserite tra le trame di un tappeto di lana.

Dopo una lunga indagine i poliziotti sono arrivati all’uomo, già con precedenti penali per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, nella sua abitazione di Cesano (Roma).

Nel corso della perquisizione domiciliare, gli agenti hanno trovato nella cucina, in un involucro in cellophane, 1,6 grammi di eroina.

Inoltre, nell’intercapedine della caldaia, sono state rinvenute cannule in plastica rivestite da tessuto, all’interno delle quali c’erano 120 grammi di eroina.

I poliziotti hanno sequestrato all’uomo anche due repliche di armi, un revolver magnum calibro 38 , sprovvisto di tappo rosso con matricola abrasa e canna piombata insieme e una pistola semiautomatica calibro 9 anche questa con canna piombata e provvista di tappo rosso.

Sequestrata anche l’agenda dove l’uomo annotava cifre e nomi legati alla sua attività.

Calcio: Gabrielli incontra il presidente della Lega Pro

lega proIl presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, ha incontrato il capo della Polizia per ringraziare tutte le forze dell’ordine, per i servizi svolti nel settore calcistico, in questo difficile momento caratterizzato dall’emergenza Covid 19. All’incontro era anche presente Francesco Cirillo, presidente Comitato etico Lega Pro.

capo lega proIn questi mesi, infatti, si sono manifestati fenomeni di violenza, in particolare contro calciatori, dirigenti, operatori dell’informazione. Questi atti segnalano un escalation di violenza che, se uniti al disagio sociale, possono innescare potenziali pericoli.

In questo delicato periodo, il presidente Francesco Ghirelli ha dimostrato la sua preoccupazione per il potenziale ricicaggio di denaro nel mondo del calcio, nonché che possa riaprirsi la piaga del matchfixing.

Per questo motivo sono state attuate varie iniziative di formazione ai club attraverso l’Integrity Tour con la finalità di prevenire e contrastare le infiltrazioni criminali nel settore del calcio.

Intercettato corriere della droga con 53 chili di marijuana

droga sequestrata cassinoDurante un servizio di vigilanza svolto sull’autostrada A1, la Polizia stradale della Sottosezione di Cassino, ha intercettato un corriere della droga, sequestrando 53 chilogrammi di marijuana.

Il carico di droga si trovava all’interno di un’auto fermata da una pattuglia durante un controllo, nel comune di Piedimonte San Germano, all’altezza del chilometro 665,5.

Il conducente, che è stato arrestato, era un 46enne residente in provincia di Caserta, proveniente da Valdichiana-Bettolle, come risultante dal biglietto autostradale in suo possesso.

Durante il controllo gli agenti hanno notato sul sedile posteriore, uno strano e voluminoso fagotto, un piumone rivestito di cellophane, e uno simile era nel portabagagli.

Quando i poliziotti hanno chiesto di cosa si trattasse, il conducente non ha saputo rispondere, dimostrando notevole imbarazzo e nervosismo; a quel punto il controllo è diventato una perquisizione.

All’interno degli involucri i poliziotti hanno trovato molte buste di cellophane termosaldate, trasparenti, contenenti la marijuana.

Foggia: fermato racket delle estorsioni ad imprenditori

Continuano le operazioni sul territorio per eliminare la criminalità organizzata nella provincia di Foggia denominata “Società foggiana”. Altri due appartenenti al clan sono stati fermati per estorsione e tentata estorsione. Le attività tecniche della Squadra mobile di Foggia e del Servizio centrale operativo.

Le indagini, iniziate grazie alla denuncia di un noto imprenditore foggiano, hanno portato gli investigatori a accertare numerosi tentativi di estorsione, alcuni andati a buon fine, a danno di imprenditori e commercianti della città; gli stessi, poi decisi a collaborare con la Polizia, hanno raccontato modalità e metodi delle estorsioni che si avvalevano sempre della leva di appartenenza mafiosa dei due criminali.

Uno di loro, addirittura, sebbene agli arresti domiciliari, continuava la sua attività da casa costringendo la vittima, in qualche occasione, a portare il denaro direttamente a casa.

Le estorsioni erano imposte anche ad altri tipi di “commercianti”: le intercettazioni hanno documentato come un trafficante all’ingrosso di stupefacenti dovesse versare una “tassa di sovranità” di 3 mila euro al mese, per poter spacciare in città.